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Esempio di tempio periptero con proporzioni allungate con una cella dotata di pronao e opistodomo. Ove questi vincoli (tronchi) non potevano essere derogati bisognava restringere la luce. Ecco allora che i costruttori inventano un sistema ingegnoso, non lasciano una fila di colonne in mezzo, liberano lo spazio della cella al centro ma scandiscono le parti laterali della cella con una serie di elementi verticali.alternati tra colonne e setti murari, per irrigidire la struttura. -
Capitela dell’ellade, santuario panellenico per eccellenza: luogo di culto riconosciuto dall’intero mondo ellenico, da tutte le poleis, che riconoscevano l’importanza religiosa del santuario e faceva della polis una città fondamentale e mitica; li si incontravano e rappresentavano se stessi. Esistevano i tesauris che raccoglievano i doni che ogni città donava al santuario; i due principali di olimpia sono l’eraion dedicato a era e un altro dedicato a Zeus -
periptero esastilo con raddoppiamento peristasi orientale. naos con pronao distilo in antis, 3 navate, 2 diaframmi colonne, adyton.echino largo e gonfio, architrave a L,scavato dentro per allggerire. tetti ad altezze diverse con travi piccole. proporzionamento 1:1 tra altezza peristasi e sovrastrutture. -
litizzazione degli edifici sacri e con essi anche degli ordini architettonici (si definiscono e poi diventano standard). Uno degli esempi più importanti è l’eron, edificio rettangolare stretto e lungo con un lato corto sostituito da una terminazione curvilinea.Abbiamo evidenza di piccoli modellini di carattere votivo, in terracotta. non c’era spazio per preghiera e riti religiosi, considerata casa di Dio, per questo la sua architettura doveva prendere i caratteri di un’architettura prestigiosa.
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Gia dalla fine del 2 millennio si costruiscono templi per Hera con proporzioni allungate in cui ricorre la misura del lato lungo del rettangolo di 100 piedi chiamati infatti hekatompeta.Il primo ha un impianto rettangolare semeplice,lungo,con pilastri rettangolari che scandiscono due navate all’interno.La ricostruzione vuole la liberazione dello spazio interno e nei lati lunghi dei muri interni vengono aggiunti dei pilastri e aggiunta anche una peristasi.Prima ricostruzione di Roikhos e tetolos
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diptero con colonne aggiunte sul lato orientale e una campata su quello occ. anomalia: naos scoperto,contiene solo una statua visibile da fuori.colonne che congono il naos di diverse sezioni (interno minore).adyton. La peristasi nella parte orientale era composta da gigantesche colonne ioniche, che avevano una particolarità, quella di avere una parte decorata nel rocchio basamentale. Le colonne che componevano l’ordine erano slanciate e allungate, dotate di basi ioniche e di capitelli ricchi. -
volontà del tiranno Policrate. ancora più imponente,diptero octastilo ma con una particolarità, il lato occidentale corto presenta un pieno in asse con 9 colonne, quello orientale 8. Il fusto è liscio, ci conferma che le scanalature venivano realizzate soltanto a costruzione finita. 3 file di colonne al posto di 2 nei lati corti; Colonna ritrovata prima di scanalature quindi indizio che forse non è mai stato finito.
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schema tipologico canonico del periptero esastilo. Pronao ed opistodomo in distilo in antis,naos tripartito, di cui quelle laterali strette. Canonico dal punto di vista planimetrico ma diversa è la fascia dell’edificio, e anche le proporzioni. quelle tra parte alta della trabeazione che si riduce molto nel suo sviluppo verticale e la peristasi. Diversa è anche tra la sezione delle colonne e gli intercolunni, tentativo di rendere la peristasi più aerea,meno densa e fitta. -
Tempio anomalo, una sorta di pseudo diptero octastilo, con una strana cella, dotata di pronao che si dilata verso l’esterno.naos ha almeno due livelli di cui il secondo di gallerie con affacci sullo spazio. diviso in tre navate uguali tra di loro. ripartizione, probabilmente, non legata a motivi statici, ma funzionali.Ma quello che rende più ariosa la peristasi è una ragione legata alle processioni che si svolgevano dentro il naos, infatti, l’ingresso è dato da tre vani diversi altezze diverse. -
crinale tra età arcaica e classica. Chiuso, su una terrazza con Themenos e Propylon. Pianta meno allungata. periptero esastilo con pronao e opistodomo in antis. le colonne hanno sezioni differenziate: decrescenti nella peristasi, nel pronao e nel naos. naos è articolato su tre navate. Le parti superiori della trabeazioni sono conservate, ciò vuol dire che tutto era lapideo almeno fino al gocciolatoio. trabeazione dorica canonica. La forma dei capitelli è molto più piatta e più asciutta.
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Non esisteva “il dominio vasto”.quando la città cresce troppo e anche le tensioni sono troppe, un gruppo di cittadini guidati da uno più esperto, si imbarcano e fondano una città.Questo processo ha sviluppo anche verso occidente.Queste città colonizzate si dotano di una nuova armatura monumentale, ovvero un insieme di templi ed edifici pubblici importanti, dei quali ci sono rimasti resti significativi. espansione non tramite la creazione di un impero ma nuove città (rete traffico marittimi)
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Singolare in rapporto al periodo in cui era costruito,molto arcaico: cella divisa in due navate, pronao tristilo in antis e adyton.Sorta di pseudodiptero allungato con anomalie e arcaismi.colonne dispari (9) e di grande quantità sul lato corto (di solito pari) di conseguenza è pronao non distilo ma tristilo.naos diviso in due parti da una fila di colonne.somoscapo stretto rispetto alla base, rigonfiamento accentuato dell’entasi,capitelli giganti e gonfi.Sovrastruttura più alta della peristasi. -
Periptero esastilo con pronao e opistodono prostili esastili. naos tripartito. Verso occidente uno spazio cui si accedeva direttamente dall’esterno con soffitto sorretto da quattro colonne più sottili rispetto a quelle della peristasi. Perimetro allungato riespetto età arcaica.
Nel 480 l'acropoli viene saccheggiata (l'edificio si trovava in uno stato avanzato di costruzione) e 30 anni dopo la battaglia di Salamina si decide di ricostruire lo stesso edificio tutto nuovo -
altura separata dal resto della città, circondata da falesia e themenos.dominio ottomano 800: urbanizzata, funzioni religiose sostituite. elgin chiede al sultano di effettuare studi e porta a londra dei pezzi.prime costruzioni sono dell'età arcaica:accesso, primi propilei,piccolo tempietto e tempiio atena polias. il sito è roccioso, non si puo pensare alla sovrapposizione di edifici. -
massimo splendore. nasce dalle guerre persiane. nel 499 scoppia una rivolta repressa dalle truppe di Perseo ma le poleis reagiscono e nasce un conflitto. . 2 fasi: prima ascesa di Atene poi battaglia di Salamina (vittoria poleis).. apertura alla coesione. Proporzioni e realismo, caratteri che si ritrovano nell’età classica. rispetto all'eta precedente diverso modo di vedere il mondo (confronto Doriforo con sculture precedenti) che si riflette anche in architettura.
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tempio periptero esastilo, con un pronao e un opistodomo distilo in antis. naos diviso in 3 navate. lato corto con 6 colonne, quello lungo 6x2 +1,canone per tutto il secolo.meno accentuata è la differenza dimensionale tra la sezione del somoscapo della colonna di dimensioni del capitello.nel naos effige di zeus seduto su un trono che occupa tutta l'altezza (edifici costruiti in rapporto alle divinità e non all’umanità dei costruttori).oro riflesso in vasca di olio. correzioni ottiche -
Tempio periptero esastilo con una peristasi di colonne doriche.Struttura complessa,proporzioni più allungate,per esigenze funzionali particolari, dotato di pronao e opistodomo distilo in antis.Comunica con l’esterno da un’apertura sul lato lungo orientale per il sole.Setti che hanno una terminazione a colonna per irrigidire;gli ultimi due setti, quelli vicino all’ingresso orientale sono inclinati di 45° per illuminare.Colonna centrale con capitello corinzio, altri interni ionici. -
Octastilo, riprende le proporzioni del tempio di zeus a Olympia.Ha 8 e 17 colonne sui lati.Pronao prostilo esastilo dorico cui sovrappongono un fregio continuo, peculiarità del linguaggio ionico. accesso da coccidente con 4 colonne libere ioniche.Naos con diaframma continuo su 3 lati: scenografia per statua di Atena di Fidia.Mistione di ordini diversi:sincretismo.Leggera inclinazione da ovesta a est.Posto in opera a secco,in marmo pantelico, qualità sopraffina.Marmi e sculture idea di realismo -
in greco , luogo delle iniziazioni,
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A sinistra sala dei banchetti (pinacoteca),spazio semplice con chinai per simposia;a destra passaggio per la terrazza con tempio di Athena Nike.Dopo il fronte esastilo dorico ci si trova davanti a due file di colonne ioniche.La presenza dei due ordini,ha funzione di raccordare la porzione a valle con quella a monte.Le colonne ioniche essendo più alte delle doriche,contribuiscono a ridurre il dislivello.La trabeazione ionicasi appoggiava sull’architrave
dorico del fronte occidentale. -
Piccole dimensioni,ma rilevante per la posizione (si vede da ogni parte della città), e simbolicamente premiante: dedicato ad Atena Nike.L’ordine (interamente ionico attico) ha delle novità:il crepidoma ha alla base di ciascuna alzata una sorta di scanalatura,scuretto, parte arretrata che serve a creare una linea d’ombra per alleggerire l’edificio nella percezione.Il fregio continuo illustrava la scena di una battaglia tra ateniesi e persiani,forse di maratona. É anfiprostilo tetrastilo ionico. -
Dopo la pace di Nicia, onore alla memoria delle divinità poliadiche.Sostituisce il tempio arcaico di Atena Polias.Si colloca su un salto di quota:cella dedicata alla dea sopraelevata con pronao esastilo prostilo ionico.In basso diverso accesso per il recinto sacro alla cella per Poseidone e Eretteo,Loggia delle Cariatidi e vestibolo con fronte ionico tetrastilo.Struttura unificata da un fregio continuo.Ingresso a ovest con tomba di Cecrope e ulivo mitico.Il portico nord è il piu ornato. -
Tholos,con circolari piante della cella e peristasi.Ordine dorico, con crepidoma conica che reggeva la
struttura del tetto,cella fatta di blocchi,scandita all’interno da una serie di semi colonne,tra il muro e la trabeazione retta dalle colonne, si stendeva un soffitto lapideo,le colonne interne sono delle colonne ioniche attiche e hanno un capitello corinzio,con due registri sovrapposti di fogli d’acanto, sopra delle volute a forma di sigma, al cui centro si propaga una decorazione di palmette. -
Dimensioni più imponenti e più complesso nella struttura di carattere labirintica interrata. Peristasi esterna, un naos, e all’interno un'altra fila di colonne staccate questa volta dal muro del naos, c’è un’ipotesi che la parte di tetto fosse aperta. L’ordine esterno era fatto di colonne di tufo. Le strutture interne, in particolare le colonne corinzie e il soffitto erano realizzate di marmo nero di argo. Il pavimento era decorato con incastri di marmo bianco e nero. -
Rialzano l’edificio su un basamento con gradoni su cui corre un fregio scolpito a basso rilievo. Colonne alternate a sculture che coprono la peristasi, che gira intorno ad un nucleo defunzionalizzato,con trabeazione ionica asiatica perché non c’è il fregio ma la sottocornice, con gocciolatoio con sima con altre sculture,e una specie di tetto a piccoli gradoni con una grande quadriga dorata, visibile da lontano, perché l’edificio era celebrativo. Smontato nel Medioevo per costruire una fortezza.
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Su un terrazzamento che guardava verso il basso la città.Accesso al themenos attraverso un propylon. Il tempio è esastilo con pronao profondo e opistodomo piccolo.Cella priva di articolazioni interne. I rocchi delle colonne hanno solo la colonna perimetrale lisciata,la parte centrale è leggermente in sottosquadro, arretrata. Ciascun rocchio ha due fori.Capitello e trabeazione tipo asiatico.Soffitto di marmo composto con dei pezzi con fori centrali che si restringono. -
Periptero esastilo, naos scandito da una serie di colonne che prendevano tutta l’altezza della parete, pronao e opistodomo distilo in antis. Colonne alte e sottili, con parte superiore ridotta rispetto a prima. L’alzato del crepidoma sembra avere una scanalatura tra di loro, una linea scura he alleggerisce l’aspetto. I capitelli corinzi diventa un elemento ricorrente. Nel capitello si distinguono il calatos, dalle foglie basse si divaricano i cauricoli dai quali si sviluppano le volute.
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Periptero esastilo, con pronao distilo in antis, il naos è
scansionato da un diaframma di colonne a sezione
minore rispetto a quello della peristasi, che si
sviluppa sui tre lati, dietro il lato corto c'è uno spazio vuoto, in origine per l’adyton. Capitelli corinzi, sovrapposti al diaframma interno, sono quindi più sottili. Il fogliame che
decora il calatos non è su due registri sovrapposti
ma è su un unico registro di foglie ad altezza alternate, i cauricoli sono più massivi. -
Attorno al tempio più antico (distilo in antis) si costruisce un diptero.Costituito da un corpo di fabbrica sviluppato lungo l’asse longitudinale, con pronao profondo, diviso in tre navate da due diaframmi di quattro colonne ciascuno.Passaggio filtro tra pronao e l’interno,privo di articolazioni interne,solo ingombro del tempietto precedente e con il muro del lato lungo scandito da possenti pilastri.priva di copertura, definito Secos, ambiente circondato da un perimetro murato ma privo di tetto. -
Rivoluzione del mondo antico dovuta da Alessandro Magno che porta al suo cospetto tutte le città greche. Riesce ad istituire l'impero più grande mai visto. Idea di costruire un sistema in cui la cultura greca sarebbe stata la massima cultura (di cui lui si sentiva portatore perché era stato ben
istruito da Aristotele). Macedonia ha bisogno in questo periodo di architetture rappresentative. -
Accesso con propylon al perimetro del temenhos, con terrazze di fronte, ascendenti verso la parte più alta con il tempio di Atena. Diaframmi, colonnati, scalinate e terrazzamenti portano all’ultimo peristilio che è l’unico punto da cui osservare il tempio. Il fronte opposto alla scalinata è definito da sorta di stoà con ali, che non è un semplice portico, perché nella parte centrale è solo un diaframma che nasconde un’altra scalinata più ripida della prima che porta al nucleo principale. -
ordine ellenistico, sintesi tra le componenti attiche e asiatiche. pseudo diptero con una cella di dimensioni contenute, dove era conservato il simulacro del dio (artemis dalle bianche ciglia). Naos piccolo di 3 navate diviso da due diaframmi da tre colonne.Pronao sviluppato, profondo; opistodomo più contenuto. Le basi attiche con plinto, sequenza di toro e scozia.Capitelli maturi, sopra cui si imposta architrave a tre fasce. -
Sistema di depositi in corrispondenza del porto fluviale.
Insieme di ambienti rettangolari costruiti in serie con volte a botte. Costituisce una delle prove sulla grande scala delle tecniche costruzione.
Volte non tutte della stessa altezza: verso il Tevere erano più basse e andavano alzandosi sempre di più man mano che ci si allontanava dal fiume, così che c’era la possibilità di aprire delle lunette che permettevano il passaggio dell’aria per una adeguata conservazione dei prodotti. -
Non è un vero e proprio tempio, è un altare iscritto in una struttura monumentale. Spazio quadrato che inscrive l’altare, cui si accede attraverso una gradinata compresa tra due ali propinanti dell’edificio. Circondato da una peristasi continua esterna e una attorno all'altare. Architettura con una grande quantità di novità concettuali dal punto di vista compositivo. Tra una colonna e un’altra ci sono delle sculture ad altezza naturale. In alto, la peristasi ionica diventa quasi un coronamento. -
struttura architettonica rielabora temi delle esperienze dei santuari ellenistici.La composizione risponde al criterio di scenograficità declinata in chiave romana:guarda verso il territorio.Terrazzamenti, simmetrici rispetto ad un asse principale (la forma regola la funzione) e con sostruzioni. Aperto verso la valle sottostante, culmina nel punto più elevato con un tempietto monoptero: obiettivo rivelare il punto focale dove si doveva trovare la tholos.Due percorsi con portici e poi epifania. -
Sopra la Tiburtina che viene interrata perché in quel punto doveva essere apparso il dio. Basamento in opus incertum. Arco inquadrato tra le colonne: ordine pseudo dorico. Si entra dal teatro, poi attraverso le gradinate si può scendere alla grande piattaforma inscritte su 3 lati da gallerie e al centro, sull’asse centrale si colloca il podio. Il tempio davanti sembra periptero, ma manca il crepidoma. Chiuso, con muro sul fronte occ. quindi periptero sinepostico (octastilo). -
Articolato in terrazze. Sostruzioni composte da volte che rendono piana una quota per creare una piattaforma su cui costruire poi il tempio. Al di sotto nelle sostruzioni, uno spazio per la statua della dea che sembra essere Feronia. Tempio pseudo periptero dove la cella anche sul suo perimetro esterno è scandita da semicolonne che alludono ad una peristasi che si ferma in corrispondenza del pronao. Nella parte alta c’è un corpo di fabbrica che si sviluppa su tre lati orientato in direzione NS. -
Alto basamento quasi del tutto cieco dalla parte del foro;i due livelli sovrastanti erano loggiati e scanditi da archi inquadrati in ordini: tuscanico e sopra ionico.Gli ordini non avevano funzione statica, l’idea era di qualificare una struttura con una forma che faceva riferimento alla tradizione ellenistica.Ormai la tecnica costruttiva dell’arco era diventata parte integrante del modello costruttivo romano tanto che si cominciò ad arricchire con l’ordine architettonico come valore aggiunto. -
primo teatro in muratura della città. Terminazione curvilinea scandite da archi inquadrati in ordini. L’ultimo livello scandito solo da lesene è una sorta di attico su cui ci sono una serie di mensole che doveva sostenere le strutture necessarie a garantire la possibilità di coprire le gradinate. La parte esterna realizzata quasi completamente in travertino così come le fondazioni, mentre le parti interne, quelle in cementizio con materiali differenziati, per le parti più alte, il tufo, leggero. -
salto di qualità nella concezione dello spazio urbano.recinto rettangolare, porticato su tre lati e con uno dei lati corti occupati da un tempio.Su una delle grandi vie che porta alla suburra. Tempio octastilo periptero sinepostico,elevato su un doppio podio il cui accesso è con scale laterali e poi frontali.Enfatizzazione distacco tra edificio e spazio urbano. Cella si conclude uno spazio curvilineo, abside, prima volta che accade; doveva esserci come focus, un simulacro della Venere genitrice. -
Il secondo teatro in muratura. L’involucro esterno è specificatamente romano. Edificio che si configura come una macchina da spettacolo.Mentre i greci addossavano a degli imbuti naturali la cavea, i Romani grazie all'uso dell'arco in sequenza realizzavano teatri emersi dal terreno, in pianura.L'esterno è in travertino, con 41 arcate inquadrate da pilastri, mentre per i muri radiali e gli ambulacri sono utilizzate l'opera quadrata in tufo, la cementizia e la reticolata. -
Ergeva su un podio ostituito da fondazioni in opera cementizia e in blocchi di tufo sotto i muri e in tufo e travertino sotto i colonnati. Periptero sine postico (con colonne che circondano la cella su tre lati, ma non sul lato di fondo), di ordine corinzio, ottastilo.Ultimo lato con abside staccata da un'intercapedine dal muro di fondo, occupata da un ulteriore piccolo podio per le statue di culto, preceduto da una scalinata. Cella decorata da ordini di colonne, rispecchiate sul muro da lesene. -
Area compresa tra il Foro di Cesare (che riprende) e i margini della suburra.Muro con 3 marcapiani di travertino per separare da suburra (incendi).Ai lati del tempio di Marte Ultore,c'erano due ingressi secondari: quello più a N a tre fornici, quello più S (Arco dei Pantani) ad un solo fornice.Piazza rettangolare fiancheggiata da due portici.Il muro aveva una pianta irregolare, adattata all'andamento degli antichi condotti fognari e della viabilità preesistente della Suburra (Salita del Grillo). -
Estensione peer 90 ettari tra Palatino e Oppio.Vestibolo ospitava il Colosso di Nerone, la statua di 35m.Due settori: uno occidentale, con cortile-giardino,circondato da un portico ionico lungo cui si aprono le sale private della residenza; settore orientale, centrato sulla sala ottagona con 2 cortili poligonali ai lati.La mancanza di porte, di latrine, di ambienti di servizio e sistemi di riscaldamento fanno supporre che la struttura fosse solo luogo di svago per l’imperatore e i suoi ospiti -
La cupola emisferica in calcestruzzo, dotata di oculus zenitale,era sostenuta da pilastri posti ai lati dell’ottagono con architravi a piattabanda orizzontali, in modo da formare otto aperture quadrate che collegavano la sala con l’esterno o con ambienti attigui.L'apertura superiore era dotata di scanalature che fungevano da guida a elementi emisferici concentrici e girevoli contenenti decori astrali.Volte che scaricano il peso sulle piattabande che lo riportano sui pilastri formati quasi a T. -
setti che definiscono degli ambienti di impianto trapezio voltati che servono a reggere le gradinate sovrastanti, intervallati da una serie di percorsi che seguono il perimetro. Modello già codificato con il teatro di Pompeo. La struttura portante è costituita da pilastri in travertino, collegati da perni: dopo l'abbandono si cercarono questi elementi metallici per fonderli e riutilizzarli, scavando i blocchi in corrispondenza dei giunti: a questo si devono i fori visibili sulla facciata esterna -
Pianta condizionata dallo spazio disponibile tra i complessi preesistenti: la piazza è stretta ed allungata, con colonne aggettanti e trabeazioni sporgenti che decorano i muri perimetrali in sostituzione dei consueti portici. Il tempio di Minerva ne dominava l'estremità occidentale e alle spalle di questo si trova la "porticus absidata",un monumentale ingresso a pianta semicircolare.Il lato breve opposto al tempio, a ridosso della basilica Emilia nel Foro Romano, aveva pianta curvilinea -
Costituito da 4 strutture:1 triliti, vero e proprio tempio;2 elemento di passaggio in cementizio;3 rotonda in opus cementicium;4 costruzioni (spessore 7m) Svuotato da absidi semicirc (assi princ) e rett (assi second).Nicchie aperte solo verso l’esterno per asciugare calcestruzzo (carbonatazione).Geometria:cilindro con sfera inscritta.Struttura circolare costruita con archi di scarico per concentrare le spinte in alcuni punti. Spazio anteriore diviso strutturalmente: capriate lignee, no cemento. -
Per farsi spazio ha sbancato il colle creando dei terrazzamenti.Comprendeva:aula quadrata con quadriportico centrale; piazza forense con il lato d'ingresso convesso, ornata dalla statua equestre dell'imperatore;due esedre semicircolari ai lati;la Basilica Ulpia, un cortile porticato con la Colonna Traiana e due biblioteche.I portici erano ad un solo ordine di colonne sormontate da un attico decorato da statue di Daci prigionieri. La facciata S era una parete divisa in 3 parti,decorata da colonne -
Simmetriche, custodiscono i due mondi uniti dall'arrivo dei romani. Due ordini di colonne. Articolate in 2 livelli, salendo dalle scale c'era una terrazza da cui poter guardare la colonna girandoci intorno. Accesso principale di questo lato (N) probabilmente simile a quello del foro di Nerva:colonne che ribattano sulla parete con delle lesene con trabeazione a risalti e sopra clipei attico con statue. -
Rialzata su 3 gradini. Piano terra con un ampio colonnato (di ordine corinzio in marmo giallo), interno diviso in 5 navate di cui le laterali coperte con botti che richiedevano catene estradossate e la centrale dotata di 2 piani con un 3 ordine. Moneta con fronte: tripartito (4 colonne edicola centrale e 2 lati), attico con sculture di Daci, alternati a pannelli con rilievi di cataste di armi (i trionfi).Copertura: capriata lignea centrale.Tetto rivestito dentro di tegole in bronzo dorato, -
Costruita per narrare vicende Dacia e riportare l’altezza del monte Velia.È come un volumen.Nel nucleo del basamento ci sono le ceneri di Traiano e Plotina.Sll’interno le scale portano alla statua di S. Pietro posta nel '500 in atto di sacralizzazione di uno spazio urbano (in origine c'era la statua in bronzo dorato dell’imperatore).Non è fatta per essere sola e libera ma per stare in uno spazio in parte coperto (in inverno ha problemi con acqua e ghiaccio,in estate di restrizione e spaccature) -
Complesso articolato di parti con carica identitaria e allusiva; luogo dei ricordi:contiene le riproduzioni a scala dei luoghi ed edifici che più avevano colpito l'imperatore nei suoi viaggi nelle province: il Liceo, l'Accademia, il Pritaneo e il Pecile di Atene, il Canopo sul delta vecchio del Nilo, la vallata di Tempe in Tessaglia e gli Inferi immaginati dai poeti.La villa includeva palazzi, terme, teatri, templi, librerie, quartieri di abitazione per cortigiani, pretoriani e schiavi. -
Sorge nell'area del colosso neroniano,che venne rimosso. Disegno originale, stile eclettico tipico delle architetture adrianee che combinavano proporzioni e spazialità ellenistica con urbanistica e tecnica romana (criticato da Apollodoro). Peristilio 10x21; recinto da 2 colonnati sui lati lunghi con propilei al centro. Stilobate con gradini in stile greco. Due celle adiacenti simmetriche, ognuna pronao di 4 colonne.In origine non c'erano le absidi (Massenzio) ma coperture piana a travi lignee. -
Riprende il modello della piazza porticata su 3 lati con tempio (culto imperatore).Lo spazio circondato da portici è regolare, rettangolare, ma si inserisce in un contesto urbanistico in cui deve mediare tra l’andamento urbano esistente e le nuove opere.Le colonne erano di tipo asiatico in marmo mentre gli archi sopra di esse in pietra e decorati con clipei.Sul lato nord-est del foro, poi, c’era un’altra basilica (a imitazione della Ulpia ma con absidi chiuse da muri) -
Punto nodale della città: lungo la Appia, vicino al circo massimo e al palatino. Complessa infrastruttura: tabernae fuori dal recinto quadrangolare con biblioteche, spazi ludici, giardino, palestra e terme centrali. Pavimenti coperti da mosaici vivaci. L'orientamento sfrutta al meglio l'esposizione solare, calidarium a sud, finestre e sporgente.due esedre con sale absidate. La maggior parte degli ambienti erano coperti da volte a crociera. Reticolo di ambienti sotterranei con stanze di servizio -
Forse usato come triclinio anche in inverno grazie al ritrovamento di ipocausti (sistema di riscaldamento). Pianta decagona con cupola di quasi 25mnervata e affogata nella muratura stessa.Le nervature in laterizio sono portanti, le vele no. Su 9 lati ci sono nicchie circolari con sopra finestroni per far entrare luce e alleggerire la struttura che aveva problemi;ha richiesto nel tempo di essere bloccata con absidi,speroni, strutture a ridosso,per la cupola ardita che tende a far ribaltare i muri -
Molteplci usi e al centro basilica.Modello di pianta delle Terme di Traiano (stessa esedra circolare e calidarium rettangolare con 3 nicchie circolari). Michelangelo Buonarroti, che ha reinterpretato gli ambienti antichi in un uso moderno, a cominciare dal vestibolo costituito dal tepidarium, all’ingresso è costituita da una delle esedre, e il grande frigidarium che costituisce il corpo della basilica vera e propria. Le volte a crociera sono originali e scaricano il peso su 4 pilastri angolari. -
cittadella fortificata.Struttura con la pianta tipica degli accampamenti militari romani: cardo e decumanus.Un lago si affacciava sul mare con 4 torri agli angoli.La Porta Aurea è inquadrata da edicolette pensili e sormontata da archetti su colonnine pensili.Le altre due (Argentea e Ferrea) più semplici. Da qui partivano le vie colonnate che dividevano il complesso in quattro riquadri principali: i due a N con caserme, servizi e giardini, mentre la parte S con quartiere imperiale. -
Ancora oggi d’altare si trova sopra il punto del sepolcro di san Pietro.Per costruirla viene smontato il circo di Nerone, una necropoli e sbancato il colle Vaticano e fatti interventi nella parte alluvionale del Tevere (bassa portanza sismica).5 navate preceduta da un grande atrio, peristilio (accoglienza catecumeni), quadripartito e conclusa da una struttura nuova: il transetto, navata centrale e abside attorno all’altare preceduto dalla pergula.Colonne di reimpiego. -
Prima chiesa costruita. 5 navate di cui quella centrale più larga e alta con finestre per far entrare luce e con architrave orizzontale che corre continuo sino all’imbocco del presbiterio senza interruzione (anche nelle 2 navate).Le ultime due navate invece si fermano per due edifici laterali adibiti a sacrestiam non ancora transetto (iconostasi). Colonnato che divide lo spazio dei fedeli dallo spazio riservato al clero, che in seguito sarà il transetto. Sistema scalettato delle coperture. -
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Pars Orientalis affidata a Arcadio e Pars Occidentalis, governata invece da Onorio.
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Ravenna presa da Odoacre, re barbaro, a spese dell’ultimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augustolo, il quale viene deposto, segnando la caduta dell’impero romano d’Occidente.
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re degli ostrogoti con intenti di pace e collaborazione. co il consenso dell’imperatore di Costantinopoli (che in tal modo allontanava il pericolo prodotto dalla presenza di queste genti entro i confini dei suoi territori), prese possesso della stessa capitale imperiale nella penisola, Ravenna, scacciando Odoacre.
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sulla cima di un monte consacrato un tempo a Giove, dove scrisse La Regola. Questa composizione chiedeva ai monaci, oltre povertà e obbedienza, di unire lavoro e preghiera “Ora et labora”; tuttavia è un capolavoro di chiarezza e ed equilibrio (teneva infatti conto dei bisogni di chi è più giovane o malato), per questo ebbe uno straordinario successo e fu adottata in tutta l’Europa medioevale.
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Non si entra all’edificio fronteggiando assialmente l’altare, ma si entra in uno spazio che diventa di mediazione della percezione dell’interno dell’edificio.Questo passaggio è contraddistinto da diaframmi semicircolari che tutto fanno fuorché chiarire i rapporti spaziali tra le parti. Si entra come se ci si trovasse davanti ad un percorso di conoscenza. Il tema è quello della dissimulazione
del rapporto fra interno ed esterno.Assonanza con esperienza di Costantinopoli. -
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determina la divisone della penisola in diversi stati, di cui i principali sono: Il regno d’Italia longobardo, i ducati autonomi di longobardi di Benevento e Spoleto, i territori rimasti all’impero bizantino e il ducato di Roma fatto Stato della Chiesa. La durezza barbarica del dominio longobardo limita fortemente la produzione edilizia almeno fino alla metà dell’7° secolo. Perciò pochi sono i monumenti che possono documentare la cultura architettonica dell’Alto Medioevo.
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Architettura del nord basata su legno.Ingresso ad ovest con westwerk.Composto da passaggio, loggia e due scale a torretta. a est coro e ai lati due basiliche annesse.8 pilastri a libro che si sdoppiano per raccordarsi con volta a padiglione triangolare con 2 esterni.Pilastri liberi come sala ottagono e san vitale.Altre campate quadrate con volte a crociera.Il deambulatorio è alto un piano e sopra ci sono vani coperti da volte a botte rampanti.Sopra l'ottagono finestra termale. -
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A datare dalla morte di Ludovico il Pio (840), le incursioni dei vichinghi, che attaccano ogni insediamento. Di qui il forzato esodo delle comunità monastiche, costrette alla fuga di fronte all’invasione, soprattutto per salvare il loro prezioso patrimonio di«sante reliquie» Insieme alla disgregazione dell'impero carolingio e alla sua frammentazione con la sopraggiunta dell'anarchia feudale, provoca l'arresto delle attività edilizie. Svolta nel 995 che segna il risveglio delle costruzioni chies
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Divisione della chiesa cattolica d'occidente e quella d'oriente ortodossa
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iniziata da Bruscherò. Più tardi, in una data imprecisata, il corpo longitudinale delle navate fu prolungato di tre nuove campate, rinnovando anche la facciata, opera di Rainaldo.
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L’area geografica che corrisponde alla diffusione dell’architettura normanna sul continente guadagna un improvviso e straordinario ampliamento con la conquista dell’Inghilterra da parte dei Normanni di Francia (1066).
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Edifico dai caratteri ancora romanici. coro 1093-99
navate 1099-1128
volte del coro 1099-1104
volte della navata 1128-33. -
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Iniziato da Deotisalvi nel 1153 come un grande volume cilindrico e situato di fronte al duomo sul medesimo asse di simmetria, ripete sopra la superficie esterna, nelle forme e dimensioni, la partitura esterna del duomo, istituendo così una rispondenza precisa e diretta fra i due monumenti
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I lavori per la costruzione sono iniziati nel 1173 da Bonanno e Guglielmo e condotti per i primi tre piani, risultano interrotti per cedimento del terreno nel 1185; vengono ripresi nel 1275 daGiovanni di Simone, che fino al 1281 esegue gli altri quattro piani; la cella campanaria è del 1350.