Storia della psicologia

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    I precursori

    I precursori della psicologia e della pedagogia furono di ispirazione per gli studiosi dell'Ottocento sebbene non poterono provare i loro concetti in modo scientifico.
  • John Locke

    Nel 1690 John Locke, filosofo inglese, pubblica il Saggio sull'intelletto umano in cui cerca di ricostruire il funzionamento della mente, per capire come nascono i nostri contenuti mentali, astratti e complessi.
    Per lui all'origine delle idee c'è l'esperienza, e studia il comportamento animale e umano. Egli vuole arrivare a capire quale sia il modo migliore per ragionare. La mente viene però analizzata solo attraverso ragionamenti e osservazioni, senza esperimenti.
  • Charles Darwin - La teoria sull'evoluzione delle specie

    Nel 1872 Charles Darwin pubblica "L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali" in cui descrive per la prima volta le somiglianze che dimostrano come uomini e animali comunichino sensazioni e manifestino emozioni mediante il comportamento e il movimento di parti del corpo. Nasce così la teoria fisiologica delle emozioni. Quindi, per Darwin si comunica anche attraverso il corpo. La comunicazione non verbale (CNV).
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    La psicologia scientifica

    La psicologia scientifica moderna nasce nella seconda metà dell'Ottocento.
    Tra il 1850 e il 1870 fisici e medici si occupano dello studio della psiche: le sensazioni, le emozioni, le attività intellettive. Gli scienziati applicarono allo studio della mente le metodologie che già applicavano alle scienze naturali, ma senza rendersi conto che stavano creando una nuova scienza, la moderna psicologia scientifica, in cui fusero le scienze naturali con lo studio della mente.
  • Franciscus Donders

    Tra il 1860 e il 1870, Franciscus Donders studia i tempi di reazione, cioè il tempo che un individuo impiega per rispondere allo stimolo. Ancora oggi si usano per valutare le persone idonee alla guida di autobus ed autocarri. Donders li studiò per misurare le attività mentali. Più sono i passaggi mentali per rispondere a uno stimolo e più tempo viene impiegato per rispondere.
  • Gustav Theodor Fechner - Il fondatore della psicofisica: la "formula di Fechner"

    Gustav Theodor Fechner laureato in medicina, è passato alla storia della psicologia, per aver fondato la disciplina della psicofisica ed aver ipotizzato la Legge di Fechner (1860). Egli studiò per sette anni il rapporto tra gli stimoli fisici e sensazioni mentali. In Germania vi erano conflitti tra meccanicismo, che considerava tutti i fenomeni pari a quelli fisici, e il vitalismo che considerava tutti i fenomeni appartenenti alla vita e alla mente.
  • Ernst Weber - La legge di Weber-Fechner

    Ernst Weber aveva notato che la risposta agli stimoli varia a seconda della loro intensità. Nasce la legge di Weber-Fechner la quale afferma che la soglia sensoriale differenziale varia a seconda della grandezza degli stimoli, ed è proporzionale alla loro intensità. Quindi, essa serve per dire che la sensibilità di un corpo aumenta se gli stimoli aumentano di intensità.
  • Wilhelm Wundt - Il fondatore della psicologia sperimentale

    Il merito di aver fondato la psicologia come disciplina accademica, va a Wilhelm Wundt, in Germania, che tra il 1858 e il 1862 scrisse il libro Contributi alla teoria della percezione sensoriale e più tardi il suo Manuale di psicologia. Nel 1875 divenne professore di filosofia a Lipsia, dove fondò il suo laboratorio nel 1879. Nonostante vi fossero ancora termini fisiologia e filosofia, Wundt voleva fare psicologia. Era nata la psicologia come disciplina scientifica ed accademica.
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    Lo strutturalismo

    Lo strutturalismo è un approccio psicologico inaugurato da W. Wundt, in Germania, e proseguito, negli Stati Uniti d'America, dal suo allievo E.B. Titchener. È unanimemente riconosciuto come il primo modello di psicologia sperimentale nato nel 1879. Secondo Titchener, la psicologia deve analizzare la struttura della mente, che sarebbe formata da tanti elementi. Principi dello strutturalismo sono l'elementarismo e l'introspezione come metodo. Principali esponenti: Wundt, Tichener,
  • Hermann Ebbinghaus - La curva dell'apprendimento e la curva dell'oblio.

    Nello stesso periodo Ebbinghaus realizza il primo importante lavoro sulla memoria. Ebbinghaus fu il primo ad effettuare un lavoro di psicologia sperimentale. Egli si era interessato alla psicologia per caso, trovando un libro di Fechner. Ebbinghaus si occupò della memoria, lo studio alla quale si erano applicati Aristotele e molti filosofi, studiandola nel laboratorio di Lipsia, dove oltre a studiare sensazioni, percezioni, non si studiavano il pensiero, l'apprendimento, la volontà e la memoria.
  • Josef Breuer - Il precursore di Freud

    Studioso di considerevole levatura, fu membro corrispondente dell'Accademia Imperiale Austriaca delle Scienze. Dopo studi poco noti in materia di fisiopatologia della respirazione e sul senso dell'equilibrio, dedicatosi alla psichiatria, fu uno dei primi a trattare casi d'isteria con l'ipnosi e divenne l'antesignano di Sigmund Freud nell'impianto teorico della psicoanalisi. Per le sue congetture sulla dinamica dei processi psicologici fu precursore delle teorie freudiane.
  • Alfred Binet (1857 – 1911) - Psicologo francese

    Alfred Binet fu l'inventore del primo test di intelligenza utilizzabile, base dell'odierno test QI. Nel 1894 Binet condusse uno dei primi studi psicologici investigando le abilità cognitive dei maestri di scacchi. Binet ipotizzò che l'abilità del giocare agli scacchi dipendesse dalle qualità fenomenologiche della memoria visiva ma, dopo aver studiato i risultati ottenuti dai maestri, concluse che la memoria era solo una parte della catena cognitiva coinvolta nel processo del gioco.
  • La scuola di Würzburg - Kulpe

    Nella Germania dell'Ottocento, che era diventato il principale centro scientifico del mondo, molti allievi di Wundt fondarono laboratori e scuole. Tra esse la scuola di Würzburg che, con Kulpe, introdusse il metodo di introspezione (dal latino guardare dentro), consistente nell'osservazione delle nostre esperienze personali e interiori. Kulpe utilizzò l'introspezione per indagare sperimentalmente sugli stati di coscienza che appaiono irriducibili alle immagini mentali e alle sensazioni.
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    Il Funzionalismo

    Il funzionalismo è un indirizzo di ricerca in psicologia, inaugurato negli Stati Uniti alla fine dell'Ottocento da William James e John Dewey, che interpreta i fenomeni psichici non come elementi disgiunti fra loro (come cercava di fare il coevo strutturalismo europeo di Edward Titchener), ma come funzioni mediante le quali l'organismo si adatta all'ambiente sociale e fisico. Il Funzionalismo ebbe radici nell'Evoluzionismo e fu la reazione allo strutturalismo. Dewey, Angell, James, Hall, Cattel.
  • Franz Brentano - La scuola di Brentano

    Più o meno negli stessi anni Franz Brentano propone un approccio filosofico alla psicologia con la sua scuola di Brentano (prima a Würzburg e poi a Vienna). Brentano può essere considerato il secondo padre della psicologia (insieme a Wundt). Le due tradizioni, quella Wundtiana e quella Brentaniana, rappresentarono per decenni i due grandi orientamenti di ricerca esistenti nella psicologia sperimentale e teorica.
  • Carl Stumpf - La scuola di Berlino

    Carl Stumpf (Wiesentheid, 21 aprile 1848 – Berlino, 25 dicembre 1936) è stato un filosofo e psicologo tedesco, uno dei primi allievi di Franz Brentano. Fu maestro di Edmund Husserl e Aron Gurwitsch, relatore della tesi di dottorato di Robert Musil e divenne il fondatore della scuola di Berlino (Max Wertheimer, Kurt Koffka, Wolfgang Köhler). Stumpf studiò con Brentano e Rudolf Hermann Lotze e tramite la scuola di Berlino influenzò la psicologia gestaltistica.
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    Il Comportamentismo

    Il comportamentismo (o behaviorismo o psicologia comportamentale) è un approccio alla psicologia, sviluppato dallo psicologo John Watson agli inizi del Novecento, basato sull'assunto che il comportamento esplicito dell'individuo sia l'unica unità di analisi scientificamente studiabile della psicologia, avvalendosi del metodo stimolo (ambiente) e risposta (comportamento), in quanto direttamente osservabile dallo studioso. Watson, Skinner, Pavlov, Meyer, Lashley, Miller.
  • Edward Bradford Titchener (1867-1927) - Lo strutturalismo

    Colui che più di tutti apprese la lezione dello sperimentalismo Wundtiano fu appunto l'inglese Edward Titchener. Titchener tradusse in inglese l'opera di Wundt e ne esportò i concetti negli negli USA. La riflessione sui testi wundtiani fu per lui il punto di partenza verso l'elaborazione di un sistema personale che va sotto il nome di strutturalismo o esistenzialismo. I processi mentali sono distinti (elementarismo) dai processi fisici anche se procedono in parallelo (parallelismo).
  • Ivan Petrovič Pavlov Rjazan', 26 settembre 1849 – Leningrado, 27 febbraio 1936) - La scuola russa

    Ivan Petrovič Pavlov è stato un medico, fisiologo ed etologo russo, il cui nome è legato alla scoperta sui cani del riflesso condizionato, da lui annunciata nel 1903. Egli cominciò a studiare il condizionamento classico, ovvero una forma semplice di apprendimento. Il condizionamento classico si distingue da quello operante, utilizzato dagli americani. Per Pavlov un individuo per imparare deve essere ricompensato e punito. Il riflesso condizionato era il riflesso che dipendeva dalla situazione.
  • Edward Lee Thorndike (1874 – 1949)

    I suoi interessi si rivolsero dapprima alla psicologia animale e in seguito alle leggi dell'apprendimento. Codifica l'effetto alone, secondo cui un singolo aspetto positivo o negativo di un individuo può gettare un alone positivo o negativo su tutti gli altri individui. I numerosi esperimenti contribuirono a diffondere le conoscenze della psicologia comportamentale nell'ambiente pedagogico e gli permisero l'elaborazione delle sue teorie nonché la costruzione di test e di profitto scolastico.
  • Alexius Meinong - La scuola di Graz

    Alla tradizione di Brentano si riferisce anche la Scuola di Graz, il cui fondatore fu Alexius Meinong, da cui derivarono poi importanti influssi (tramite la figura di Vittorio Benussi, primo cattedratico di Psicologia a Padova) per la nascita della psicologia sperimentale in Italia. La Scuola di Graz si occupò di psicologia sperimentale, di percettologia e di sviluppo della "teoria degli oggetti".
  • Sigmund Freud - La psicoanalisi

    Sigismund Schlomo Freud, noto come Sigmund Freud, è stato un neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco, fondatore della psicoanalisi, sicuramente la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia. Elaborò una teoria scientifico-filosofica, secondo la quale i processi psichici inconsci esercitano influssi determinanti sul pensiero, sul comportamento umano e sulle interazioni tra individui, teorie che hanno trovato conferma anche nella moderna neurologia e psichiatria.
  • Alfred Binet - Il Quoziente di Intelligenza (QI)

    Nel 1905 lo psicologo francese Alfred Binet pubblicò il primo test di intelligenza moderno, la "Scala Binet-Simon". Il suo scopo principale era di identificare gli alunni che avevano bisogno di un particolare aiuto nelle materie scolastiche. Grazie al suo collaboratore Théodore Simon, Binet apportò modifiche alla sua scala di intelligenza nel 1908 e nel 1911, poco prima della sua prematura morte. Il test misurava l'età mentale del bambino in modo che un bambino risultasse congruo alla sua età.
  • William James - Il funzionalismo e il "flusso di coscienza" ("stream of consciousness")

    Il funzionalismo, che si sviluppò soprattutto in nord-America, ebbe il suo riferimento principale in William James, che ne pose le basi teoriche con la pubblicazione del suo celeberrimo volume "Principles of Psychology" (1890), e ne rimase il principale ispiratore fino alla morte. Considerava i processi mentali considerati nella loro tensione verso uno scopo, l'adattamento all'ambiente; e poi considerandoli nella loro dinamica continua, diverso da com'era invece considerato dagli Strutturalisti.
  • Alfred Adler - La psicologia individuale comparata

    Nelle sue opere sviluppò in modo originale due concetti fondamentali della psicologia individuale: l'Inferiorità organica, per cui una deficienza organica condiziona la crescita psichica individuale, e il Carattere ovvero l'organizzazione psicologica di origine ambientale che si rivela nell'interazione tra l'individuo e il suo ambiente sociale. Adler parla di Organo Psichico, un sistema unitario al servizio dell'organismo umano per assicurarne la conservazione e favorirne lo sviluppo.
  • John Broadus Watson - Il comportamentismo

    John Broadus Watson è stato uno psicologo statunitense, padre del comportamentismo. Un importante tentativo di ridefinire l'oggetto della psicologia nella prima metà del secolo fu quello comportamentista, che si proponeva di studiare il comportamento umano in prospettiva di "comportamenti osservabili", secondo un paradigma "stimolo-risposta"; le esperienze soggettive sia coscienti sia inconsce venivano invece programmaticamente escluse dal paradigma di ricerca comportamentista.
  • Carl Gustav Jung - La psicologia analitica

    La sua tecnica e teoria, di derivazione psicoanalitica, è chiamata "psicologia analitica". Inizialmente vicino alle concezioni di Sigmund Freud, se ne allontanò nel 1913 ampliando la ricerca analitica dalla storia del singolo alla storia della collettività umana. C'è un inconscio collettivo che si esprime negli archetipi, oltre a un inconscio individuale (o personale). La vita dell'individuo è vista come un processo di individuazione, a confronto con l'inconscio individuale e quello collettivo.
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    Psicologia della Gestalt

    Fondatori della psicologia della Gestalt sono di solito considerati Max Wertheimer e i suoi allievi Kurt Koffka, Wolfgang Köhler, che sono stati certamente i principali promotori e teorizzatori scientifici di questa corrente di ricerca in psicologia. I loro studi psicologici si focalizzarono soprattutto sugli aspetti percettivi e del ragionamento/risoluzione di un problema. L'idea dei fondatori della psicologia della Gestalt è che l'insieme sia differente rispetto alla somma delle singole parti.
  • Max Wertheimer - La psicologia della Gestalt

    Fondatori della psicologia della Gestalt sono di solito considerati Max Wertheimer e i suoi allievi Kurt Koffka, Wolfgang Köhler. L'idea portante dei fondatori della psicologia della Gestalt, che l'insieme fosse differente e altro rispetto alla somma delle singole parti,[5] in qualche modo si opponeva al modello dello strutturalismo (elementarismo). Le teorie della Gestalt rintracciarono le basi del comportamento nel modo in cui viene percepita la realtà, anziché per quella che è realmente
  • Lev Semënovič Vygotskij - Il padre della scuola storico-culturale

    L'idea centrale della prospettiva di Vygotskij è che lo sviluppo della psiche è guidato e influenzato dal contesto sociale, quindi dalla cultura del particolare luogo e momento storico in cui l'individuo si trova a vivere e che provoca quindi delle stimolazioni nel bambino, e si sviluppa tramite "strumenti" (come il linguaggio) che l'ambiente mette a disposizione. Lo studio evolutivo mostra che vi è una continuità e una serie di momenti critici che distinguono nettamente i vari comportamenti.
  • Edward Tolman - Il neo comportamentismo

    L'opera di Tolman rappresenta uno dei tanti casi anomali, in un certo senso divergenti, all'interno della scuola comportamentista. Tolman cominciò a differenziarsi dal comportamentismo watsoniano per accogliere idee cognitiviste o anche psicoanalitiche. Per Tolman il comportamento deve essere molare e non molecolare, non deve limitarsi alle singole risposte muscolari o ghiandolari. Tolman è considerato un precursore del cognitivismo. Si occupò di dimostrare "l'apprendimento latente".
  • Jean Piaget (1896 – 1980) - L'epistemologia genetica

    Il raggiungimento dell’equilibrio (l’equilibrazione) può avvenire per assimilazione o per accomodamento. Nell’assimilazione ci si adegua alla realtà restando all’interno dell’organizzazione cognitiva che si ha a disposizione. Se le esigenze poste dalla realtà non possono essere soddisfatte con l’assimilazione occorre fare delle modifiche nell’organizzazione cognitiva: è questo l’accomodamento. I quattro stadi dello sviluppo cognitivo: senso-motorio, pre-operatorio, operatorio-concreto e formale.
  • Frederic Charles Bartlett - Il cognitivismo

    Fu Bartlett che nel 1932 fornì un primo apporto del pre-cognitivismo alla psicologia sociale con il concetto di "schema", ovvero di come nella memoria si organizzino le informazioni provenienti dal mondo esterno in insiemi fortemente influenzati dalle altre informazioni precedentemente acquisite. Successivamente Lewin elaborò la cosiddetta "Teoria del Campo (1951). L'individuo è in un rapporto reciproco con la società all'interno di un campo psicologico condiviso.
  • Il cognitivismo HIP: Human Information Processing

    A coniare il termine HIP (Human Information Processing) è stato Kenneth Craik, il quale ha affermato che l'elaborazione delle informazioni da parte dell'uomo sia molto simile a quella di calcolatori e macchine artificiali: Craik, infatti, parte da un assunto di fondo del primo cognitivismo che è quello di considerare l'uomo come un calcolatore automatico che per mezzo di processi cognitivi automatici elabora un dato input sensoriale per emettere un dato output d'azione.
  • Clark Hull

    Sulla scia degli studi di Watson, Fu uno dei maggiori neocomportamentisti e i suoi interessi vagarono inizialmente sull'ipnosi ed in seguito sull'apprendimento e sul comportamento.Per Hull lo studio della psicologia doveva quindi basarsi su aspetti ipotetico-deduttivi, tanto che giunse ad utilizzare modelli ipotetici matematici i quali dovevano esser confermati o falsificati dalle prove empiriche negli esperimenti di laboratorio. Fu noto anche per la legge che tutt'oggi porta il suo nome.
  • Burrhus Skinner (1904 – 1990)

    Burrhus Frederic Skinner è stato uno psicologo statunitense altamente influente nell'ambito del Comportamentismo. Fondò la tradizione di ricerca dell'"analisi sperimentale del comportamento", in cui definì metodologicamente la frequenza di presentazione dei comportamenti manifesti come variabile dipendente nella ricerca psicologica, sviluppando così i contributi teorici e sperimentali del Comportamentismo classico di John Watson con particolare attenzione al "Condizionamento Operante".
  • Albert Bandura (1925) - L'apprendimento sociale

    Noto per la sua teoria dell'apprendimento sociale, specie nel suo impatto sulla teoria sociale cognitiva. Utili gli studi condotti sull'imitazione di condotte aggressive da parte di bambini che osservavano un modello (esperimento della bambola Bobo). Bandura sintetizza una serie di proprietà agenti in una situazione di modellamento. Dalla teoria dell'apprendimento sociale si passa alla teoria sociale cognitiva attraverso lo sviluppo di un'analisi della condotta: l'autoefficacia percepita.
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    Il Cognitivismo

    La psicologia cognitiva, anche detta cognitivismo, è una branca della psicologia applicata allo studio dei processi cognitivi, teorizzata intorno al 1967 dallo psicologo statunitense Ulric Neisser, che ha come obiettivo lo studio dei processi mentali mediante i quali le informazioni vengono acquisite dal sistema cognitivo, elaborate, memorizzate e recuperate. Le basi comuni: neurologiche dei processi psichici, sviluppo, costruttivismo, mentalismo, elaborazione dell'informazione, simulazione.
  • Il connessionismo

    E' un approccio delle scienze cognitive che spera di spiegare il funzionamento della mente usando reti neurali artificiali. La diffusione del connessionismo si deve soprattutto al lavoro degli psicologi americani David Rumelhart e James McClelland. Il connessionismo nell'intelligenza artificiale propone un nuovo modello per la costruzione e programmazione di hardware e software ispirati ad ipersemplificazioni senza che lòe informazioni passino serialmente per la CPU. Rumelhart, McClelland.
  • Howard Gardner - Le intelligenze multiple

    Grazie a una serie di ricerche empiriche e di letteratura su soggetti affetti da lesioni di interesse neuropsicologico, Gardner ha identificato almeno sette tipologie differenziate di "intelligenza", ognuna deputata a differenti settori dell'attività umana:
    Intelligenza logico-matematica
    Intelligenza linguistica
    Intelligenza spaziale
    Intelligenza musicale
    Intelligenza cinestetica o procedurale
    Intelligenza interpersonale
    Intelligenza intrapersonale
    In seguito ha aggiunto altre intelligenze.
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    La psicologia cognitiva (neocognitivismo)

    La psicologia cognitiva è oggi una scienza fortemente multidisciplinare, che si avvale dei metodi, degli apparati teorici e dei dati empirici di numerose altre discipline, tra le quali: la psicologia, la linguistica, le neuroscienze, le scienze sociali e della comunicazione, la biologia, l'intelligenza artificiale e l'informatica, la matematica, la filosofia e la fisica. E' il comportamento umano come risultato di un processo cognitivo di elaborazione delle informazioni e variamente strutturato.
  • Daniel Goleman (1946)

    L'opera più conosciuta di Goleman è "Intelligenza emotiva" (Emotional Intelligence) del 1995 in cui l'autore afferma che la conoscenza di sé, la persistenza e l'empatia sono elementi che nascono dall'intelligenza umana, e sono quelli che probabilmente influenzano maggiormente la vita dell'uomo. Queste capacità, che vanno a costituire l'intelligenza emozionale, sono sottovalutate, ignorate o non considerate come elemento rilevante nel computo del noto ma ridimensionato QI.