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Prima guerra mondiale

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    Le premesse del conflitto

    Al principio del Novecento, la competizione tra Stati per la conquista di nuove colonie e dei mercati economici internazioni era ulteriormente alimentata dalle crescenti ondate dei nazionalismi in ciascun Paese. In più le relazioni tra gli Stati europei erano complicate da vecchie e nuove tensioni che erano sfociati nella costituzione della Triplice alleanza (Germania, Austria-Ungheria e Italia) e della Triplice intesa (Regno Unito, Francia e Russia).
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    Guerra d'usura sul fronte occidentale

    Tedeschi, inglesi e francesi si attestarono lungo la costa delle Fiandre, su questa linea scavarono le loro trincee preparandosi a una guerra di logoramento. La guerra fu di assalti di trincee, gli uomini venivano rintanati nei loro rifugi in condizioni disumane e al segnale d'attacco si lanciavano contro la trincea nemica. Ci furono alcune battaglie ma portarono guadagni territoriali irrisori. Così era chiaro che avrebbe vinto chi avesse semplicemente resistito di più (anche sul fronte intero).
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    Fronte orientale

    L'esercito russo si mostro inadeguato rispetto a quello tedesco e austriaco che penetrarono nel territorio russo e da ottobre 1915 ebbero come alleata la Bulgaria. Nel 1916 invece attaccò con successo la Bulgaria e la Romania dopo che decise di entrare in guerra a fianco dell'Intesa. La Russia fu costretta a ritirarsi nel 1917 quando fu scossa da una rivoluzione intera che portò alla caduta dello zar.
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    Il fronte dei Balcani

    -L'equilibrio nei Balcani fu rotto con l'entrata in guerra dell'Impero ottomano nel 1914 a fianco degli Imperi centrali.
    -Nel 1915 gli inglesi sbarcarono nello Stretto dei Dardanelli per piegare Istambul senza successo.
    -Tra la primavera e l'estate del 1915 l'esercito russo arretrò e la Serbia, ritenuta colpevole del conflitto, venne invasa e sconfitta dagli Imperi centrali.
    -Gli ottomani non riuscirono più ad aiutare gli alleati perchè impegnati a sedare la rivolta delle popolazioni arabe.
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    La vita in trincea

  • Casus belli

    Casus belli
    L'Arciduca erede al trono d'Austria-Ungheria Francesco Ferdinando fu ucciso insieme alla moglie mentre si trovava in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina da un sostenitore dell'annessione della Bosnia alla Serbia. L'assassinio fece esplodere tutte le tensioni latenti, infatti qualche anno prima (1908) l'annessione della Bosnia-Erzegovina all'Austria-Ungheria aveva scatenato la reazione della Serbia, sostenuta dalla Russia in chiave antiaustriaca (guerre balcaniche).
  • Scoppio della guerra

    Scoppio della guerra
    L'Austria-Ungheria attribuì la responsabilità dell'attentato alla Serbia, così, sostenuta dalla Germania, invia a Belgrado un ultimatum. La Serbia accettò tutte le condizioni tranne la violazione della propria sovranità: così si giunse allo scoppio della guerra. Dopo la dichiarazione di guerra da parte dell'Austria, la Russia si schierò in difesa della Serbia facendo scattare le alleanze della Triplice alleanza e Triplice intesa con a fianco il Giappone che aveva dichiarato guerra alla Germania.
  • Strategia tedesca

    Strategia tedesca
    La strategia tedesca prevedeva un attacco rapido alla Francia attraverso il Belgio neutrale e la caduta di Parigi in 8 settimane. Non riuscirono però ad avanzare per la strenua resistenza dei Belgi. venne così fermata l'avanzata tedesca dalla Francia sul fiume Marna e furono costretti ad arretrare la linea di posizione delle truppe. Nel frattempo i Russi attaccano la Prussia e la Galizia, costringendo Berlino a dividere l truppe gestendo così uno scontro su due fronti (prospettiva più temuta).
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    Principali battaglie sul fronte occidentale

    Sul fronte occidentale i tedeschi provarono a dirigersi verso il mare per occupare Calais e spezzare il fronte anglo-francese, ma dopo terribili battaglie a Ypres (in Belgio) e sul fiume Yser furono costretti ad arretrare stabilendo le truppe su una linea in corrispondenza dei fiumi Aisne e Somme. Così nell'autunno del 1914 il conflitto passò dalla guerra di movimento alla guerra di posizione, dentro le trincee.
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    Il genocidio degli Armeni

    In Turchia ci fu un ulteriore elemento di barbarie: la pulizia etnica della minoranza armena in quanto erano accusati dai turchi di essere il "nemico interno", di tramare contro l'Impero, in alleanza con la Russia. I soldati armeni vennero trucidati e il resto della popolazione venne deportata in campi di prigionia ai confini della Siria e Mesopotamia. Nonostante la proporzione che assunse, il genocidio non suscitò la reazione di nessuno dei Paesi occidentali.
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    Guerra italo-autriaca

    Le truppe italiane attaccarono a est le difese austriache per conquistare Trieste. Nel maggio 1916 gli austriaci tentarono di cogliere di sorpresa gli italiani attaccando il Trentino ma vennero respinti. Il 24 ottobre 1917 gli austriaci scatenarono l'offensiva riuscendo a penetrare nel territorio italiano dove i soldati erano ormai sfiniti. La ritirata di Caporetto si trasformò in una rotta, ci furono gravi perdite sia di uomini (uccisi, imprigionati e disertori) sia di materiale bellico.
  • L'Italia entra in guerra

    L'Italia entra in guerra
    Dopo lo scoppio della guerra, sotto le pressioni dell'Intesa e degli Imperi centrali, in Italia si era acceso un forte dibattito tra interventisti e neutralisti. Fin dall'autunno 1914 Salandra aveva avviato contatti segreti con l'Intesa cercando un accordo diplomatico per ottenere il Trentino in cambio della neutralità, ma fallirono. Così, dopo avere firmato un accordo segreto, il 24 maggio 1915 Vittorio Emanuele II annunciò l'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Triplice Intesa.
  • La guerra sui mari e sottomarina

    La guerra sui mari e sottomarina
    Dopo la guerra tra le flotte inglese e tedesche, gli inglesi istituirono un blocco navale che impedì a Germania e Austria-Ungheria di ricevere materie prime costringendole al razionamento alimentare e ostacolando la loro produzione bellica. Berlino rispose con una guerra sottomarina che causò gravi perdite alla flotta britannica coinvolgendo però anche un transatlantico americano, si alimentò così il risentimento contro la Germania e la decisione di entrare in guerra a fianco dell'Intesa.
  • Intervento degli Stati Uniti e resa della Germania

    Il 6 aprile 1917 gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Germania, quindi a vantaggio dell'Intesa. Dato che gli statunitesi avrebbero impiegato mesi a molitare le truppe, i tedeschi e gli austriaci elaborarono azioni di guerra che avrebbero dovuto essere risolutive. L'ultimo attacco tedesco fu di marzo 1918 sulla linea anglo-francese ma con la controffensiva alleata furono costretti ad arretrare. Intanto crollava il fronte interno e l'11 novembre 1918 firmarono l'armistizio.
  • Resa dell'Austria-Ungheria

    Nel giugno 1918 l'attacco decisivo dell'Austria sul fronte italiano fu respinto e il 24 ottobre l'esercito italiano avanzarono e sconfissero l'esercito austriaco a Vittorio Veneto. Il 3 novembre gli austriaci firmarono l'armistizio che entrò in vigore dal giorno dopo quando gli italiani stavano per occupare Trento e Trieste. L'impero degli Asburgo si stava dissolvendo: i vari stati chiedevano l'indipendenza e qualche giorno dopo venne proclamata Repubblica.
  • Europa alla fine della Prima Guerra Mondiale

    Europa alla fine della Prima Guerra Mondiale
    I confini furono considerevolmente mutati rispetto al 1914. La Germania fu costretta a cedere i territori ad est e ovest. La Polonia si ricostituì come Stato indipendente sottraendosi al controllo russo e sorsero gli Stati balcanici. La dissoluzione dell'Impero austro-ungarico diede vita a nuovi Stati (Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia). L'Italia ottenne Trentino, Alto-Adige, Venezia-Giulia, trieste e l'Istria. Belgio, Francia, Grecia, Romania e Danimarca furono ingrandite.