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L'educazione avveniva in famiglia. Fino ai sette anni i bambini venivano educati dalle madri che insegnava loro le preghiere e il rispetto per i genitori. Dopo i sette anni le bambine continuavano con la madre, mentre i bambini passavano sotto la guida del padre che insegnava al bambino i valori morali e l'alfabeto.
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Il periodo monarchico è caratterizzato dai suoi sette re, di cui il primo fu Romolo, fondatore della città.
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Durante questo periodo furono molto gli scontri tra patrizi e plebei.
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Catone si oppose all'ellenizzazione, il diffondersi della cultura ellenistica, che egli riteneva minacciasse di distruggere la sobrietà dei costumi del vero romano, del MOS MAIORUM. Catone cacciò vari maestri greci da Roma, accusandoli di plagiare i ragazzi.
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Cicerone fu un grande sostenitore della cultura greca e un membro del circolo degli scipioni. Il circolo degli scipioni infatti predicava l'unione delle due culture, quella greca e quella romana .Dall'incontro dello spirito romano con la filosofia ellenica nasce l'humanitas, . Si esalta inoltre la virtus romana, in grado di trasformare un popolo in un insieme di uomini coraggiosi, austeri, capaci di sacrificio.
Cicerone scriverà il De oratore, opera in cui descriverà la figura dell'oratore. -
Primo imperatore romano.
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Fu oratore, filosofo e pensatore originale. Seneca fu soprattutto un intellettuale umanista. Secondo Seneca ai ragazzi non vanno insegnante le nozioni di matematica, lingua piuttosto bisogna insegnare alla vita.
Scriverà le lettere a lucilio, la sua opera più celebre dove approfondirà la figura del sapiente. -
La completa assimilazione della cultura greca, portò al primo sistema di istruzione scolastico romano.
-(0-7anni) educazione materna
-(7-12 anni) Scuola Primaria o Ludus litterarius
-(12-16) Scuola Secondaria , studio dei testi antichi
RITO DI PASSAGGIO, LIBERALIA da adolescente si diventava adulti
-(16-24) Scuola Superiore, studio della retorica e dell'oratoria . -
Quintiliano fu una figura di rilievo nella Roma del 60 d.C., si scontrò con Seneca per il suo pensiero troppo originale. Per Quintiliano quello che conta è l'arte oratoria, a cui dedicherà anche un opera: l'institutio oratoria, dove descrive l'educazione del perfetto oratore.
Quintiliano di dedicherà anche alla figura del maestro, lui stesso lo era. L'alunno ha un ruolo fondamentale, e il maestro deve adattarsi alle sue esigenze, avere fiducia in lui e stimolare la sua creatività. -
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Per il cristianesimo il bambino rappresenta la purezza e l'innocenza e la famiglia ha un ruolo fondamentale nella sua educazione. I valori fondamentali sono l'amore per Dio e per il prossimo, l'amicizia e l'aiuto reciproco. Nacquero anche delle scuole cristiane, dove il maestro aiutava l'alunno a riconoscere il male dal bene e a proseguire nella via buona.
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Con Patristica ci si riferisce al pensiero dei padri della Chiesa, che si impegnarono nella difesa del cristianesimo.
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Sant'Agostino fu un vescovo d'Ippona e Padre della Chiesa. Per Sant'Agostino Dio è dentro ognuno di noi e ci illumina, questo aspetto verrà spiegato meglio nel De Magistro, opera in cui Agostino dialoga con il figlio sul concetto di autoeducazione.
Altre opere di Sant'Agostino sono:
-il de ordine, un trattato sulle arti del trivio e del quadrivio.
-il de doctrina christiana, opera sulla lettura e le comprensione delle Sacre Scritture.
-Le confessioni, un'opera autobiografica.