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Gutenberg nel 1456 stampa un’edizione della Bibbia. Fino a questo momento la tecnica di stampa è una matrice di legno in rilievo che riproduce un’intera pagina. Gutenberg ha invece ideato dei caratteri mobili: ogni singola lettera dell’alfabeto è stata incisa in rilievo e si sono così ricavate tante piccole matrici di ogni lettera, che possono essere composte insieme a formare una pagina per poi essere smontate e riutilizzate.
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Si diffondono a Roma i fogli scritti da menanti, cioè scrivani in brutta copia, sui quali si abbatte la censura del papa che condanna coloro che scrivevano e tenevano gli Avvisi; le motivazioni della censura si basano sul fatto che il potere continua a concepire la pubblicità dei propri atti come una minaccia. Quindi si inizia a delineare un sistema di comunicazioni laiche e popolari potenzialmente capace di sfuggire al controllo delle élite aristocratiche
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- broglietti: fogli manoscritti di piccolo formato con 4 o 8 facciate e cadenza settimanale, venduti a basso prezzo, con notizie commerciali, finanziarie e politiche prive di titolo
- Postrema Relatio Historica (Colonia) fogli di notizie
- Mercurius Gallobelgicus (GB) cadenza semestrale
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Mercurius Britannicus
Diurnall (resoconti dei discorsi parlamentari)
Mercurius Aulicus
Mercurius Politicus
City Mercury (1° settimanale gratuito, finanziato da inserzionisti privati, primordi della pubblicità)
Mercurius Democritus
London Gazette (giornale in livrea)
newsletter (fogli illegali che circolano nelle coffee-house, raccolgono gli oppositori della corona e del governo) -
Nascono in Olanda per poi diffondersi; fogli di notizie che non hanno alcun visto ufficiale delle autorità; frequenza settimanale e talvolta bisettimanale; penetrano clandestinamente anche nei paesi dominati dal regime di privilegio e dalla censura; carattere quasi esclusivamente politico ed economico delle informazioni; primo tentativo di selezione e gerarchizzazione delle notizie; riflettono uno sforzo di sinteticità che allontana lo stile giornalistico da quello letterario
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- 1641: il re abolisce la censura, esplosione di nuove testate;
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Daily Courant, 1702 è il primo quotidiano della storia del giornalismo in inghilterra.
L’Advertisement, editoriale del direttore Samuel Buckley, prima affermazione di deontologia
professionale della storia del giornalismo: dichiara di voler riportare fedelmente ogni notizia.
Questa liberalizzazione è una premessa per uno sviluppo molto forte del giornalismo: le copie
complessive di giornali stampate in un anno in Inghilterra crescono da 1 a 5 milioni (1750). -
The Spectator di Richard Steele (finzione di un dialogo sulle vicende dell’attualità a cui partecipa un muto spettatore; è uno dei periodici più imitati della storia del giornalismo)
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Sull’altra sponda dell’Atlantico la rivolta contro il regime della censura preventiva ha modo di manifestarsi già agli inizi del 700. James Franklin decide di sfidare l’ordine costituito fondando un nuovo giornale senza il permesso delle autorità di Boston: il New England Courant, che sembra riprendere il modello dello Spectator
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In Inghilterra The Times di John Walter (nuovo quotidiano che utilizza un inedito metodo di impaginazione: ogni colonna viene spezzettata in tanti piccoli paragrafi, ciascuno dei quali è separato da una linea continua; lo stile di scrittura del giornale si differenzia così da quello dei libri, velocizzandone la lettura). Nasce con il titolo "The daily universal register", prese il titolo attuale nel 1788.
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Straordinaria diffusione dei cosiddetti cahiers de doléances (quaderni di lamentele; periodici irregolari e pamphlet), stilati dal Terzo Stato che vuole la convocazione degli Stati Generali (nobiltà e clero).
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La Frusta Letteraria di Aristarco Scannabue, pseudonimo di Giuseppe Baretti, (periodico conservatore stampato a Venezia e in seguito ad Ancona; è contro l’Illuminismo)
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Il Caffè (periodico stampato a Milano da uno dei gruppi più agguerriti dell’illuminismo italiano, guidato da Pietro Verri e Cesare Beccaria; dello Spectator si imita l’intenzione popolare e la lingua semplice)
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Fogli di orientamento rivoluzionario; la professione di giornalista conquista un ruolo unico ed insostituibile di orientamento e direzione delle grandi masse; la cultura della notizia è sostituita dalla propaganda strumentale; L’Ami du Peuple di Marat
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Nasce a Napolie fu direttolo, dall'inizio fino all'ultimo numero, da una donna: Eleonora de Fonseca Pimentel, il cui nome comparve tuttavia solo dal numero 26 (9 maggio) con la sigla "E.F.P.".
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Nasce il Giornale Italiano, un quotidiano diretto da Vincenzo Cuoco, il primo a presentare una struttura articolata in rubriche secondo una chiara gerarchia di contenuti: politica, realtà socio-economica, arti e varietà. Questa fase mette in mostra una stretta dipendenza dall’esempio francese e dall’evento rivoluzione: una circostanza che sviluppa una peculiare vocazione della stampa periodica nazionale alla pedagogia politica (piuttosto che al servizio informativo del lettore)
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Napoleone conosce la potenza dei giornali ed è convinto della necessità di metterla sotto controllo per assicurare fondamenta solide alla propria autorità; Napoleone cura personalmente 2 giornali: le Courier de l’armée d’Italie (durante la campagna d’Italia) e le Courier de l’Egypte (durante quella d’Egitto) fondamentali per creare il mito delle proprie invincibili capacità militari e accreditargli così fama e prestigio in patria
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a Milano il regime austriaco incoraggia il varo della Biblioteca Italiana mensile che tenta di rispolverare i fasti del giornalismo letterario dedicandosi a temi eruditi (classicismo = senso di inferiorità rispetto agli altri stati)
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In aperta concorrenza con la Biblioteca, un affilato alla setta segreta della Carboneria, Silvio Pellico, fonda Il conciliatore, un bisettimanale detto anche 'foglio azzurro', per il colore della sua carta.
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Nasce a Torino il primo quotidiano italiano.Fu fondata dallo scrittore Felice Govean e dai medici Giovanni Battista Bottero e Alessandro Borella. Fu lanciata con un prezzo molto contenuto per favorirne la diffusione presso la piccola borghesia istruita. Arrivò presto a 4.000 abbonati diffondendo la stampa popolare; è indirizzata ad un pubblico di artigiani e piccoli lavoratori
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L'unità d’Italia con lo Statuto Albertino, che comprende anche la libertà di stampa, vede una fioritura di testate giornalistiche: nascono quasi tutti i principali quotidiani attuali: LA NAZIONE Firenze 1859 GAZZETTA PIEMONTESE Torino 1867, LA STAMPA 1895 IL MESSAGGERO Roma 1878 IL RESTO DEL CARLINO Bologna 1885 IL SECOLO XIX Genova 1886 IL GAZZETTINO Venezia 1887 IL MATTINO Napoli 1892 LA PLEBE Milano 1875 L’OSSERVATORIO ROMANO Roma 1861 IL SOLE 24ORE Milano 1865 L’AVANTI! Roma 1896
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Nasce a Milano (polarizzazione della stampa nella città) edito da fratelli Sonzogno (già proprietari della casa editrice che porta il loro nome)
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Con Eugenio Torelli Viollier direttore, intende contrapporre alla forte caratterizzazione politica del Secolo una cultura della notizia di stampo anglosassone