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CARLO ACCETTA LA SPARTIZIONE DELL'ITALIA IN DUE AREE DI INFLUENZA
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Alla morte del padre Massimiliano I, Carlo - pur osteggiato da papa Leone X, che appoggia l'elezione a imperatore di Francesco I - diventa imperatore. Nell'elezione conta l'opposizione dei Grandi Elettori all'idea di un sovrano straniero (Francesco I, francese) e, anche, l'ingente mole di denaro elargita agli elettori da parte di un Carlo tanto generoso quanto indebitato. Carlo V imperatore unisce le terre tedesche al regno Spagnolo che governava già da prima. Stringe la Francia in una morsa.
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Carlo V, supportato dall'Inghilterra di Enrico VIII e da papa Adriano VI, riconquista Milano
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I lanzichenecchi arrivano a Roma e saccheggiano la citta'. Carlo supera la Lega di Cognac, che radunava le forze di: Francesco I, Enrico VIII, papa Clemente VII, Firenze, Venezia e Milano
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Rompe il fronte antiasburgico e rafforza i domini italiani e borgognoni. Clemente VII è il grande sconfitto. Deve cedere i territori romagnoli a Venezia.
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A Cambrai Margherita di Borgogna e Luisa di Savoia giungono a un accordo. Francesco I ottiene la Borgogna
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Imperatore e papa tornano a dialogare
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Carlo invade Firenze e riporta i Medici al potere
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I principi luterani guidati da Maurizio di Sassonia costituiscono una lega antiasburgica supportata da Enrico II e Solimano II
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Francesco I non riesce a occupare Milano, ma mantiene l'esercito in Piememonte
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Gli scontri politico-religiosi all'interno dell'Impero si acuiscono
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La lega di Smalcalda e Ferdinando I giungono alla pace: "Cuius regio eius religio"
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Gli Spagnoli vincono le forze francesi nel nord Italia grazie alle manovre dello spagnolo Emanuele Filiberto
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Terminano le guerre d'Italia. Emanuele Filiberto stabilizza il proprio potere in Piemonte