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Fondazione della città da parte di Romolo (21 aprile 753 a.C.) ed inizio del periodo monarchico.
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Fine del periodo monarchico ed inizio di quello repubblicano
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Dopo lo scandalo che aveva coinvolto Tarquinio il Superbo (ultimo re di Roma) e suo figlio, i due furono cacciati dalla città e siccome Tarquinio era etrusco, si alleò con il re della città di Chiusi, Porsenna.
Costui marciando contro Roma, riuscì ad occupare il colle del Gianicolo e governare per un breve periodo la città, finchè fu sconfitto ad Ariccia nel 504 a.C. dal tiranno greco Aristodemo. -
Poco dopo la fine del periodo monarchico, Roma si trovò coinvolta in una guerra contro i Latini, che si erano uniti in una lega antiromana.
Lo scontro culminò nella battaglia del lago Regillo, che però si concluse senza vincitori né vinti, infatti venne stipulato un patto difensivo di alleanza chiamato "FOEDUS CASSIANUM" (493 a.C.) -
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Nel 494 a.C. i membri della plebe organizzarono una secessione e si ritirarono sul colle Aventino, rifiutandosi di andare in guerra.
Questo accadde perchè il popolo era completamente escluso dalla vita politica della città.
Per fortuna la questione si risolse grazie al senatore Menenio Agrippa, un plebeo diventato console; che con un appassionante discorso convinse la plebe a partecipare alla guerra.
Vennero inoltre istituiti i tribuni della plebe con diritto di veto sulle decisioni dei consoli. -
Al termine della battaglia del lago Regillo tra i Romani e i Latini, venne stipulato il Foedus Cassianum, patto di alleanza che prevedeva l'unione dei due eserciti, che si dovevano aiutare reciprocamente e inoltre, dovevano essere guidati un anno da un Romano e l'anno seguente da un Latino
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L'esercito romano-latino unito dovette fronteggiare queste popolazioni che volevano raggiungere le terre fertili del Lazio.
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I contrasti cominciarono nel 477 a.C. con una grossa sconfitta per i Romani nella prima battaglia, poi però riuscirono a prendere Fidene (426 a.C.).
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Termine dei conflitti.
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Nel 396 a.C. il nuovo dittatore, Marco Furio Camillo guidò l'esercito romana alla presa definitiva di Veio, che fu assediata (la leggenda narra che l'assedio durò 10 anni) e alla fine distrutta.
Gli abitanti furono uccisi o venduti come schiavi. -
Nel 390 a.C. i Galli Sénoni, guidati da Brenno, arrivarono nei territori del Lazio dove sconfissero l'esercito romano e assediarono Roma, il popolo intanto si rifugiò nel Campidoglio.
I Galli non volevano impadronirsi della città, ma cercavano solo un ricco bottino; quindi Brenno avvisò che se ne sarebbe andato da Roma solo in cambio di un ingente riscatto in oro e così accadde. -
Nel 354 a.C. Roma stipula un trattato di non aggressione con i Sanniti.
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Scoppia il primo conflitto tra Romani e Sanniti, il popolo di Roma si rende conto che la guerra non è semplice e quindi chiede una tregua, viene quindi stipulato un altro trattato
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Le tre guerre tra Romani e Sanniti.
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Dopo la rivolta delle città alleate di Roma (340 a.C.), nel 338 a.C. la Lega Latina fu sciolta e Roma stipulò patti con le singole città.
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La seconda guerra sannitica scoppiò perché i Romani, volendo liberarsi della grossa minaccia rappresentata dai Sanniti, invasero il Sannio e l'alta Lucania, per impadronirsi anche dei territori di Napoli.
Dopo qualche anno dalla ripresa dei conflitti, i Romani furono sconfitti con un'imboscata preparata dai Sanniti (321 a.C.) a Caudio, subirono pure un'enorme umiliazione: quella delle Forche Caudine; dovevano infatti passare nudi e piegati sotto ad un giogo costituito da 3 lance incrociate -
Dopo l'umiliazione delle Forche Caudine, i Romani riescono a vincere, anche se con difficoltà, a Terracina
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Nel 305 a.C. i Romani riuscire a vincere a Boviano (capitale del Sannio) e i Sanniti dovettero cedere loro la Campania.
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Dopo l'ultima sconfitta, i Sanniti si alleano con Etruschi, Celti e Umbri; ma i Romani, nel 295 a.C. a Sentino, riescono a sconfiggerli (siccome li avevano affrontati separatamente).
Così Roma stipulò paci separate tra le città.
I Sanniti, unici avversari rimasti, subirono in seguito molte sconfitte, finché si arresero nel 290 a.C. -
I legionari sbaragliano i Sanniti a Sentino, nei pressi di Fabriano.
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Fu delle più importanti vittorie romane durante la terza guerra sannitica.
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I Romani dovettero fronteggiare anche il re dell'Epiro, Pirro; costui vinse le prime due battaglie (Eraclea, Ascoli Satriano) grazie anche ai suoi 20 elefanti che spaventarono i Romani.
L'ultima battaglia fu però vinta da questi ultimi a Malevento (ribattezzata Benevento) nel 275 a.C. -
Inizio dei conflitti tra Roma e Cartagine.
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I Romani chiamati in aiuto dai Mamertini, a Messina, sconfiggono la flotta cartaginese a Milazzo, vincendo alle isole Egadi.
Roma conquista Sicilia, Sardegna e Corsica -
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Annibale assediò Sagunto, città alleata romana.
Così vinse al Ticino, al Trebbia, al Trasimeno e a Canne (216 a.C.).
Roma, guidata da Publio Cornelio Scipione, spostò la guerra in Africa e i Cartaginesi furono sconfitti a Zama (202 a.C.) -
I Romani vengono sconfitti da Annibale a Canne.
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Dopo la guerra contro la monarchia ellenistica di Macedonia, Roma la fa diventare provincia romana.
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Dopo una serie di sconfitte, Roma vince a Zama e vieta a Cartagine di espandersi oltre l'Africa e di dichiarare guerra senza il suo consenso.
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Guerra tra Roma e Siria.
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Dopo la provocazione di Massinissa, re di Numidia e alleato di Roma, i Cartaginesi attaccarono e si scontrarono anche con i Romani.
Questi assediarono Cartagine e dopo tre anni la distrussero completamente; istituendo la provincia dell'Africa settentrionale. -
Fine dei conflitti.
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Fine del periodo repubblicano ed inizio di quello imperiale
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