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Dante ( abbreviazione del suo vero nome Durante ) nasce a Firenze in una famiglia della piccola nobiltà
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All'età di 9 anni risalirebbe il primo incontro con Beatrice; la data piuttosto che valore biografico ha un significato simbolico. Il 9 è multiplo di 3, la trinità, a indicare che il rapporto con Beatrice avviene sotto la benedizione divina
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All'età di 18 anni, secondo la ricostruzione poetica fatta nella Vita nuova, sarebbe avvenuto il secondo incontro con Beatrice, che secondo gli schemi della poetica stilnovista gli rivolgerebbe il saluto
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Dante sposa Gemma Donati, appartenente a una delle principali famiglie di Firenze. Il matrimonio, come avveniva all'epoca, era stato concordato tra i familiari nel 1277, con tanto di contratto registrato
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Dante, come tutti i cittadini di Firenze, era chiamato alle armi in caso di guerra, e partecipa alla battaglia di Campaldino, che vide l'esercito fiorentino sconfiggere quello aretino. Dante combatte tra i cavalieri; questo fatto dimostra le discrete capacità economiche della sua famiglia
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Il personaggio biografico dietro cui identifichiamo la Beatrice dantesca, una ragazza fiorentina di nome Bice di Folco Portinari, muore in questa data
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Dante partecipa attivamente alla vita politica fiorentina, all'epoca caratterizzata dagli scontri tra i guelfi bianchi, guidati dalla famiglia dei Cerchi, e i guelfi neri, guidati da Corso Donati, sostenuti dal Papa Bonifacio VIII. Dante, sostenitore dell'autonomia della città da influenze esterne, apparteneva ai guelfi bianchi, ma esercitò l'incarico di priore in modo imparziale, al punto di votare l'esilio dei più violenti esponenti delle due fazioni, tra cui l'amico Guido Cavalcanti
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Mentre Dante si trova lontano da Firenze per svolgere l'incarico di ambasciatore presso la corte papale, gli esuli neri rientrano a Firenze con l'appoggio delle truppe angioine e del Papa; inizia una feroce repressione nei confronti dei nemici politici
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A questo punto si apre per Dante la strada dell'esilio; grazie al suo prestigio intellettuale e alle sue capacità diplomatiche ottiene la protezione di signori del nord Italia; soggiorna in Toscana ( Casentino e Lunigiana ), in Veneto ( Treviso e Verona ) e in Romagna ( Ravenna ). In questo periodo compone la Divina commedia
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Dante mentre è assente da Firenze viene condannato per baratteria ( corruzione nell'esercizio delle pubbliche funzioni, ovvero di aver approfittato del ruolo pubblico per ottenere vantaggi personali ) al pagamento di una multa. Dante rifiuta di riconoscersi colpevole e non torna a Firenze a pagare la sanzione, che viene commutata in una condanna a morte.
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Gli esuli bianchi si erano organizzati, contro il parere di Dante, per attaccare Firenze ma vengono sconfitti
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Formalmente l'Italia centro-settentrionale era sotto l'autorità dell'imperatore di Germania, anche se di fatto gli era stata sottratta dai comuni e dai signori locali. L'imperatore Arrigo VII scende in Italia nel tentativo di riaffermare il suo potere, ma inutilmente. Dante accoglie con favore questo progetto nella speranza che ponga fine al disordine politico della penisola
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Dante ottiene la protezione del signore di verona, Cangrande della Scala, a cui verrà legato da profonda amicizia
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Firenze concede l'amnistia agli esuli bianchi, a condizione di pagare una multa e riconoscersi colpevole. Dante si rifiuta sdegnosamente e questo causa il mantenimento della condanna a morte
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Dante viene accolto da Guido da Polenta, signore di Ravenna, per cui svolge incarichi diplomatici. Muore pochi mesi dopo aver concluso il Paradiso