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  Inizialmente era un avamposto fenicio condotto dalla regina Didone che per la sua posizione strategica, riuscì ad ottenere il monopolio dei commerci.
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  Il primo trattato prevedeva precise prescrizioni per il commercio e la navigazione dei Romana in Africa e Sardegna e limitazioni alle azioni militari dei Cartaginesi in Italia.
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  Gli scontri in sicilia cominciarono nel 480 a.C. ma non portarono risultati: i Cartaginesi furono sconfitti dalle forze congiunte dei tiranni di Siracusa e Agrigento.
 Sfruttando la debolezza delle poleis durante la guerra del Peloponneso, i Cartaginesi riuscirono a sopraffare i greci.
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  Il secondo trattato fu scritto alla vigilia delle tre guerre sannitiche.
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  Il terzo trattato ribadisce i legami di amicizia durante la guerrra con Pirro
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  I Mamertini (avventurieri campani), chiedono di essere ammessi nella Lega italica in periodo di guerra contro Cartagine e Siracusa. Accettando la loro richiesta Roma entra anch'essa in guerra contro Cartagine. La prima guerra punica
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  A Milazzo la vittoria romana è dovuta all'alleanza con i Siracusani, che fornisvono una flotta e all'invenzione del "corvo", un ponte mobile fornito di rampini.
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  Il console romano sbarca con un esercito in Africa dopo aver distrutto la flotta cartaginese a Capo Ecnomo.
 Dopo aver ottenuto le prime vittorie, chiede a Cartagine la cessione delle isole, un gravoso tributo e la rinuncia alla propria sovranità.
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  Cartagine non volendo sottostare alle richieste si riorganizza contro i Romani con un esercito guidato da un generale Spartano.
 La guerra ritorna in Sicilia e diventa di logoramento.
 Sotto il comando di Lutazio Catulo una nuova flotta ha la meglio.
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  Amilcare Barca, guidatore del partito a favore della guerra con Roma, viene inviato in Spagna con pieni poteri e ne conquista molti territori.
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  Casus Belli della seconda guerra punica è l'aggresione di Sagunto (città a sud dell'Ebro), provocazione cartaginese.
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  Prima vittoria cartaginese su suolo italiano della seconda guerra punica.
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  Seconda vittoria cartaginese su suolo italiano della seconda guerra punica.
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  Terza vittoria cartaginese su suolo italiano della seconda guerra punica.
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  I romani subirono una terribile sconfitta e molti alleati del medesimo popolo passarono dalla parte di Cartagine (Lucani, Sanniti e aristocrazia di Capua).
 Ai Cartaginesi si unirono anche Filippo V di Macedonia ed i Siracusani mentre Roma non potè fare altro che stringere alleanze con gli avversari dei Macedoni.
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  La citta fu sottomessa dall'esercito di Claudio Marcello.
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  Dopo la riconquista della città che aveva tradito i Romani, gli stessi fecero uccidere molti membri dell'aristocrazia.
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  La capitale fu conquistata da Publio Cornelio Scipione.
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  Asdrubale, fratello minore di Annibale, viene ucciso.
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  La vittoria è dei romani grazie all'allenza con i Numidi. I cartaginesi chiedono la pace.
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  Per compromesso si sceglie di dichiarare guerra solo alla Macedonia, escludendo dallo scontro la Siria e dando il via alla seconda guerra macedonia.
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  Guidate dal console Tito Quinzio Flaminio, le legioni romane sbarcano in Illiria.
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  A Cinoscefale si ha l'ultimo scontro che vede i Romani vincitori.
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  La Lega etolica e Antioco III di Siria (Seleucida) vengono sconfitti su territorio greco dai Romani grazie a Lucio Cornelio Scipione (frat. Africano).
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  Antioco viene sconfitto definitivamente in questa località oggi situata in Turchia.
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  Esso stabiliva che i territori al di fuori della siria venissero dati a Rodi e Pergamo, che Antioco perdesse il possesso di flotta ed elefanti, che si dovesse pagare una indennità di guerra e che Annibale venisse consegnato.
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  Alla morte del padre, il figlio Perseo ne eredita il posto ma non essendo abile come il padre, viene attaccatato dai Romani (171 a.C.)
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  Lucio Emilio Paolo sconfigge l'esercito macedone e la Macedonia viene smembrata in quattro repubbliche.
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  Il Casus Belli è da attribuire alla provocazione, indotta dai Romani, contro Cartagine tramite i Numidi.
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  Nello stesso luogo in cui sono già stati annientati, i Macedoni vengono sconfitti da Quinto Cecilio Metello dopo che Adrisco (presunto filglio di Filippo V) raccolse un contingente di truppe per attaccare senza preavviso Roma.
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  I Romani distruggono Corinto perché concorrente commerciale.
 Viene inoltre soffocata una ribellione della Lega achea dal console Lucio Mummio.
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  Il Cartaginesi non vogliono far distruggere la loro città a causa dell'"ingiusta" offensiva contro i Numidi e si preparano a resistere.
 Dopo tre anni di assedio Cartagine viene conquistata e rasa al suolo. Il territorio di Cartagine diventa la provincia d'Africa.
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  In Sicilia scoppia una rivoltaa cui partecipano anche i piccoli roprietari terrieri, i braccianti ed i pastori.
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  Dopo la sua conquista, la Spagna diviene provincia romana.
