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A Milano, Benito Mussolini fondò i Fasci italiani di combattimento e sin da subito i suoi aderenti promossero violente offensive nei confronti dei socialisti e dei popolari
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Soprattutto a Genova, Torino e Milano, le occupazioni organizzate dai socialisti vengono soffocate dalle spedizioni punitive dei fascisti.
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Dopo la caduta del governo Giolitti, Mussolini trasforma il suo movimento in partito nazionale.
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La marcia su Roma fu una manifestazione armata organizzata dal Partito Nazionale Fascista, guidato da Benito Mussolini.
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Dopo aver marciato su Roma, Mussolini ottenne da parte del re Vittorio Emanuele III l'incarico di salire al comando e di costruire un nuovo governo.
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Un gruppo di militanti fascisti uccide il socialista Giacomo Matteotti, che aveva denunciato i brogli elettorali del partito di Mussolini.
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Il partito fascista emanò una serie di norme giuridiche dette leggi "fascistissime", con lo scopo di rendere il Regno d'Italia uno Stato indipendente.
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Sciolti tutti i partiti, Mussolini viene nominato duce d'Italia.
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L'Italia firma con la Germania nazista il "Patto d'acciaio", che prevedeva nel caso di entrata in guerra uno dei due Stati, l'alleanza dell'altro.
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Con caduta del fascismo ci si riferisce a una serie di avvenimenti che si susseguirono in Italia dalla primavera del 1943, culminando nella riunione del Gran consiglio del fascismo, nella quale venne decisa la deposizione di Benito Mussolini.