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I progressi nella scienza e nella tecnica (mappe geografiche più precise, bussola, costruzione di caravelle) rendono possibile la scoperta di terre fino ad ora sconosciute e la circumnavigazione del globo.
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Bartolomeo diaz giunge invista del capo di buona speranza ma non riesce a doppiarlo.
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Colombo scopre un nuovo continente pensando però di essere arrivato alle Indie.Da questa data gli storici fanno partire l'eta moderna.
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Si traccia una linea immaginaria, la "Raya", con la quale la Spagna e il Portogallo si dividono le nuove scoperte. Al Portogallo toccò ciò che stava a est della Raya e alla Spagna ciò che stava a occidente.
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Vasco de Gama doppia il capo di buona speranza e arriva in India.
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Amerigo Vespucci raggiunge l'America e per primo capisce di essere su un nuovo continente il nome america deriva dal suo nome.
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Hernàn Cortès, nobile spagnolo decaduto, spinto dal desiderio di ricchezze, parte alla conquista del Messico con 11 navi. Con sè porta anche alcuni cavalli, alcuni cani e una diecina di piccoli cannoni. I soldati che accompagnavano Cortes erano in tutto 570.
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Nell'america centro-meridionale si erano sviluppate le cosiddette civiltà precolombiane: i Maya (Messico e Guatemala), gli Aztechi (Messico), gli Inca (Perù e Cile). Queste tre civiltà furono letteralmente sterminate dagli spagnoli. Gli indigeni morirono a milioni sia perché furono uccisi in battaglie e imboscate, sia perché furono colpiti dalle malattie portate dagli europei (baiolo, tifo, scarlattina...), per le quali non avevano anticorpi.
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La capitale degli Aztechi, Tenochitlan, viene espugnata. Cortès viene nominato dal re di Spagna governatore delle terre conquistate.
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Francisco Pizarro, altro nobile spagnolo, punta verso l'impero degli Inca.
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Atahualpa, re degli Inca, viene catturato e ucciso da Pizarro. La capitale Cuzco fu prima depreteta dei suoi tesori e poi completamente rasa al suolo. I territori degli Inca diventano un possiedimento spagnolo con capitale Lima.