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Giovanni Boccaccio, scrittore e poeta italiano, nasce a Firenze, oppure dalla città Natale del padre Boccaccino di Chiellino a Certaldo.
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Si trasferisce a Napoli e diventa un mercantile; insieme al padre viene ospitato dalla famiglia dei d'Angiò. Diventa responsabile della banca dei Bardi a soli quattordici anni . Ed è proprio a Napoli che inizia a scrivere opere in prosa e in poesia.
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Boccaccio in questo periodo di tempo conosce personaggio molto importanti, però sappiamo che viene colpito particolarmente da una persona: Fiammetta, la donna di cui egli si innamora e alla quale dedica varie opere. Si presume che ella fosse la figlia del re, Maria d'Angiò.
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Boccaccio è costretto a ritornare a Firenze, visto che la banca della famiglia dei Bardi era entrata in una grave crisi finanziaria per i continui prestiti al re angioino.
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Nella città di Firenze si abbatte l'epidemia di peste nera, una malattia molto contagiosa, che uccide anche famigliari e amici di Boccaccio.
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Boccaccio provava grande stima nei confronti di Petrarca e di Dante Alighieri.
Egli riuscì a conosce Petrarca ed è da questo incontro che nasce un legame d'amicizia molto forte, che durerà oltre i vent'anni. -
Il Decameron è l'opera più conosciuta di Boccaccio; si tratta di una raccolta di cento novelle che trattano di vari temi come ad esempio: l'amore. Giovanni viene influenzato d Dante, infatti l'opera è scritta prevalentemente in volgare e strutturata in prosa e versetti.
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Dopo aver scritto il Decameron, Boccaccio si dedica alla narrazione in prosa, influenzato questa volta da Petrarca, scrive i testi utilizzando il latino.
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Boccaccio muore a Certaldo, si pensa che la fine della sua vita sia dovuta dalle sue condizioni fisiche, egli era in sovrappeso e ciò causò grandi problemi al suo organismo.