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Democrito (anche detto Eraclito) dice per la prima volta che "la materia è fatta di atomi", nonostante per secoli questa affermazione resterà solo una teoria
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Individua due tipi di elettricità: resinosa (+) e vetrosa (-). Capisce inoltre che due cariche uguali si respingono mentre due uguali si attraggono
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Boyle afferma che un elemento è una sostanza che non può essere scomposta
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in una reazione chimica, la massa dei reagenti è esattamente uguale alla massa dei prodotti.
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in un composto, gli elementi che lo costituiscono sono presenti secondo rapporti in massa costanti e definiti
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Dalton, partendo dalle leggi di Lavoisier e Proust, riuscì a giungere alla conclusione che la materia è costituita da particelle piccolissime, gli atomi, che possono legarsi per formare molecole. Dice inoltre che questi non possono essere convertiti e né creati né distrutti.
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quando un elemento si combina con la stessa massa di un secondo elemento per formare composti diversi, le masse del primo elemento stanno fra loro in rapporti semplici, esprimibili mediante numeri interi piccoli. questa teoria favorì un'ulteriore argomentazione a favore di quella atomica.
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"Volumi uguali di gas differenti, nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole". Egli individua inoltre una costante, detta costante di Avogadro, utile per contare il numero di particelle contenute in una mole=6,022x10 elevato alla ventitreesima mol
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per primo dice che l'atomo non è indivisibile; da questo momento in poi si parla di carica postiva/negativa e non più resinosa/vetrosa
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Stanislao Cannizzaro presenta al congresso una tabella con 21 pesi atomici dimostrando per esempio che la formula dell'acqua non è HO bensì H20; il suo lavoro fu il trionfo del concetto di molecola
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fa il primo esperimento col tubo di Crookes o tubo catodico; scopre che ciò che oggi noi chiamiamo elettroni possono essere trasmessi nel vuoto. Osserva infatti che il fascio luminoso che passa dal catodo (-) all’anodo (+) è un fascio di materia, la quale viaggia in linea retta. Servendosi di una calamita scopre inoltre che il fascio di materia è costitutito da particelle negative poiché queste si allontanano dal polo negativo del magnete e si avvicinano a quello positivo.
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stabilisce che la massa di un elettrone è -1,7x10 -19.
deduce inoltre che se gli elettroni sono negativi deve esserci un'altra componente positiva a dare un risultato neutro (modello a panettone) -
volendo confermare il modello del suo professore Thomson, si trova in realtà a smentirlo. “Sparando” infatti dei raggi alfa su una lamina d’oro scopre che il fascio non prosegue in linea retta ma alcuni raggi vengono deviati e altri ancora addirittura respinti. Questo accade perché il nucleo è formato da protoni, i quali se raggiunti dal raggio alfa carico positivamente lo respingono. Teorizza così il modello planetario
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Dopo aver teorizzato il modello planetario capisce che il nucleo dell’atomo é carico positivamente ed è formati quindi da protoni attorno a cui orbitano gli elettroni, particelle molto più piccole
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grazie al microscopio elettronico a tunnel, scoperto da Binnig e Rohrer già nel 1983, l'atomo non è più invisibile