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Arriva alla conclusione che la materia è formata da particelle -
Scopre la presenza di particelle negative (elettroni) grazie a un tubo catodico
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Ipotesi sulla struttura dell’atomo in cui la carica positiva è diffusa e al suo interno sono inserite cariche negative -
Nuova ipotesi per cui le cariche positive sono concentrate in uno spazio chiamato nucleo mentre le cariche negative ci girano attorno seguendo delle orbite ellittiche -
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Dal tedesco “costruire”, questo principio ideato da Bohr prevede appunto la costruzione a uno a uno degli elettroni negli appositi orbitali
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La materia ha sia natura ondulatoria che corpuscolare
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Non è possibile misurare con precisione la posizione esatta in cui si trova una particella, ma possiamo misurare il suo orbitale ovvero una porzione di spazio in cui è più probabile che ci sia la particella
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Quando ci sono 2 o più orbitali con uguale energia gli elettroni tenderanno ad occuparne il maggior numero possibile e di conseguenze avranno stesso numero quantico di spin
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2 elettroni appartenenti allo stesso orbitali devono avere numeri di spin antiparalleli
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È l’equazione che risolve il principio di indeterminazione e che ha come risultato il numero quantico n che indica l’orbitale