Mussolini folla

Ventennio Fascista

  • MARCIA SU ROMA

    MARCIA SU ROMA
    Convinto della debolezza dello Stato, il PNF decise di prendere il potere con forza. il 28 Ottobre del 1922, le squadre di Camice nere, provenienti da tutta Italia, si diressero verso Roma per occuparla, con l'obiettivo di favorire l'ascesa di Benito Mussolini alla guida del governo italiano. Il governo, vista la situazione, chiese al Re Vittorio Emanuele III di proclamare lo stato di assedio, in modo da far intervenire l'esercito contro le squadre Fasciste, il re però si rifiutò.
  • MUSSOLINI IMPONE IL PROPRIO POTERE

    MUSSOLINI IMPONE IL PROPRIO POTERE
    Con la presa del potere da parte di Benito Mussolini, il Duce (dal Latino dux=guida), iniziò ad affermare il proprio potere istituendo subito due nuovi organismi: Il Gran Consiglio del Fascismo e la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale.
    Il Gran Consiglio del Fascismo era l'organo decisionale dello stato, mentre La Milizia Volontaria era l'arruolamento regolare delle squadre Fasciste, che si occupavano di individuare soggetti pericolosi per la sicurezza nazionale (oppositori del PNF).
  • IL DELITTO DI GIACOMO MATTEOTTI

    IL DELITTO DI GIACOMO MATTEOTTI
    Il Deputato socialista Giacomo Matteotti, dopo aver denunciato in un discorso tenuto in parlamento le illegalità commesse dai fascisti, fu rapito da una squadra fascista e assassinato. Il delitto suscitò anche nell'opinione pubblica reazioni di condanna, e i gruppi moderati che avevano appoggiato Mussolini presero le distanze dal fascismo.
  • Period: to

    SECESSIONE DELL'AVENTINO

    Nel periodo Fascista, l'espressione Secessione dell'Aventino, sta a significare gli atti di protesta che le sinistre assunsero nei confronti dei metodi illegali e violenti che i fascisti adoperarono durante le elezioni del 1924, concluse con la maggioranza del "listone" (ovvero l'insieme dei candidati del PNF che si presentarono in un unica lista). In questi atti di protesta, rientra anche la scomparsa di Giacomo Matteotti.
  • LA BATTAGLIA DEL GRANO

    LA BATTAGLIA DEL GRANO
    Nel 1925 fu avviata da Mussolini la battaglia del grano, il cui obiettivo era quello di raggiungere la completa autosufficienza nella produzione di grano e cereali, con duplice scopo di risanare il deficit e di evitare la sudditanza politica ed economica nei confronti dei paesi esportatori. In effetti la produzione aumentò del 50%, e le importazioni scesero di un terzo.
  • Period: to

    PROCLAMZIONE DELLE LEGGI FASCISTISSIME

    Nel corso del 1925-1926 il partito Nazionale fascista varò le cosiddette leggi fascistissime che abolivano tutte le libertà democratiche. In seguito furono soppresse le elezioni, il Gran Consiglio del Fascismo divenne un'Istituzione dello Stato e il PNF diventò l'unico partito. Con la proclamazione delle leggi fascistissime il fascismo diventa ufficialmente una dittatura, in cui tutti i poteri sono nelle mani di una sola persona, e un solo partito Controlla la vita di tutti i cittadini.
  • PATTI LATERANENSI

    PATTI LATERANENSI
    L'11 febbraio 1929 Mussolini firma con la Chiesa Cattolica i Patti Lateranensi, costituiti da un trattato e da un concordato. con il trattato nasce lo Stato del Vaticano. Mentre con il Concordato, la chiesa non deve più pagare le tasse, e la religione cattolica diventa religione di stato. in cambio Mussolini ottiene un grande successo politico, perché la Chiesa assicura al regime legittimità e consensi.
  • IL FASCISMO E LA GERMANIA DI HITLER

    IL FASCISMO E LA GERMANIA DI HITLER
    Per reagire all’isolamento internazionale in cui si trovava, l'Italia stringe legami di amicizia con la Germania, dove con le elezioni del 1933, era salito al potere il partito Adolf Hitler. Nell'ottobre 1936 nacque l'asse Roma-Berlino, alleanza politica tra i due stati totalitari e dittatoriali.
    Successivamente nel 1939 nacque anche il Patto d'Acciaio, alleanza che impegnava i due stati in un aiuto militare e diplomatico reciproco, qualora una di esse si fosse trovata in uno stato di guerra.
  • PROCLAMZIONE DELLE LEGGI RAZZIALI

     PROCLAMZIONE DELLE LEGGI RAZZIALI
    Nel 1938 l'Italia approvò le leggi razziali contro gli ebrei, simili a quelle della Germania nazista. Le comunità ebraiche subirono pesanti discriminazioni, venne pubblicato il “Manifesto per la difesa della razza”, in cui si dimostrava che quella Ariana era la razza superiore, e che pertanto coloro che non vi appartenevano dovevano essere discriminati in ogni aspetto della vita sociale, economica, lavorativa e culturale.