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-Imperialismo
-Contrapposizione Triplice Alleanza e Triplice Intesa
-Gravi crisi internazionali
-Irrisolta "questione d'Oriente"
-Problemi di minoranze nazionali
-Politica mondiale del Kaiser Guglielmo II
-Volontà di rivincita dei Francesi nei confronti dei Tedeschi -
Germania, Austria-Ungheria e Italia
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Francia e Germania giunsero quasi allo scontro per il Marocco
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Regno unito, Francia e Russia
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L'Austria-Ungheria procedette all'annessione della Bosnia-Erzegovina e i suoi interessi si scontrarono con quelli della Serbia, che voleva unire le popolazioni slave della regione.
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La Francia occupò Fez e Guglielmo II minacciò di intervenire
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Aspirazioni contrastanti sulla sistemazione geopolitica della Penisola balcanica
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Crebbero le pressioni dell'Intesa e degli imperi centrali, perchè l'Italia si schierasse in guerra
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L'arciduca ed erede al trono d'Austria-Ungheria Francesco Ferdinando fu ucciso insieme alla moglie Sofia mentre si trovava a Sarajevo. L'attentatore era Gavrillo Princip, sostenitore dell'annessione della Bosnia alla Serbia. L'attentato portò allo scoppio della guerra
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L'Austria-Ungheria attribuí la responsabilità dell'attentato alla Serbia, che sosteneva le organizzazioni panslaviste nei territori asburgici, e il 23 luglio, forte del pieno sostegno della Germania, inviò a Belgrado un durissimo ultimatum, che prevedeva tra l'altro l'invio in territorio serbo di inquirenti austriaci per le indagini sull'assassinio dell'arciduca.
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L'ultimatum fu formulato in modo tale da essere sostanzialmente inaccettabile per la Serbia, come dichiarò lo stesso ministro degli Esteri austriaco: ne conseguí una risposta serba che fu facilmente giudicata insoddisfacente e che condusse alla dichiarazione di guerra da parte dell'Austria il 28 luglio.
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Dopo la battaglia dello Jutland l'ammiraglio Scheer arrivò alla conclusione, trasmessa al Kaiser attraverso un rapporto, che l'unica possibilità di vittoria fosse legata alla guerra sottomarina. Pertanto, sia prima che dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti, il confronto nell'Atlantico avvenne dapprima con la caccia ai mercantili isolati e successivamente gli Alleati rimisero in atto il sistema dei convogli, con una forte scorta di unità di superficie.
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L'Italia di Salandra dichiarò la propria neutralità, rifiutando di scendere in campo e di unirsi allo scontro europep.
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L'esercito tedesco invade il Belgio, territorio neutrale, per aggredire la Francia da nord-est, dove aveva meno difese.
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Il Giappone si schierò con l'intesa e dichiarò guerra alla Germania, approfittando della situazione per acquisire il controllo dei territori tedeschi sul pacifico.
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I francesi coordinati dal generale Joffre fermarono l'avanzata dei tedeschi , costringendoli a ritirarsi verso nord
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I tedeschi provarono allora, in Occidente, a dirigersi verso il mare per occupare Calais e spezzare il fronte anglo-francese: ma anche questo tentativo si risolse in un nulla di fatto, dopo le terribili battaglie svoltesi tra il 15 ottobre e il 15 novembre a Ypres (in Belgio) e sul fiume Yser.
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I generali compresero che si stava combattendo una guerra d'usura
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Il paese (Italia) si divise tra Neutralisti (socialisti, cattolici e liberali giolittiani) e interventisti (nazionalisti, socialisti irredentisti e liberali)
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Le truppe italiane, dislocate lungo il fiume Isonzo e sull'Altopiano del Carso, volsero i loro attacchi a est, contro le difese austriache, avendo come obiettivo strategico Trieste.
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Fece la comparsa nei dintorni di Ypres un nuovo tipo di arma, sperimentata in precedenza dagli italiani in Libia: il gas tossico, che fu lanciato dagli aerei tedeschi nell'intento di far crollare le trincee francesi e che da questa circostanza prese il nome di "iprite"
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Il governo Salandra tratta con Austria e Intesa e arriva al Patto di Londra, che prevede che l'Italia, in caso di vittoria, ottenga il Trentino e la Venezia Giulia. Inoltre l'Italia si impegnava a sostenere la guerra contro gli imperi centrali.
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L'Italia dichiara guerra all'Austria-Ungheria e affida il comando dell'esercito al generale Luigi Cadorna. L'anno si chiude con le quattro battaglie dell'Isonzo e gli Austriaci che retrocedono fino al Carso.
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Poiché appariva impossibile arrivare alla vittoria via terra, Regno Unito e Germania cercarono la strada del successo sul mare
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Il tentativo di sfondamento tedesco non ebbe successo: caddero tra attaccanti e difensori 800.000 uomini, con guadagni territoriali irrisori
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Gli austriaci tentarono di cogliere di sorpresa gli italiani attaccando in Trentino, ma la cosiddetta "Strafexpedition", la "spedizione punitiva", fu fermata sull'Altopiano di Asiago.
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Lo scontro tra flotte non diede alcun esito: La Royal Navy britannica e la Kriegsmarine tedesca si batterono al largo della penisola dello Jutland
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Scatenata da francesi e inglesi per respingere i tedeschi. Fu sacrificato un milione di soldati, anche in questo caso senza apprezzabili avanzamenti delle truppe.
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Altri 800.000 soldati caddero morti o feriti nell'attacco alleato alle posizioni tedesche; come nei casi precedenti di Verdun e Somme la linea del fronte rimase pressoché invariata.
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Gli italiani vengono sconfitti a Caporetto dalle truppe austro-tedesche e Cadorna è sostituito da Diaz
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La Russia subisce gravi perdite territoriali con la Pace di Brest-Litovsk. L'accordo fu siglato con gli inviati degli imperi centrali a Brest-Litovsk, sul confine con la Polonia, e prevedeva per i russi perdite gravissime: dovettero infatti rinunciare alla Finlandia, ai Paesi baltici, alla Polonia, alla Bielorussia e all'Ucraina.