Fascismo

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    Biennio Rosso

    Nel dopoguerra una grave crisi economica si abbatte sul Paese: molti italiani rimangono disoccupati e i prezzi delle merci aumentano continuamente. Gli operai e i contadini protestano e scioperano, mentre la ricca borghesia e i proprietari delle industrie e delle terre temono che il popolo prenda il potere come in Russia, e che l’Italia diventi un Paese comunista. Anche il re Vittorio Emanuele III teme di perdere il regno come era successo allo Zar. Siamo nel biennio rosso (rosso = comunista).
  • I metodi del Fascismo

    I metodi del Fascismo
    Il fascismo utilizzava la violenza come strumento di lotta politica. In questi anni furono infatti organizzate le "squadre di azione", che agivano, totalmente al di fuori di ogni legge, organizzando "spedizioni punitive" contro gli avversari politici. Gli squadristi devastarono inoltre sedi di associazioni, tipografie, sedi di giornali e le sezioni dei partiti socialista e comunista. Le forze dell'ordine non intervenivano, a volte anzi si univano alle squadre e contribuivano alle "spedizioni".
  • Marcia su Roma

    Marcia su Roma
    Da varie parti d'Italia, bande armate di fascisti puntarono sulla capitale. Il re Vittorio Emanuele non reagì; l'esercito, che avrebbe dovuto difendere la capitale e lo Stato, non si mosse dalle caserme. Mussolini insomma non fu fermato e ottenne l'incarico di formare un nuovo governo, arrivando illegalmente al potere: era la prima volta in Italia che un uomo politico si imponeva con la minaccia delle armi. (L'immagine sotto è un falso storico) [https://www.youtube.com/watch?v=8NAZ7dBkrfY]
  • Il delitto Matteotti

    Il delitto Matteotti
    Grazie a una legge elettorale che favoriva il partito al potere, e soprattutto alle violenze e alle intimidazioni squadriste, il fascismo ottenne grande successo alle elezioni del '24. Il deputato socialista Matteotti denunciò con un coraggioso discorso in Parlamento la violenza che aveva caratterizzato quelle elezioni, chiedendo di annullarle. Una ventina di giorni dopo fu ucciso, per ordine di Mussolini. www.youtube.com/watch?v=SqvpcgYkQMY
  • Lo stato liberticida: le cosiddette 'leggi fascistissime'

    Lo stato liberticida: le cosiddette 'leggi fascistissime'
    Trasformarono l'Italia in una dittatura totalirista: Mussolini concentrò tutti i poteri nelle proprie mani: venne abolita la libertà di stampa, di associazione e di sciopero; vennero sciolti tutti i partiti tranne quello fascista. Furono inoltre istituiti una polizia segreta, (l'OVRA) con il compito di indagare sui cittadini per scoprirne l'orientamento politico, e un Tribunale speciale per processare e condannare gli oppositori politici. https://www.youtube.com/watch?v=Gm1Irr8POTo
  • Patti Lateranensi.

    Patti Lateranensi.
    Per ottenere l’appoggio del mondo cattolico, Mussolini stabilì un accordo (Concordato) con il Papa (Pio XI) che poneva fine alla “Questione Romana”. Il cattolicesimo diventava religione di Stato;
    Città del Vaticano diventava uno Stato autonomo, pienamente sovrano e indipendente;
    il Vaticano riceveva una ingente somma di denaro come indennizzo per la perdita dello Stato pontificio;
    la Chiesa riconosceva lo Stato Italiano e si impegnava a nominare vescovi soltanto persone gradite al fascismo.
  • La conquista dell'Etiopia e la nascita dell'A.O.I. (Africa Orientale Italiana)

    La conquista dell'Etiopia e la nascita dell'A.O.I. (Africa Orientale Italiana)
    A partire dagli anni '30 il fascismo attuò una politica di espansione coloniale, conquistando nel 1936 l’Etiopia e proclamando la nascita dell’Impero italiano.
    Contro l'Etiopia, l'Italia utilizzò anche i gas asfissianti. La conquista avvenne nel 1936. La Società delle Nazioni, nata nel 1919, sanzionò l'invasione italiana. L'Italia, stato aggressore, si ritrovò isolata dalla comunità internazionale.
    Unico interlocutore rimasto era la Germania nazista.
  • Asse Roma-Berlino

    Asse Roma-Berlino
    Dopo l' impresa etiopica Mussolini diede una svolta alla politica estera italiana, avvicinandosi sempre più alla Germania nazista, con la quale nel 1936 firmò l’accordo noto come Asse Roma-Berlino.
  • Leggi razziali

    Leggi razziali
    Per dimostrare la sua vicinanza alla Germania nazista, anche Mussolini comincia a perseguitare gli ebrei: nel 1938 vengono approvate le leggi razziali, che limitano libertà e diritti degli ebrei italiani. Gli ebrei NON potevano:
    - frequentare scuole insieme ai loro coetanei italiani.
    - insegnare nelle scuole e nelle università,
    - lavorare nell'amministrazione statale, nelle banche e nelle assicurazioni;
    - prestare servizio militare;
    - assumere domestici "ariani".