L'italia dopo la Grande Guerra

By vernal
  • La caduta del governo Orlando

    Nel 1919 Il governo Orlando, che aveva goduto fino a quel momento del prestigio della vittoria contro l’Impero austro-ungarico, non essendo riuscito a mantenere le promesse territoriali fatte durante la seconda guerra mondiale, cadde.
  • Il governo Nitti

  • Il partito socialista italiano nel 1919

    Il Partito socialista italiano, il PSI fu quello più votato nelle elezioni del 1919 dagli operai e dai contadini a causa dei movimenti di protesta del dopoguerra, dei legami con la CGL (Confederazione generale dei lavoratori), ma soprattutto per il successo della
    Rivoluzione russa del 1917.
  • I fasci di comabattimento

    Nel 1919 a Milano fu fondato un nuovo movimento politico, i Fasci
    italiani di combattimento, da Benito Mussolini ex deputato socialista massimalista, espulso dal partito per essersi schierato a favore dell’entrata in guerra. Il movimento era caratterizzato: dal culto del leader Benito Mussolini e dall’uso della violenza contro gli avversari politici.
  • L'impresa di Fiume

    il 12 settembre 1919 D’annunzio a capo di un gruppo di
    2500 nazionalisti legionari intraprese una marcia armata di 70 km da Ronchi Monfalcone sino a Fiume, occupandola ed annettendola al Regno d’Italia per 15 mesi. D’Annunzio vi proclamò la Reggenza italiana del Carnaro che come entità giuridica fu riconosciuta solo dalla Russia.
  • Gli squadrismi fascisti

    Nel 1920 la violenza fascista, si organizzò in uno
    squadrismo, cioè i fascisti più giovani agivano in squadre con armi e divise nere. rivendicarono le manifestazioni di forza come “sane e
    necessarie” nei confronti della debolezza dei governi liberali.
  • Il biennio Rosso

    Tra il 1919 ed il 1920 le lotte degli operai e dei contadini organizzate dai sindacati, e dal Partito socialista, pervennero a una tale intensità, anche per gli scioperi che raggiunsero le 2000 manifestazione annue soprattutto nelle città. Questi anni passarono “biennio rosso”. Molti pensarono ad un imminente scoppio di una rivoluzione, ma Giovanni Giolitti, non inviò l’esercito ed ebbe ragione, gli operai non occuparono più le fabbriche, ottenendo un piccolo aumento di stipendio.
  • La fine dell'impresa di fiume

    L’occupazione durò fino al 24 dicembre del 1920 quando la città fu
    bombardata “Natale di sangue” e D’Annunzio si arrese, Era capo del Governo Giovanni Giolitti. un settore politico di destra, rese evidente la debolezza dei governi liberali italiani catturando, le simpatie di una parte della popolazione.
  • La nascita del PCI

    divisione e contrasti interni tra riformisti e massimalisti,
    accusati di mancanza di azioni rivoluzionarie fondando nel 1921 a Livorno il Partito comunista italiano, il PCI i cui leader furono
    Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti.
  • La nascita del Pnf

    Nel 1921 a Roma il movimento fascista divenne un partito, il PNF
    (Partito nazionale fascista).
  • Il partito socialista unitario

    Nel 1922 anche gli esponenti moderati dei socialisti si staccarono fondando il Partito socialista unitario.