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Ulisse parte da Troia e inizia il viaggio di ritorno in patria, a Itaca
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Ulisse, con le sue dodici navi, approda per fare razzìa nella terra dei Ciconi e ne distrugge la città di Ismaro, ma la reazione degli abitanti lo costringe a riprendere in fretta il mare.
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Una tempesta spinge le navi di Ulisse nella terra dei Lotofagi, mangiatori di loto che procura la dimenticanza. I compagni di Ulisse ne mangiano un po' e dimenticano il desiderio di tornare in patria. Ulisse, con la forza li fa salire sulle navi.
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Ulisse e i compagni approdano nella terra dei Ciclopi, giganti con un occhio solo. Grazie all'astuzia di Ulisse riescono a scappare dal ciclope Polifemo.
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Qui vengono accolti da Eolo, che dona a Ulisse un otre che racchiude i venti contrari alla navigazione. I compagni convinti che l'otre contenga molti tesori lo aprono scatenando una terribile tempesta
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Approdano nella terra dei Lestrigoni, giganti cannibali che distruggono tutte le navi, tranne quella di Ulisse.
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I superstiti giungono nell'isola di Eèa, dove vive la maga Circe che trasforma i compagni di Ulisse in porci. Il dio Ermes, salva Ulisse e i suoi compagni dai sortilegi della maga che li intrattiene presso di sè per un anno.
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Su consiglio della maga Circe, Ulisse scende nell'Averno, nel regno dei morti, dove l'indovino Tirèsia gli svela il suo futuro, il ritorno ad Itaca
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Grazie ai consigli di Circe, Ulisse resiste al canto delle sirene e sfugge, pur perdendo alcuni uomini, ai mostri Scilla e Cariddi
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I compagni di Ulisse, affamati, mangiano le vacche sacre al dio Sole. Zeus allora scatena contro i sacrilegi una tempesta e li fa naufragare. Si salva solo Ulisse che naufraga a Ogigia
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Qui la ninfa Calipso, invaghitasi di Ulisse, gli impedisce e per sette anni di riprendere il mare. Al settimo, per volere degli dei Ulisse lascia l'isola e cerca di raggiungere Itaca.
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A causa di una tempesta violentissima scatenatagli contro dal dio Poseidone, Ulisse naufraga sull'isola dei Feaci dove viene accolto da Nausicaa, figlia del re Alcinoo.
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Una nave dei Feaci accompagna Ulisse a Itaca, la sua patria.
