Nerone

Nerone: dal quinquennium felix all'assolutismo

  • 54

    Imperatore a 16 anni grazie alla madre Agrippina

    Imperatore a 16 anni grazie alla madre Agrippina
    Agrippina fece prima adottare Nerone da Claudio e poi lo avvelenò con la complicità del prefetto del Pretorio Afranio Burro. Così fece proclamare imperatore il figlio.
  • Period: 54 to 59

    Quinquennium felix

    Nerone governò per i primi anni in modo moderato grazie alla guida di Seneca, suo tutore.
  • 59

    Uccisione di Agrippina e rottura con il senato

    Nerone inizia a liberarsi di coloro che a suo giudizio ostacolano il suo potere, a partire dalla madre.
  • Period: 59 to 62

    La deviazione tirannica

    Nerone nomina Tigellino nuovo prefetto del pretorio e Seneca è costretto a ritirarsi a vita privata. Viene limitata sempre di più la libertà di parola e intentati processi di lesa maestà
  • 60

    I Neronia e il prosciugamento delle finanze pubbliche

    Vengono istituiti i Neronia, una gara quinquennale di canto musica e oratoria. Nerone stesso compose un poemetto sulla presa di Troia "Troiae halosis". L'imperatore non bada a spese, inimicandosi l'aristocrazia romana.
  • 64

    L'Incendio di Roma

    L'Incendio di Roma
    La situazione diviene insostenibile quando un incendio devasta Roma, facendo ricadere la colpa sui cristiani che iniziano ad essere perseguitati. Molti esponenti dell'opposizione accusano Nerone di aver fatto appiccare lui stesso l'incendio per nuovi progetti urbanistici.
  • 65

    La Congiura dei Pisoni

    La degenerazione della politica di Nerone indusse il senatore Calpurnio Pisone ad ordire una congiura a cui presero parte molti intellettuali tra cui forse Seneca, Lucano, Petronio e Trasea Peto. I loro piani vennero sventati e i congiurati furono costretti al suicidio.
  • Period: 65 to 68

    L'insurrezione generale e la fine di Nerone

    Il clima di terrore imposto da Nerone dopo la congiura causò ribellioni in Gallia e in Spagna. Qui le legioni si ammutinarono, proclamando imperatore il loro comandante, Sulpicio Galba.

    Nerone, ormai isolato, dovette suicidarsi all'età di trentanni.