-
Nasce a Firenze, tra il maggio e il giugno dell'anno 1265.
-
A soli vent'anni Dante sposa Gemma Donati, con la quale ha poi tre figli: Pietro, Iacopo e Antonina.
-
Continua a coltivare i propri interessi letterali.
-
Prende parte alla battaglia, schierandosi contro i ghibellini di Arezzo.
(Battaglia poi vinta dai guelfi fiorentini). -
Il capolavoro giovanile di Dante.
-
In questi anni Dante partecipa alla politica attiva di Firenze. Per farne parte, dopo che nel 1295 ne era stato consentito l'accesso anche agli aristocratici, purché membri di una delle Arti cittadine, si scrive alla corporazione dei medici e speziali.
-
Dopo vari incarichi Dante viene eletto tra i priori (i rappresentanti della più importante magistratura cittadina). Coprendo questo ruolo, cerca di mantenere la sua imparzialità al fine di conservare la pacificazione della vita politica cittadina.
-
Dante decide di schierarsi con i guelfi bianchi, spinto dai ripetuti interventi abusivi da parte di papa Bonifacio Vlll, nella politica di Firenze. Nello stesso tempo viene mandato a Roma, per evitare problemi con l'arrivo di Carlo de Valois. Quest'ultimo con la scusa di voler mettere pace tra le due fazioni in lotta, puntava a favorire la vittoria dei guelfi neri.
-
In ritorno da Roma, Dante scopre di essere stato condannato a due anni di esilio e all'esclusione degli uffici pubblici, accusato di aver tratto guadagni agli incarichi a lui affidati dal Comune. Non essendosi poi presentato a discolparsi è stato inoltre condannato a morte e alla confisca di tutti i suoi beni.
-
Dopo essere stato il rappresentante dei guelfi bianchi anche da esiliato, decide di lasciare questa fazione. (probabilmente deluso dall'esito di una missione militare)
-
Ospite dal vicario imperiale in Italia, Cangrande della Scala.
-
Muore a Ravenna di malaria, tra il 13 e il 14 settembre.