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Il fisico Joseph John Thomson scopre ľesistenza delľelettrone e riesce così a dimostrare la presenza di materia sia positiva che negativa nelľatomo.
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Il fisico Max Planck introduce la teoria secondo la quale ľenergia emessa dai corpi sia emessa in determinate quantità definite, per l'appunto, "quanti di energia".
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Il fisico Albert Einstein scopre che la luce, oltre alla sua componente corpuscolare, è anche costituita da fotoni, ovvero quanti di luce. Essenziale è inoltre la relazione che egli trova tra massa ed energia (E=mc²).
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Il chimico Ernest Rutherford, grazie ad un esperimento consistente in raggi alfa sparati verso una lamina ďoro, capisce che ľatomo è per la maggior parte costituito da spazio vuoto nel quale si trova un basso numero di elettroni, e da gran parte della massa concentrata nel suo centro, ovvero il "nucleo".
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Il fisico Niels Borh, grazie alle nozioni riguardanti i quanti di energia, capisce che gli elettroni, in un atomo di idrogeno, percorrono orbite stazionarie attorno al nucleo a determinate energie e a determinate distanze e che sono capaci di variare i livelli assorbendo o rilasciando energia. Bohr, inoltre, elabora un'equazione determinante il contenuto energetico di un elettrone in un'orbita tramite ľutilizzo di un numero quantico principale.
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Il fisico Louis-Victor de Broglie capisce che anche la materia è caratterizzata sia da una natura corpuscolare che da una ondulatoria e attribuisce a ogni particella quella che lui definisce un'onda di materia. In seguito, saranno i fisici Davisson e Germer a dimostrare la veridicitá di tale scoperta.
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Il fisico Wolfgang Pauli intuisce grazie alla recente scoperta degli spin che in un singolo orbitale possono coesistere esclusivamente due elettroni aventi, per l'appunto, spin opposti. Tale enunciato prende il nome di principio di esclusione di Pauli.
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Il fisico Erwin Schrödinger intuisce che in un nucleo, i protoni con carica positiva sono circondati da orbitali contenenti elettroni con carica negativa. Inoltre, Schrödinger trova il modo di descrivere la posizione e il moto di un elettrone attorno al nucleo grazie ad un'equazione matematica detta "equazione di Schrödinger".