220px celtic cross.svg

Fascismo

By gene 27
  • I Problemi dopo la Guerra

    I Problemi dopo la Guerra
    La fine della prima guerra mondiale aveva generato in Italia una crisi economica: contadini ed operai rivendicavano migliori condizioni di lavoro, il ceto medio invece appoggiò i partiti di destra.
    Durante il biennio rosso il proletariato occupò fabbriche e terre.
    Sul piano politico cresceva la forza dei partiti di massa: socialisti e popolari.
  • L'aumento dei prezzi

    L'aumento dei prezzi
    Nel dopoguerra il fenomeno che causava i maggiori disagi alla popolazione era l’inflazione, ossia l’aumento dei prezzi.
    In guerra le industrie producevano armi, ma ora dovevano riconvertirsi a produzioni civili: ciò richiedeva tempi lunghi e nel frattempo veniva licenziato il personale. Aumentò la disoccupazione.
  • 0Gli Scioperi

    0Gli Scioperi
    Gli operai, organizzati nei sindacati scioperarono per chiedere aumenti salariali e la diminuzione dell’orario di lavoro. La protesta dei contadini aveva invece come obiettivo la richiesta di terra, oltre a contratti di lavoro migliori.
    Alla crisi del dopoguerra il ceto medio reagì in modo differente: si diffusero posizioni politiche di destra, che vedevano con ostilità le proteste operaie e il rafforzamento del movimento socialista.
  • Il Biennio Rosso

    Il Biennio Rosso
    Tra il 1919 e il 1920, ricordati come biennio rosso, le lotte degli operai e dei contadini, organizzate specialmente dal sindacato e dal Partito socialista, raggiunsero il massimo dell’intensità.
    Giovanni Giolitti, capo del governo, aspettò che le proteste si spegnessero da sole. Il sindacato bocciò la proposta di trasformare l’occupazione in un processo rivoluzionario e chiese agli operai di abbandonare le fabbriche in cambio di alcune riforme.
  • Il Partito Socialista

    Il Partito Socialista
    A seguito dell’introduzione del suffragio universale maschile la vita fu dominata dai grandi partiti di massa.Con le elezioni del 1919 il Partito socialista ebbe la maggioranza relativa. Al secondo posto si collocò il Partito popolare, ossia i cattolici, al quale i liberali furono costretti a ricorrere per formare maggioranza di governo.
  • Le due correnti del partito Socialista

    Le due correnti del partito Socialista
    Partito socialista: fondato nel 1892, era il partito più votato dagli operai e da una parte dei contadini. Era diviso in due correnti:
    riformisti: volevano indurre miglioramenti con riforme progressive
    massimalisti: erano la maggioranza e prendevano come modello la rivoluzione russa. Partito popolare: fondato nel 1919 da Luigi Sturzo, era favorevole a riforme per le classi più povere, da realizzare con l’accordo tra le diverse classi sociali.
  • Gabriele d'annunzio come leader

    Gabriele d'annunzio come leader
    La borghesia continuava ad appoggiare i liberali.
    Il ceto medio cominciava a simpatizzare per i nazionalisti, che aveva tra i suoi leader Gabriele D’Annunzio.
    Per protesta contro la mancata assegnazione all’Italia della Dalmazia e di Fiume il 12 settembre 1919 un gruppo di reduci occupò Fiume.
  • I Fasci di Combattimento

    I Fasci di Combattimento
    Nel 1919 l’ex socialista Benito Mussolini fondò i Fasci di combattimento.
    Il fascismo opponeva alla lotta di classe l’esaltazione della patria e ricorreva all’uso della violenza.
    I fascisti nel 1922 marciarono su Roma ed ebbero l’appoggio del re che rese Mussolini capo del governo.
  • Cosa fanno i Fasci Rossi

    Cosa fanno i Fasci Rossi
    Dall’autunno del 1920 i fascisti si organizzarono militarmente in squadre che conducevano spedizioni ai danni di esponenti di sinistra e contro i movimenti di protesta dei contadini, costringendoli a sgomberare le loro terre.
    Nel 1921-22 colpirono anche le città che vennero occupate con forza .
  • Il Partito nazionale fascista

    Il Partito nazionale fascista
    Nel 1919 il movimento di Mussolini si orientò decisamente a destra, proponendosi come avversario del movimento socialista.
    Nel 1921 il movimento socialista divenne il Partito nazionale fascista.
  • I sostenitori del Fascismo

    I sostenitori del Fascismo
    I principali sostenitori del fascismo furono:
    -il ceto medio
    -proprietari terrieri
    -industriali
    -esponenti delle istituzioni (come la regina Margherita)
  • La Marcia su Roma

    La Marcia su Roma
    Il 28 ottobre 1922 Mussolini mandò le sue truppe in una “marcia su Roma” per la conquista del potere.
    Il re Vittorio Emanuele II si rifiutò di concedere lo stato d’assedio e nominò Mussolini capo del governo. Era un atto gravissimo: aveva pochissimi deputati e per ottenere la nomina aveva usato la forza.
  • La sicurezza di mussolini

    La sicurezza di mussolini
    Le squadre armate fasciste si trasformarono nel 1923 in Milizia volontaria per la sicurezza nazionale agli ordini diretti di Mussolini.
    Vennero abolite le leggi per favorire i lavoratori e furono accresciuti i poteri del capo del governo.
  • Le Elezioni

    Le Elezioni
    Nel 1924 si svolsero le nuove elezioni, vinte dai fascisti, grazie anche ad una legge elettorale.
    In occasione delle elezioni i fascisti commisero violenze contro gli antifascisti e falsificarono i risultati elettorali. Nel nuovo parlamento del 30 maggio del 1924 uno dei pochi antifascisti eletti, denunciò le violenze commesse dai fascisti ma poi il 20 giugno venne rapito ed ucciso.
  • La dittatura Fascista

    La dittatura Fascista
    -il capo del governo non doveva avere approvazione dal parlamento ma solo dal re;
    -venne abolita la libertà di stampa;
    -i partiti antifascisti vennero messi fuorilegge;
    -lo sciopero fu proibito per legge;
    -C'era un solo partito: quello fascista;
    -tutti i dipendenti pubblici erano obbligati ad iscriversi al partito fascista;
    -venne istituito il tribunale speciale per la difesa dello stato, che processava gli oppositori politici;
    -venne istituito il Gran consiglio del fascismo.
  • Educazione al Fascismo

    Educazione al Fascismo
    Il fascismo cercò di ottenere il consenso della popolazione con un controllo totale delle persone.
    Assunse il controllo dell’informazione e cercò di coinvolgere la popolazione in organizzazioni di massa, come l’Opera dopolavoro.
    Fu soprattutto sui giovani che il fascismo lavorò: organizzò l’Opera Nazionale Balilla, un ente per l’educazione fisica di giovani fino ai 21 anni.
  • La politica liberista

    La politica liberista
    In campo economico le prime iniziative di Mussolini furono caratterizzate da una politica liberista, che lasciava massima libertà a proprietari di terre e fabbriche. A partire dal 1926 Mussolini aumentò il peso dello stato in economia. Rivalutò la moneta avvantaggiando i risparmiatori e le industrie per il mercato interno.Vennero poi prese iniziative per favorire la crescita della produzione agricola per diminuire le importazioni.
  • I Patti Lateranesi

    I Patti Lateranesi
    Nel 1929 Mussolini stipulò con la chiesa cattolica i patti lateranensi, in base ai quali:
    il cattolicesimo era religione di stato
    il matrimonio religioso diventava valido anche in legge
    fu reso obbligatorio insegnare la religione cattolica
    alla Chiesa fu riconosciuta la piena sovranità sulla Città del Vaticano.
  • Hitler al potere

    Hitler al potere
    Il 30 gennaio 1933 Hitler diventa cancelliere e, ispirandosi a quanto era accaduto in Italia pochi anni prima col fascismo, liquida nell'arco di pochi mesi la democrazia e trasforma la Germania in una dittatura.A differenza che in Italia, fin dall'inizi l’ideologia nazista si dichiara esplicitamente razzista: solo la “razza ariana” poteva imporsi e aveva il dovere di annientare alcune razze inferiori, tra cui gli ebrei.
  • Alla conquista dell'Etiopia

    Alla conquista dell'Etiopia
    A partire dagli anni trenta il governo adottò una politica estera aggressiva, con l’obiettivo di espandersi in Etiopia e nei Balcani. All’inizio del 1935 venne deciso di invadere l’Etiopia. Il governo ricorse anche a gas asfissianti e morirono 1400 persone nel 1937.