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La Francia: dall’Imperialismo alla prima guerra mondiale

  • L'età dell'Imperialismo

    L'età dell'Imperialismo
    Il termine "imperialismo" fu coniato in Francia negli anni Cinquanta dell'Ottocento in relazione alle mire espansionistiche di Napoleone III. L'Imperialismo fu una corsa alla colonizzazione da parte degli Stati in competizione tra di loro, i quali avevano come obiettivo quello di estendere il proprio dominio politico, economico e culturale su altri territori sempre più vasti, formando veri e propri imperi. Questo fenomeno caratterizzò il periodo che va dal 1870 al 1914.
  • Pace in Europa in bilico

    Pace in Europa in bilico
    L'unificazione tedesca e la vittoria della Germania sulla Francia diedero inizio a un ventennio (1870-1890) di apparente serenità, messo in difficoltà dallo spirito di rivincita della Francia (revancismo). Per controllare le istanze della Francia, Bismark da un lato gli concesse l'espansione dei propri domini coloniali, ma dall'altro la isolò politicamente attraverso alcuni accordi internazionali (il Trattato della Triplice Alleanza tra Germania, Austria e Italia, 1882).
  • Grande depressione di fine Ottocento

    Grande depressione di fine Ottocento
    Dal 1873 al 1896 l'economia internazionale attraversò un periodo di crisi nel quale si passò dal "capitalismo concorrenziale" al "capitalismo organizzato", l'economia nazionale iniziò così ad essere sostenuta attraverso il protezionismo, la politica imperialista e le commesse statali.
  • Le due fasi d'emigrazione

    Le due fasi d'emigrazione
    A causa delle differenti situazioni politiche presenti in Italia, gestite da Giovanni Giolitti in modo aperto e democratico al Nord ma conservatore e corrotto al Sud, molti contadini rimasti disoccupati emigrarono individualmente tra il 1876 e il 1900 (prima fase) e tra il 1900 e il 1914 (seconda fase). La Francia fu una meta privilegiata ma non molto accogliente: il 17 agosto 1893, presso Aigues-Mortes, decine di operai italiani,colpevoli di "rubare lavoro", furono massacrati dalla folla.
  • Le principali vie per l'Oriente

    Le principali vie per l'Oriente
    L'impresa di aprire il Canale di Suez per il commercio internazionale, avviata dai Francesi a metà dell'Ottocento e terminata con la presa di controllo da parte della Gran Bretagna (1882), permise alla Francia di estendere il suo impero coloniale in Africa, andando oltre l'Algeria e il Senegal, mirando al controllo della Tunisia, che fu occupata militarmente dalla Francia nel 1881, a differenza dell'Egitto, che fu invece occupato dalla Gran Bretagna nel 1882.
  • L'innovazione delle tendenze stilistiche

    L'innovazione delle tendenze stilistiche
    A seguito degli influssi della rivoluzione industriale e dei cambiamenti sociali e culturali, scoppiò a Parigi la rivolta contro le tendenze stilistiche dell'Ottocento che, oltre a segnare un cambiamento nel vestire, introdusse macchinari e accessori che diffusero e resero accessibili ai ceti meno ricchi capi alla moda. Il contributo più rivoluzionario fu quello di Coco Chanel, che lanciò uno stile destinato a rappresentare il nuovo modello femminile del ‘900: un tipo di donna priva di etichette
  • Conferenza di Berlino

    Conferenza di Berlino
    L'espansionismo avviato dalla Francia e dall'Inghilterra diede inizio a una corsa alla conquista dell'Africa (in particolare del Congo) che alimentò una controversia internazionale, dibattuta a Berlino e risolta attraverso una spartizione secondo la quale alla Francia spettavano i territori sulla riva destra del fiume Congo e dell'alto Niger.
  • Seconda Internazionale Socialista

    Seconda Internazionale Socialista
    Sul finire dell'Ottocento in Europa nacquero i primi partiti socialisti influenzati dalla tendenza marxista, che rappresentava la rivoluzione come strumento di riscatto del proletariato. Nel 1882 si formò il primo in Francia, anche se presto si divise in diversi ceppi. Durante la Seconda Internazionale Socialista (Parigi), tutti i partiti approvarono la limitazione della giornata lavorativa a 8 ore e una giornata mondiale per ricordare le lotte per i diritti dei lavoratori (1 Maggio).
  • Il sindacalismo rivoluzionario francese di Georges Sorel

    Il sindacalismo rivoluzionario francese di Georges Sorel
    Dopo la Seconda Internazionale, a differenza del resto dell'Europa, i sindacati francesi sostenevano che si dovesse seguire una linea anarchico-rivoluzionaria piuttosto che revisionista o ortodossa. Così, ebbe origine il sindacalismo rivoluzionario, che vide come suo esponente maggiore Georges Sorel. Presto la tendenza si estese anche in alcuni paesi del resto dell'Europa, rendendo più duro il conflitto sociale europeo che si sarebbe poi presentato all'arrivo della prima guerra mondiale.
  • La colonizzazione in Asia

    La colonizzazione in Asia
    La colonizzazione francese dell'Asia iniziò già da prima dell'Imperialismo, attraverso la conquista della penisola indocinese e l'apertura di qualche base commerciale e svariate missioni cattoliche. Proseguì poi con l'occupazione della Cocincina nel 1862, della Cambogia, del Regno di Annam e infine di Laos nel 1893.
  • Confédération Générale du Travail

    Confédération Générale du Travail
    L'estensione del diritto di voto ai cittadini maschi maggiorenni, già introdotto in Francia alla fine dell'Ottocento, provocò un cambiamento nella vita politica degli Stati: la partecipazione e il consenso popolare all'organizzazione politica. Si andarono così a formare i partiti di massa, che miravano a rappresentare gli interessi e le opinioni di una parte della società. In Francia nacque la prima delle cinque principali organizzazioni sindacali francesi, la Confederazione Generale del Lavoro.
  • L'affare Dreyfus

    L'affare Dreyfus
    Insieme alla Belle Époque seguirono molti episodi di antisemitismo, sostenuti dal movimento dell'Action Française fondato da Charles Maurras nel 1908, che progettava uno Stato fondato sulla destra reazionaria e sull'antisemitismo. Ricordiamo l'affare Dreyfus, un caso che vedeva Alfred Dreyfus, capitano di origini ebraiche, ingiustamente colpevole di spionaggio a favore della Germania.Nel 1906, 12 anni dopo essere stato condannato per prove boicottate, fu dichiarato innocente.
  • Dallo sfiorare una guerra a un'intesa

    L'espansione della Francia si era spinta fino al Sudan quando una guarnigione francese, che aveva occupato la fortezza di Fashoda, si scontrò con delle truppe britanniche sull'alto Nilo, sfiorando quasi la guerra. La Francia e la Gran Bretagna, però, sapevano bene che dovevano coalizzarsi per contenere l'espansione tedesca, e perciò, al posto di andarsi contro, diedero inizio a un'alleanza.
  • Il dilagare del razzismo

    Il dilagare del razzismo
    Con l'affermarsi del positivismo compaiono le prime teorizzazioni sulla diversità e sulla divisione delle razze (gerarchia tra "razze superiori" e "razze inferiori"). Il francese Arthur de Gobineau sosteneva che la divisione delle razze in gialla, nera e bianca fosse dovuta a fattori biologici, e che perciò la diversità esisteva dalle origini dell'umanità. George V. de Lapouge sosteneva che la razza ariana fosse superiore perché dolicocefala mentre le altre inferiori perché brachicefale.
  • Le crisi marocchine: la lotta per la supremazia

    Le crisi marocchine: la lotta per la supremazia
    Nei primi anni del 1900 il Marocco era l'unico territorio indipendente del Nord Africa, e presto si svilupparono tensioni tra la Francia, che aveva il dominio sul Marocco, e la Germania. Nel 1906, in una Conferenza tenutasi ad Algeciras, si chiuse la prima crisi, assegando alla Francia il protettorato. Nel 1911 la Francia puntò a estendersi, ottenendo il riconoscimento del dominio francese su tutto il Marocco in cambio della cessione del Congo francese alla Germania (seconda crisi marocchina).
  • Europa divisa in due blocchi

    Europa divisa in due blocchi
    Con il ritiro di Bismark, la nuova rete di alleanze divise l'Europa in due bocchi: la Triplice Alleanza, costituita da Germania, Austria e Italia, contrapposta alla Triplice Intesa, costituita da Gran Bretagna, Russia e Francia, la quale era riuscita a liberarsi dall'isolamento che le aveva imposto la Germania. Le relazioni tra Stati erano state costruite in modo che nel caso di uno scontro, tutta l'Europa sarebbe stata coinvolta.
  • Il futurismo

    Il futurismo
    F.Tommaso Marinetti, con il suo Manifesto del Futurismo, una raccolta concisa delle intenzioni e dei pensieri dei Futuristi, pubblicato il 20 febbraio 1909 sul giornale "Le Figaro" di Parigi, diede inizio a un movimento artistico che, rivolgendosi a tutte le arti, proponeva una visione nuova del mondo culturale, caratterizzata da uno stacco netto e violento con il passato, esaltando la modernità e lo spirito patriottico attraverso l'aggressività. La tendenza italiana ebbe respiro internazionale.
  • Nazionalismo francese

    Nazionalismo francese
    Il nazionalismo si diffuse in Europa con caratteristiche peculiari diverse a seconda delle situazioni degli Stati in questione. In Francia il nazionalismo esaltò il revancismo, ovvero una corrente di pensiero che consisteva nella volontà di rivincita contro la Germania dopo la sconfitta del 1870, iniziò perciò a sostenere una politica di potenza. La competizione del nazionalismo riformò l'obbligo del servizio militare, aumentando quasi del doppio il numero di soldati in Francia (910000 nel 1910)
  • Belle Époque

    Belle Époque
    Il periodo che va dall'ultimo ventennio dell'Ottocento all'inizio della prima guerra mondiale fu caratterizzato da scoperte ed invenzioni senza sosta, che portarono l'uomo a pensare di essere inarrestabile, per questo motivo verrà poi chiamato con nostalgia l'epoca bella per eccellenza, nonostante ci fosee la diffusione del nazionalismo e del razzismo. Simbolo della Belle Époque fu il Moulin Rouge, locale alla moda di Parigi, il quale evocava l'impressione di un nuovo secolo di pace e benessere.
  • La prima guerra mondiale

    La prima guerra mondiale
    Le cause politiche, come il desiderio di revanche dei Francesi contro i Tedeschi, economiche, militari e culturali dei diversi Stati, furono alla base dell'inizio della prima guerra mondiale. La Francia si preparava a subire un attacco imminente dalla Germania che stava consolidando il suo potere nell'Europa, così, dopo essersi schierata dalla parte della Russia, dal 6 al 12 settembre si ritrovò a contrastare l'attacco del "piano Schieffen" lungo il Marna, senza alcuna vittoria finale.
  • La battaglia di Verdun e la battaglia delle Somme

    La battaglia di Verdun e la battaglia delle Somme
    Quando i francesi dovettero contrastare i tedeschi, i quali stavano tentando di conquistare il forte francese di Verdun, vi furono innumerevoli morti, e per questo ad oggi la battaglia, durata 10 mesi, è ancora considerata come la più cruenta del periodo più buio della storia. A spalleggiare la Francia vi furono gli alleati inglesi, che risposero all'attacco con la battaglia delle Somme (giugno-settembre 1916), la quale consentì la tenuta del fronte francese, causando però ancora più morti.
  • Primavera del 1918

    Primavera del 1918
    La Seconda battaglia della Marna, si svolse tra il 15 luglio e il 6 agosto 1918. Si trattò di una controffensiva in cui le alleate Francia e Inghilterra respinsero vittoriosamente i tedeschi sul Fronte Occidentale, segnando la fine delle offensive di primavera ma non ancora la fine della guerra.
  • L'Offensiva dei cento giorni

    L'Offensiva dei cento giorni
    Con la battaglia di Amiens, che ebbe inizio l'8 agosto 1918, cominciò quella che viene definita come l' ”Offensiva dei cento giorni” che pose fine alla prima guerra mondiale. Le forze alleate (Francia, Regno Unito, Canada, Australia, Stati Uniti) spostarono in avanti la linea del fronte di oltre sette miglia, andando contro le forze degli Imperi Centrali stanziate lungo il fronte occidentale, realizzando gloriosamente una delle avanzate più cospicue del conflitto.
  • Conferenza per la pace

    Conferenza per la pace
    La Conferenza di pace di Parigi era una proposta di pace organizzata dai paesi usciti vincitori (Francia, Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti) dalla prima guerra mondiale, per delineare una nuova situazione geopolitica in Europa e per stilare trattati di pace con le potenze centrali uscite sconfitte. Fra le strategie prevalse quella punitiva francese: la Germania fu dichiarata responsabile del conflitto e in carico di risarcire i danni di guerra, e alla Francia ritornarono l'Alsazia e la Lorena.