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Nella parte più bassa del Lazio, non lontano dalle foci del Tevere, sorgeva un gruppo di sette colli. Esse costituivano una specie di fortilizi naturali, che congiungevano l'Italia Meridionale e l'Italia Settentrionale. Questo punto era dunque la chiave di tutte le comunicazioni e di tutti i commerci tra l'Etruria e la Magna Grecia, per questo era un punto molto strategico. Era prevedibile che proprio qui un giorno sarebbe sorta un'importante città, così il 21 aprile del 753 a.C. nacque Roma. -
Il primo re di Roma fu il fondatore, Romolo. Il quale dopo molti anni di regno scomparve improvvisamente durante un temporale; fu detto che gli Dei l'avevano assunto in cielo. Fu perciò adorato col nome di un Dio sabino, Quirino.
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Dopo la fondazione di Roma, rimase un problema, cioè quello della mancanza di donne. Così Romolo invitò ad una festa gli abitanti della vicina Sabina, i quali andarono con le loro famiglie. Così proprio secondo i piani, quando Romolo si aggiustò lo scialle, i soldati romani rapirono tutte le femmine presenti. -
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Numa Pompilio fu un re pacifico e religioso; egli legiferò infatti in materia di culto, formando il calendario e regolando le cerimonie religiose. Si dice che egli ricevesse ispirazioni da una ninfa, a nome Egeria, che egli consultava presso una fonte.
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Egli fu un sovrano bellicoso, e tra le altre guerre combatté anche contro la madrepatria, Alba. Questa guerra finì col famoso combattimento tra Orazi e Curiazi. La battaglia finì con l'incredibile rimonta dell'ultimo degli Orazi che facendo stancare i tre Curiazi rimasti, li uccise uno alla volta.
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nipote di Numa Pompilio e anche lui sovrano pacifico, fece costruire: il porto di Ostia, il Ponte Sublicio sul Tevere e una Fortezza sul Gianicolo.
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fu un re di origine etrusca, come anche tutti i suoi successori; da lui in poi la monarchia diventa ereditaria. Tarquinio abbellì la città, vi costruì un tempio a Giove Capitolino, un circo per gli spettacoli e un sistema imponente di fognature, la Cloaca Massima. Infine introdusse a Roma l'arte etrusca della divinazione.
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era il genero di Tarquinio Prisco. Egli diede a Roma una cinta di mura più vasta e emanò una nuova costituzione a base democratico-militare.
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La tradizione dice che lui regnò tirannicamente e che la moglie Tullia, per poter regnare al più presto aveva fatto uccidere il padre ed era poi passata con la sua carrozza, sul cadavere paterno dando il nome ad una via che oggi si chiama appunto Via Scellerata. Tutto ciò aveva provocato molto fermento nella popolazione.
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Il fermento provocato da Tarquinio il superbo raggiunse il colmo quanto un membro della famiglia reale oltraggiò la matrona Lucrezia, che avvilita dall'affronto patito si uccise. Suo marito, Collatino, insieme ad un suo amico Giunio Bruto, con l'aiuto della popolazione che si era sollevata, cacciarono il re e tutta la sua famiglia da Roma, instaurando la Repubblica.
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Battaglia di Farsalo -
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Battaglia di Munda -
Cesare viene assassinato con 23 pugnalate e dice:"Quoque tu, Brute, filii mi!" -
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"O Varo, rendimi le mie legioni!" -
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La morte di Seneca viene definita dagli storici: "la Morte Tragica", questo perché Seneca tenterà il suicidio per tre volte in tre modi diversi:
°Prova a recidersi le vene ma fallisce;
°Prova a fare un bagno nell'acido ma fallisce;
°Prova a soffocarsi con dei gas tossici e muore.
La morte di Seneca venne ordinata da Nerone che ordinò allo stesso scrittore di suicidarsi. -
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Durante il suo regno, Diocleziano nominò un suo amico (Massimiano), al potere per governare con lui, questo per far fronte alla vastità dell'impero; i due nominarono a loro volta Galerio e Costanzo Cloro per far fronte al problema della successione al trono.
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Dopo che Massimiano lasciò l'impero e Diocleziano abdicò, Galerio e Costanzo Cloro andarono al potere divenendo augusti. a loro volta nominarono altri due Cesari: Massimiano e Severo. -
Dopo la morte di Costanzo Cloro il suo esercito nominò imperatore il figlio di lui, Costantino. A Roma veniva intanto proclamato imperatore Massenzio, figlio di Massimiano. -
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in questa battaglia Costantino e Massenzio si sfidano, la vittoria va a Costantino. -
editto col quale si accordava ai cristiano il libero esercizio del culto. -
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Città fondata dall'imperatore Costantino sul luogo dell'antica Bisanzio nel 330. -
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