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Trascorse l'ultima parte della sua vita quasi dimenticato, in una difficile situazione finanziaria e senza essersi reso davvero conto di aver scoperto un nuovo continente.
Morì il 20 maggio 1506 a Valladolid. -
C’era una volta un navigatore nato a Genova. Il suo nome era Cristoforo Colombo e grazie al suo coraggio e determinazione il mondo intero cambiò per sempre.
Colombo era figlio di un umile tessitore, ma lui aveva ben chiaro fin dalla tenera età che non aveva nessuna intenzione di continuare il mestiere del padre.
Quello che voleva lui era diventare un marinaio.
Era appassionato di geografia e delle mappe e sognava di scoprire il mondo. -
Man mano che cresceva e studiava, sviluppò la sua grande e coraggiosa idea: fare un viaggio in Estremo Oriente, attraversando l'Oceano Atlantico invece del Mediterraneo
Dovete sapere che a quel tempo tanta gente ancora credeva che la Terra fosse piatta e per questo pensavano che l’idea di Colombo fosse completamente pazzesca. Lui invece, era convinto che la Terra fosse rotonda, quindi, passando per l’Oceano Atlantico, si poteva arrivare fino in Cina e in Giappone. -
Colombo però non era ricco e aveva bisogno che qualcuno finanziasse la sua avventura.
Così andò a chiedere aiuto al Re del Portogallo.ma, lo ignorò completamente. Colombo però non si arrese.
Chiese aiuto ai Re Cattolici della Spagna,che solo sei anni dopo, accettarono di finanziare l’avventura che Colombo sognava.
In questo modo il 3 agosto del 1492, Colombo partì dalla Spagna verso ovest con 3 navi: la Santa Maria, dove si trovava lui, la Pinta e la Niña, per incarico dei Re spagnoli. -
Le navi di allora non erano veloci come le navi di adesso.
In più si viaggiava verso rotte sconosciute e senza mappa da seguire.
Così, più di 2 mesi dopo dalla loro partenza, vedendo acqua e solo acqua per settimane intere i marinai cominciarono a disperare e ci fu un ammutinamento a bordo.
L’equipaggio era stancoe tanti si erano ammalati, così minacciarono che se in tre giorni non avessero raggiunto la loro destinazione avrebbero cambiato rotta e sarebbero tornati a casa. -
Cristoforo Colombo organizzò altri tre viaggi in America ed esplorò altri luoghi che fino a quel momento erano sconosciuti, come Portorico, Giamaica, la costa del Venezuela, Honduras e Panama.
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Per fortuna, l’11 ottobre, cominciarono ad apparire nel mare erba e pezzi di legno che indicavano che la terra doveva essere vicina, e avvistarono degli uccelli terrestri che tranquillizzarono i marinai.
La mattina del 12 ottobre uno dei marinai, Rodrigo de Triana, a bordo della Pinta, gridò: “Terra!”.
Avevano raggiunto l’isola di Guanahani (Bahamas) e durante l’esplorazione , scoprirono l’isola di Cuba e la moderna Hiati, che Colombo battezzò come La Hispaniola. -
Qua nella Hispaniola, ci abitavano gli indios tainos. E fu qui, a Santo Domingo che il fratello di Colombo, Bartolomeo, fondò il primo insediamento europeo ufficiale nel Nuovo Mondo.
Non si sa se il nome di Santo Domingo fu dato perché lui ci arrivò una domenica o se invece fu dato in onore di suo padre, che si chiamava Domenico. -
Nel frattempo i re spagnoli, accortisi che Colombo era sì un bravo ammiraglio ma sostanzialmente incapace di governare i suoi uomini, inviarono sul luogo un loro emissario, Francisco De Bobadilla, con l'incarico di amministrare la giustizia per conto del re. Ma una delle ragioni profonde di questa mossa era anche dovuta al fatto che Colombo in realtà difese gli indigeni contro il maltrattamento degli Spagnoli.
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Due anni dopo ebbe modo di fare un ultimo viaggio durante il quale incappò sfortunatamente in un terribile uragano che causò la perdita di tre delle quattro navi a sua disposizione. Navigò però insistentemente per altri otto mesi lungo la costa tra l'Honduras e Panama, per poi tornare in Spagna, ormai stanco e malato.