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Il Fascismo

  • La prima sconfitta, ma anche l'ultima

    La prima sconfitta, ma anche l'ultima
    Mussolini fondò i Fasci di combattimento, a cui parteciparono soprattutto i reduci di guerra. Purtroppo alle elezioni del 1919 il partito di Mussolini subì una clamorosa sconfitta, ma nonostante ciò egli si presentò come il restauratore dell'ordine e del diritto alla proprietà. Egli diede vita a squadre armate che organizzarono spedizioni punitive contro le sedi delle organizzazioni sindacali. Queste violenze non furono represse dagli organi di polizia, ma furono tollerate dal Governo.
  • Cosa si intende per fascismo

    Cosa si intende per fascismo
    Il Fascismo è un regime dittatoriale e totalitario, creato da Benito Mussolini. Ha inizio nel 1919 con la creazione dei fasci di combattimento, ma il periodo più importante è compreso tra il 1922 e il 1943. I punti peculiari del Fascismo furono tre: organizzarsi in un partito milizia (con una propria struttura militare); plasmare l'intera società con le proprie concezioni dell'uomo e del mondo ed edificare un nuovo sistema politico dove il potere è concentrato nelle mani di un solo individuo.
  • I Partiti

    I Partiti
    Dal 1919 al 1921 nacquero il Partito Popolare Italiano, il Partito Comunista d'Italia e il Partito Nazionale Fascista. Il primo partito citato fu fondato da don Luigi Sturzo e fu il primo partito di ispirazione cristiana. Il Partito Socialista Italiano si divise e il gruppo di Gramsci fondò il Partito Comunista d'Italia. Le difficoltà dei partiti di non trovare una maggioranza di voti, fu un vantaggio a favore dei Fascisti, i quali avanzarono conquistando sempre più potere.
  • Il Biennio Rosso

    Il Biennio Rosso
    In questo arco di tempo (1919-1920) l'industria,l'agricoltura e i servizi pubblici furono investiti da scioperi e occupazioni di terre incolte. Infatti, nel 1920, a Nord, furono occupate fabbriche e istituiti consigli di fabbrica. Nell'Italia centro-settentrionale, i salariati chiedevano aumenti di retribuzione, diminuzione delle spese per le coltivazioni e il diritto di non essere licenziati, mentre a Sud i contadini occuparono le terre incolte, anche se ciò non scalfì il sistema del latifondo.
  • Un grande successo

    Un grande successo
    In questa data i Fascisti ottennero un risultato inaspettato e poterono portare in Parlamento 35 deputati e, data la sconfitta dei Liberali, Giolitti si dimise, mentre nacque il Partito Nazionale Fascista, davvero potente e inarrestabile, soprattutto grazie alle squadre armate che continuavano il loro lavoro
  • La Marcia su Roma

    La Marcia su Roma
    Per conquistare il potere, Mussolini organizzò questa spedizione con le camicie nere, ma in realtà era un'arma di ricatto per farsi cedere la guida del governo. Per fermarli, Luigi Facta proclamò lo stato d'assedio, ma Vittorio Emanuele III non lo accettò, anzi affidò a Mussolini il compito di riformare il governo, così lui per prima cosa volle ridurre i poteri del Parlamento ed istituì il Gran Consiglio del Fascismo e la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale.
  • Il delitto Matteotti

    Il delitto Matteotti
    Alle nuove elezioni del 1924, grazie a clima di intimidazione, i Fascisti ottennero il 65% dei suffragi. Il socialista Giacomo Matteotti andò in Parlamento per lamentarsi delle violenze che utilizzava il partito fascista, così a Giugno fu rapito ed ucciso. Il delitto Matteotti suscitò sdegno nella popolazione, dando vita alla Secessione d'Aventino. Data l'incapacità del sovrano di risolvere uno scandalo così grave, Mussolini decise di prendersi la piena responsabilità del fatto accaduto.
  • Le leggi fascistissime

    Le leggi fascistissime
    Tra il 1925 e il 1926 furono create le così dette "leggi fascistissime" che trasformarono lo stato in un regime dittatoriale. Queste leggi sono: concentrare il potere nelle mai del duce, privare il Parlamento dei suoi poteri, sciogliere tutti gli altri partiti, abolire la libertà di stampa e di sciopero, istituire il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato e l'OVRA, far comandare la milizia volontaria da Mussolini. Al posto dei sindaci furono insediati dei podestà nominati dal Governo.
  • L'economia del Fascismo

    L'economia del Fascismo
    Attraverso la Carta del Lavoro i lavoratori e i datori di lavoro organizzavano autonomamente la propria attività economica, mentre al regime fu concesso uno stretto controllo politico: avviò un programma di opere pubbliche e istituì l'IMI e l'IRI. Spiccarono i lavori di bonifica e si lanciò un programma per l'autosufficienza cerealicola, o detta battaglia del grano, attraverso cui l'Italia eliminava le importazioni di cereali dall'estero.
  • I Patti Lateranensi

    I Patti Lateranensi
    Mussolini decise di migliorare i suoi rapporti con la Chiesa, firmando i Patti Lateranensi, i quali dichiaravano che i due organi riconosceva la propria sovranità e sempre essi dovevano essere indipendenti l'uno dall'altro. Inoltre affermavano la validità civile dei matrimoni, l'insegnamento della religione cattolica e dare una somma di denaro per compensare la perdita dello Stato Pontificio. Più tardi Mussolini e Papa Pio XI discussero per le associazioni cattoliche e le leggi razziali.
  • L'Asse Roma-Berlino

    L'Asse Roma-Berlino
    Agli inizi degli anni trenta, Mussolini decise di iniziare la conquista di un impero coloniale, attraverso una grande opera di propaganda, e così nacque l'Impero Italiano, a cui facevano parte l'Eritrea e alcuni territori della Somalia. Attraverso un patto di amicizia, Italia e Germania si promisero che avrebbero combattuto la guerra civile spagnola insieme. Negli anni successivi l'Italia abbandonò la Società delle Nazioni per affiancarsi alla Germania nazista.
  • La pura razza italiana

    La pura razza italiana
    Mussolini, vedendo Hitler perseguitare gli Ebrei, afferma che non aveva mai intrapreso politiche razziste, tanto meno contro gli Ebrei, ed è per questo che il suo regime mutò. Fu creato il Manifesto degli scienziati razzisti, attraverso il quale si stabiliva una pura razza italiana a cui non facevano parte gli Ebrei. Purtroppo le nuove leggi furono approvate e furono vietati i matrimoni misti, l'insegnamento universitario e attività imprenditoriali (tutto questo per gli Ebrei).
  • La pura razza italiana - FINALE

    La pura razza italiana - FINALE
    La politica razziale del governo suscitò sdegno e reazioni negative. Papa Pio XI criticò le leggi razziali italiane, e allo stesso modo la maggior parte degli Italiani non condivise questa politica: fu la prima frattura tra il regime e la volontà del popolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, migliaia di Ebrei furono deportati nei campi di sterminio tedeschi, e per questo molti Italiani collaborarono alle deportazioni e cercarono di proteggere le famiglie degli Ebrei da quella brutta fine.