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Genetics and its development

  • Period: to

    Intuizioni sul DNA

    Remark descrive la mitosi, e sostiene che la divisione cellulare dipende fondamentalmente dal nucleo.
  • Period: to

    Gli esperimenti di Mendel

    Mendel amava dedicarsi alla meteorologia e all'orto dell'abbazia, dove scoprì le caratteristiche variabili delle piante, svelando dopo molti anni di lavoro i meccanismi dell'ereditarietà. Gregor Mendel, oggi conosciuto come il "padre della genetica moderna", per compiere i suoi esperimenti coltivò e analizzò durante i sette anni di esperimenti circa 28.000 piante di piselli.
  • Period: to

    L'elaborazione di Mendel

    Al termine dei suoi esperimenti Mendel impegnò un biennio per elaborare i suoi dati, che portarono a tre generalizzazioni che divennero in seguito famose come Leggi dell'ereditarietà di Mendel:
    _Legge della dominanza,
    _Legge della segregazione,
    _Legge dell'assortimento indipendente.
  • Le conferenze di Mendel

    Le conferenze di Mendel
    Nell'inverno 1865 Mendel ebbe l'occasione di esporre il lavoro di una vita a un pubblico di circa quaranta persone, tra cui biologi, chimici, botanici e medici, ma nessuno riuscì né a seguire né a comprendere il suo lavoro.
  • Il libro di Mendel

    L'anno successivo alle sue conferenze, Mendel, pubblicò il proprio lavoro dal titolo "Esperimenti su ibridi di piante", facendone stampare quaranta copie che inviò agli scienziati più famosi d'Europa, per invitarli alla verifica della sua grande scoperta mediante ulteriori esperimenti. Tuttavia nessuno si dimostro interessato e ricevette solo una risposta.
  • Nascita della Genetica classica(o formale)

    Mendel da il via alla genetica Classica
  • Una scoperta non scoperta(DNA)

    Il biochimico svizzero Friedrich Miescher individuò un acido debole all'interno dei globuli bianchi contenuti nel pus di bende chirurgiche utilizzate. Dal momento che tale molecola aveva la sua localizzazione nel nucleo, egli la chiamò nucleina poi sarà identificato come DNA, ma in quel momento nessuno gli diede importanza.
  • La riscoperta della genetica

    Molti anni dopo le scoperte di Mendel (ben 34 anni), l’olandese Hugo de Vries, il tedesco Karl Correns e l’austriaco Erich von Seysenegg Tschermack, tutti e tre botanici, arrivano, ognuno per proprio conto, alle stesse conclusioni di Mendel, stavolta subito accettate: inizia per la biologia l’era della genetica.
  • Mutazione

    Hugo De Vries, uno dei riscopritori del lavoro di Mendel, propose che l’origine di nuovi alleli dipendesse da un cambiamento improvviso e discontinuo del gene, che chiamò, appunto, mutazione. In realtà i casi studiati da De Vries risultarono dovuti non a mutazioni, ma a riarrangiamenti dei cromosomi; ciononostante il concetto di mutazione genetica entrò nel pensiero scientifico grazie a lui.
  • I cromosomi

    I cromosomi
    2 anni dopo la riscoperta della genetica, Walter Sutton e Theodor Boveri evidenziando dei corpuscoli intracellulari osservando che questi, chiamati poi cromosomi, si comportano in accordo con gli ipotetici agenti ereditari proposti da Mendel. In successive ricerche riescono a dimostrare che i cromosomi sono strutture individuali e differenziate, e li candidano a contenitori dei “fattori mendeliani” dell’eredità (i futuri geni).
  • L'approvazione delle teorie di Mendel

    Lucien Cuénot, che studia l’ereditarietà della colorazione della pelliccia del topo, ipotizza che gli effetti dei geni sulla pigmentazione fossero mediati da proteine enzimatiche.
    Quello stesso anno William E. Castle, pioniere della genetica americana, collega le frequenze alleliche a quelle genotipiche.
  • I cromosomi sessuali

    Lavorando sul coleottero della farina (Tenebrio molitor), la ricercatrice Nettie M. Stevens mette in evidenza l’esistenza dei cromosomi sessuali.
  • Il nome "Genetica"

    La parola genetica fu impiegata per la prima volta dal biologo inglese William Bateson, il fondatore della genetica moderna, in una conferenza sull’ibridazione tenuta alla Royal Horticultural Society di Londra per indicare la scienza “dell’eredità e della variazione”.
  • L'errore di Mendel

    A Cambridge William Bateson e Punnett scoprono nel pisello odoroso il fenomeno del linkage (associazione) tra caratteri: geni associati sullo stesso cromosoma non segregano indipendentemente ma insieme; dunque un’importante eccezione alla legge di Mendel dell’assortimento indipendente.
  • Il principio dell'equilibrio genico di Hardy-Weinberg

    Nel 1908 Punnett ricorre all’aiuto di un collega matematico, Godfrey Hardy per spiegare perché un carattere dominante non riesce automaticamente a soppiantare quello recessivo. Hardy formula il problema matematicamente, dimostrando che, le sequenze geniche delle popolazioni naturali rimangono costanti per molte generazioni. Il principio era stato derivato pochi mesi prima, all’insaputa di Hardy, anche dal medico Wilhelm Weinberg; un principio che sta alla base della genetica di popolazione.
  • La sequenza lineare

    La teoria cromosomica dell’eredità riceve un forte impulso dalle ricerche compiute da Thomas Hunt Morgan sui numerosi mutanti del Drosophila melanogaster. Un primo risultato di Morgan arriva con la scoperta dell’esistenza del linkage anche nella drosofila: quando i geni coinvolti nel controllo di certi caratteri erano vicini sullo stesso cromosoma, allora quei caratteri vengono trasmessi insieme. Da qui la deduzione che lungo i cromosomi i geni dovessero essere disposti in una sequenza lineare.
  • Il nome "Gene"

    Il nome "Gene"
    Vilhelm Johannsen riprende dagli scritti di De Vries, il termine gene definendolo come “la particella che possiede le proprietà mendeliane di segregazione e di ricombinazione”.
    Johannsen conierà anche i termini di genotipo e fenotipo.
  • La ricombinazione genica(Crossing Over)

    La ricombinazione genica(Crossing Over)
    Il laboratorio di Morgan propone su base teorica anche la nozione di ricombinazione, il fenomeno dello scambio di materiale genetico tra cromosomi omologhi permesso alla meiosi dal meccanismo di crossing over. Viene dimostrato che la probabilità di ricombinazione aumenta con l’aumentare della distanza fisica tra i geni sul cromosoma: nascono così le prime mappe cromosomiche che consentono di individuare la posizione dei geni portatori delle diverse caratteristiche ereditarie sui cromosomi.
  • Inteligenza genetica

    Davenport teorizza che l'intelligenza dipende da un singolo gene mendeliano.
  • Il libro di Morgan

    Viene pubblicato il volume "The mechanism of Mendelian heredity" nel quale Morgan e i suoi tre allievi interpretano il mendelismo alla luce della teoria cromosomica dell’eredità.
  • L'esposizione ai raggi X

    L'esposizione ai raggi X
    Hermann J. Muller dimostra il potere mutagenico dei raggi X: l’esposizione ai raggi aumenta la frequenza delle mutazioni e delle aberrazioni cromosomiche; la mutazione è perciò assunta tra le cause dell’evoluzione delle popolazioni di organismi.
  • La trasformazione batterica

    Frederick Griffith pubblicò i risultati del suo lavoro (noto come esperimento di Griffith) sul fenomeno della trasformazione batterica, ipotizzando la presenza di un principio trasformante.
  • La biologia evolutiva

    Ronald Fisher nel 1930 pubblica il suo The Genetical Theory of Natural Selection che segna attraverso la genetica di popolazione la rinascita della biologia evolutiva, praticamente scomparsa dal panorama biologico subito dopo la “riscoperta” delle leggi di Mendel.
  • Teoria "Un gene-Un enzima"

    L’analisi della fisiologia del gene porta a una grande scoperta quando due americani, il genetista George W. Beadle e il biochimico Edward L. Tatum dimostrano, impiegando mutanti metabolici della muffa del pane (Neurospora crassa), che la sintesi delle proteine dipende dai geni, e cioè che la mutazione di un gene influenza la sintesi dell’enzima corrispondente: ogni gene codifica per una proteina.
  • Biologia Molecolare

    Warren Weaver afferma che si deve cercare di sostenere quelle ricerche in quelle aree di confine in cui fisica e chimica si fondano con la biologia.
  • Il dogma centrale della biologia molecolare

    Il dogma centrale della biologia molecolare
    Edward Lawrie Tatum e George Wells Beadle dimostrano che i geni codificano per proteine. Formulano il cosiddetto dogma centrale della biologia molecolare. Il Dogma definisce ed evidenzia i processi fondamentali tramite i quali l'informazione genetica, contenuta nel nucleo nella molecola di DNA, capace di autoreplicazione, si trasferisce al citoplasma.
  • La causa della trasformazione batterica

    La causa della trasformazione batterica
    Oswald Theodore Avery, Colin MacLeod e Maclyn McCarty dimostrano che è il DNA ad essere la molecola che contiene l'informazione genetica. Gli esperimenti si basano sulla scoperta del processo di trasformazione batterica.
  • I trasposoni

    La citogenetista Barbara McClintock pubblica un articolo in cui dimostra l’esistenza nel mais di segmenti di cromosomi capaci di spostarsi da un sito all’altro del genoma. Questa scoperta di materiale genetico mobile, insieme all’ulteriore dimostrazione di una certa intrinseca instabilità del materiale genetico, non suscita alcun immediato interesse tra i genetisti, nonostante metta in crisi l’assunto che i geni abbiano il loro posto fisso sul cromosoma.
  • I quattro nucleotidi

    I quattro nucleotidi
    Erwin Chargaff dimostra che i quattro nucleotidi sono presenti nel DNA, in cellule dello stesso organismo, in proporzioni stabili; ma in proporzioni diverse se consideriamo individui diversi (regole di Chargaff)
  • Progressi sul DNA

    L'esperimento di Hershey-Chase identifica il DNA come la molecola contenente il materiale genetico dei virus, ulteriore prova del fatto che il DNA fosse la molecola responsabile dell'ereditarietà.
  • La doppia elica del DNA

    La doppia elica del DNA
    Viene pubblicato il celebre articolo in cui James Watson e Francis Crick e descrivono la struttura a doppia elica del DNA.
  • I cromosomi nell'uomo

    Jo Hin Tjio e Albert Levan stabiliscono in 46 il numero esatto di cromosomi nella specie umana.
  • Il DNA è semiconservativo

    L'esperimento di Meselson e Stahl dimostra che per il DNA la replicazione è semiconservativa
  • I codoni

    L'esperimento di Crick, Brenner, Barnett, Watts-Tobin fu il primo a dimostrare che i codoni consistono in tre basi di DNA.
  • La natura dei codoni

    Marshall Nirenberg e Heinrich Matthaei furono i primi a chiarire la natura di un codone. Essi utilizzarono un sistema acellulare per tradurre una sequenza di RNA poli-uracile e così scoprirono che il polipeptide che avevano sintetizzato consisteva di sola fenilalanina (un amminoacido).
  • Codice genetico in triplette

    Codice genetico in triplette
    Si ha la prova definitiva che il codice genetico è organizzato in codoni.
  • Le eccezioni del Dogma

    Howard Temin dimostra, usando virus a RNA, che il dogma centrale presenta delle eccezioni.
  • La prima sequenza di un gene

    Walter Fiers e il suo gruppo di lavoro determinano per la prima volta la sequenza di un gene.
  • Un'intera sequenza nucleotidica

    Walter Fiers e colleghi determinano la sequenza nucleotidica completa del fago ad RNA MS2.
  • Sequenziamento del DNA

    Sequenziamento del DNA
    Il DNA è sequenziato per la prima volta da Fred Sanger, Walter Gilbert e Allan Maxam in maniera indipendente.
  • Il fingerprinting

    Alec Jeffreys scopre il fingerprinting(si definisce fingerprinting il profilo derivato dalla applicazione di determinati marcatori molecolari ad un genoma, al fine di renderlo riconoscibile e rintracciabile)
  • Il primo gene umano sequenziato

    Viene sequenziato il gene per la proteina CFTR da parte di Francis Collins e Lap-Chee Tsui; è il primo gene umano ad essere sequenziato.
  • Sequenziamento di un organismo eucariote

    Saccharomyces cerevisiae è il primo organismo eucariote il cui genoma è totalmente sequenziato.
  • Dolly

    Dolly
    Nasce la pecora Dolly, il primo mammifero a essere stato clonato con successo da una cellula somatica, sebbene non il primo animale in assoluto ad essere stato clonato.
  • Sequenziamento di un organismo pluricellulare

    È completato il sequenziamento del primo genoma di un organismo pluricellulare: il nematode Caenorhabditis elegans.
  • Il progetto Genoma Umano

    Il Progetto Genoma Umano e Celera Genomics annunciano il sequenziamento del genoma umano.
  • Sequenziamento del Genoma umano completato

    Completato con successo il Progetto genoma umano: il 98% del genoma è sequenziato con un livello di precisione del 99,99%.
  • Who knows?

    Who knows?
    Chi sa cosa si scoprirà in futuro? Si potranno clonare esseri umani senza problemi? Si potranno ovviare i principali problemi che causano la morte? O copiare cellule per sostituire quelle non più funzionanti? Impedire la formazione delle malattie degenerative sarà possibile? Il futuro saprà rispondere a queste e a molte altre domande...