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Vive col padre e la matrigna
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a 12 anni si sposa con Gemma di Messer Manetto Donati da cui ebbe 3 figli - Pietro, Jacopo e Antonio – a cui si aggiunse un quarto figlio, Giovanni
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dedito all’arte del dire parole per rima, stringe amicizia con un altro poeta fiorentino – Guido Cavalcanti – e si giova degli insegnamenti di Brunetto Latini di cui avrà un ricordo affettuoso e di profonda riconoscenza
Rincontra Beatrice. Le dedica Vita Nova in cui è ben descritto il loro rapporto e di come egli l’abbia conosciuta. Racconta di come non si parlassero mai e dell’unica volta in cui si salutarono, dice anche che lei era sposata con Simone de Bardi -
combatte nella battaglia di Campalvino dove i Guelfi si assicurano la vittoria contro i Ghibellini, l’evento segna il suo ingresso alla vita pubblica fiorentina
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Dante approfondisce gli studi filosofici per non pensarci, legge opere quali Deconsolazione filosofia di Boezio e Deamicizia di Cicerone
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scrive Vita Nova che riassume il periodo dopo la morte di Beatrice
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Dante è costretto a mandare in esilio il suo amico, Guido Cavalcanti
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viene inviato a Roma da papa Bonifacio VIII
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viene condannato all’esilio, accusato di essere un falsario e un barattiere anche se non reali
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ispirato alla sua carriera politica
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Dante torna a Verona coi figli a Cangrande della Scala, a lui dedica il Paradiso dellla Divina Commedia
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al ritorno da un’ambasciata a Venezia, muore in esilio a Ravenna di febbre