Storia del conflitto tra Israele e Palestina

  • Assegnazione Territorio Palestinese

    Alla Conferenza di Sanremo del 1920, il territorio palestinese viene assegnato al Regno Unito; la presenza britannica viene poi ufficializzata con la creazione dei Mandati, l’incarico con cui l’allora Società delle Nazioni affidava questi territori agli Stati europei per amministrarli con l’obiettivo di favorire un percorso verso l’indipendenza. Durante questi anni Londra ha pubblicamente consentito la creazione di insediamenti ebraici in territorio palestinese.
  • Spartizione della Palestina in Stato arabo e Stato ebraico

    Il 29 novembre 1947 l’Assemblea generale dell’Onu, con la risoluzione numero 181, prevede la spartizione della Palestina in due Stati – uno ebraico ed uno arabo – e affida Gerusalemme a una giurisdizione internazionale. La decisione viene rifiutata dalla comunità arabo-palestinese.
  • Indipendenza stato d'Israele e prima guerra

    Il 14 maggio 1948 David Ben Gurion l’indipendenza dello Stato d’Israele: gli eserciti di Egitto, Transgiordania, Siria, Libano e Iraq lo attaccano, dando così il via alla prima guerra arabo-israeliana. Il conflitto finisce con la vittoria israeliana, che conquista gran parte dei territori palestinesi. Rimangono fuori la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, occupate da Giordania ed Egitto. Inizia un esodo forzato di 700 mila palestinesi (la nakbah, “la catastrofe”).
  • Invasione penisola del Sinai

    Nell’ottobre 1956, due mesi dopo che il presidente egiziano Nasser aveva nazionalizzato il Canale di Suez, Israele invade la penisola del Sinai e la striscia di Gaza. Dopo il passo indietro di Parigi e Londra, imposto da Stati Uniti e Unione Sovietica, Israele è l’ultimo Paese a rinunciare alle proprie conquiste, ritirandosi dal Sinai soltanto nel gennaio del 1957.
  • Guerra dei sei giorni

    Il 5 giugno 1967 Israele dà il via alla “guerra dei sei giorni” contro Egitto, Siria e Giordania, sconfitte in pochissimo tempo. Con questa vittoria lo Stato d’Israele occupa l’intera penisola del Sinai e la Striscia di Gaza (fino ad allora sotto amministrazione militare egiziana), insieme all’intera Cisgiordania (compresa Gerusalemme est) e alle alture del Golan, sottratte rispettivamente a Giordania e Siria.
  • Siria ed Egitto attaccano Israele

    Il 6 ottobre del 1973 gli eserciti di Egitto e Siria attaccano Israele, cogliendola di sorpresa mentre lo Stato ebraico festeggiava la festa “del Kippur” (da qui “guerra dello Yom Kippur”). Dopo l’iniziale successo dei due Stati arabi, nel giro di una settimana l’esercito israeliano riconquista le alture del Golan ed entra in territorio egiziano. l’Onu il 22 ottobre impone il cessate il fuoco. Nel 1979 viene firmato un trattato di pace, e l'Egitto formalizza i rapporti con Israele
  • Prima Intifada

    Nel dicembre 1987 inizia la prima Intifada, una grande protesta contro l’occupazione israeliana. Durata fino al 1993, vengono uccisi più di 1900 palestinesi e circa 200 israeliani. Nel 1987 Gaza viene fondata e Hamas, braccio operativo e militare dei Fratelli Musulmani, caratterizzata da subito dalla sua intransigenza nei confronti di Israele. Il 15 novembre 1988 il Consiglio nazionale palestinese dichiara l’indipendenza virtuale della Palestina sui territori della Cisgiordania e di Gaza.
  • Accordi di Oslo

    Nel 1993 vengono firmati gli Accordi di Oslo, con cui si prevedeva che Israele si sarebbe ritirato dalla Striscia di Gaza e dall’area di Gerico in Cisgiordania, lasciandole amministrare da un’autorità palestinese ad interim, l’Autorità nazionale palestinese (Anp), in attesa di un accordo definitivo, che avrebbe dovuto prevedere la divisione della Cisgiordania in tre zone. I negoziati vengono bloccati nel 1996 dal governo di Benjamin Netanyahu, l’attuale premier israeliano.
  • Seconda Intifalda

    Nel settembre 2000, a causa dello stallo nei negoziati, inizia la seconda Intifada, caratterizzata da un numero di vittime superiore rispetto alla prima (quasi 5000 palestinesi e più di mille israeliani). Nel 2002 Israele inizia la costruzione di un muro in Cisgiordania ed espande gli insediamenti israeliani nei territori palestinesi. Queste colonie sono ritenute illegali dal diritto internazionale.
  • Israele si ritira dalla striscia di Gaza

    Nel settembre 2005 Israele si ritira dalla Striscia, consegnandola all’Autorità nazionale palestinese ma continuando a bloccare le frontiere e gli accessi aerei e marittimi attorno a Gaza, dove vivono più di 2 milioni di persone. Nel gennaio 2006 Hamas vince le elezioni parlamentari palestinesi e l’anno dopo prende il controllo di Gaza, espellendo Fatah con la forza.
  • Guerra di 11 giorni

    Nel maggio 2021 la polizia israeliana irrompe nella Moschea di Al Aqsa a Gerusalemme (il terzo sito sacro dell’Islam), scatenando così una guerra di 11 giorni tra Israele e Hamas che si conclude la sera del 20 maggio, con 200 vittime palestinesi e 10 israeliane. Nel 2022 sono stati almeno 220 i palestinesi uccisi da Israele: un numero che non si raggiungeva dai tempi della seconda Intifada.
  • Torna Netanyahu come ministro

    Nel dicembre 2022 Netanyahu torna primo ministro con il sostegno dell’estrema destra israeliana: la tensione torna a salire. Negli ultimi mesi Israele stava negoziando con l’Arabia Saudita un accordo simile a quello stipulato con gli Emirati Arabi nel 2020.
  • Conflitto tra Israele e Palestina

    Il 7 ottobre il gruppo paramilitare palestinese Hamas ha attaccato Israele dalla Striscia di Gaza e ha fatto irruzione in territorio israeliano