-
Il 10 luglio iniziò lo sbarco in Sicilia, mentre il 19 luglio Roma fu bombardata per la prima volta. La minaccia dell'invasione del territorio nazionale, la convinzione dell'inevitabilità della sconfitta, l'incapacità di Mussolini di «sganciarsi dalla Germania», insieme alla consapevolezza che la sua presenza impediva ogni trattativa con gli Alleati, determinarono la caduta del suo governo.
-
Costituì l'atto con il quale il Regno d'Italia cessò le ostilità contro le forze Anglo-Americane Alleate, nell'ambito della seconda guerra mondiale. In realtà non si trattava affatto di un armistizio, ma di una vera e propria resa senza condizioni.
-
Imminente convocazione di un'Assemblea Costituente, che avrebbe dovuto redigere una Carta costituzionale nella quale la sovranità sarebbe stata attribuita al popolo. La costituzione, pur essendo stata redatta non venne mai discussa e approvata.
-
la Resistenza acquistò una massa di uomini sufficiente per poter dar vita ad un vero e proprio esercito clandestino alle spalle delle linee tedesche.
-
Tutta la Valle del Po si trovò in insurrezione. I tedeschi oramai erano in ritirata sotto i bombardamenti dell'aeronautica alleata e le avanguardie americane.
-
Il 28 aprile Mussolini e la Petacci furono uccisi dai partigiani, insieme a sedici fra gerarchi e membri della colonna fascista fucilati sul lungolago di Dongo.
-
La Resa di Caserta fu l'atto formale conclusivo che sancì la fine della campagna d'Italia e la definitiva sconfitta delle forze armate nazifasciste in Italia durante la seconda guerra mondiale.
-
Il re Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto II
-
referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946, indetto per determinare la forma di stato da dare all'Italia dopo la seconda guerra mondiale e che vide il 54,3% dei cittadini favorevoli alla repubblica e il 45,7% dei cittadini favorevoli alla monarchia.
-
I risultati furono proclamati dalla Corte di cassazione il 10 giugno 1946, mentre il giorno successivo tutta la stampa dette ampio risalto alla notizia.
-
Entrò in vigore la nuova Costituzione, che pose il lavoro come fondamento della Repubblica, sancì le libertà politiche e civili e prospettò una serie di riforme atte ad eliminare le disparità sociali ed a tutelare i diritti dei lavoratori.