Th (3)

Dallo Statuto albertino alla Costituzione repubblicana

  • Lo Statuto Albertino

    Lo Statuto Albertino
    Lo Statuto Albertino è stata una costituzione adottata il 4 marzo del 1848 a Torino e prende il nome del re che lo promulgò, Carlo Alberto di Savoia. Lo Statuto Albertino era stato elaborato dai ministri del re ed era, quindi, espressione del suo potere. Infatti, non si tratta di una costituzione votata ma di una costituzione ottriata, cioè concessa, donata dal sovrano ai suoi sudditi.
  • L'Unificazione del Regno d'Italia

    L'Unificazione del Regno d'Italia
    L'Italia si trovò ancora divisa in tanti stati, tra i quali erano realmente indipendenti solo il Regno di Sardegna, il Regno delle Due Sicilie e lo Stato della Chiesa. La divisione in tanti Stati, il dominio austriaco su alcune regioni più ricche e popolate, l'esclusione dal potere creavano molto malcontento tra le popolazioni ed in particolare tra la borghesia italiana. L'Italia conobbe quindi un processo di graduale riscoperta e sempre più netta rivendicazione della propria identità nazionale
  • il suffragio universale maschile

    il suffragio universale maschile
    Il suffragio universale maschile fu introdotto con la legge del 30 giugno 1912, n. 666. L'elettorato attivo fu esteso a tutti i cittadini maschi di età superiore ai 30 anni senza alcun requisito di censo né di istruzione, restando ferme per i maggiorenni di età inferiore ai 30 anni.
  • il periodo fascista

    il periodo fascista
    Il fascismo è un'ideologia e movimento politico di estrema destra sorto in Italia nel 1919 ad opera del politico, giornalista e futuro dittatore Benito Mussolini. Si caratterizzò come un movimento nazionalista, autoritario, autocratico, razzista, anticomunista e totalitario; l'ideologia sottesa a tale movimento fu interpretata allo stesso tempo come rivoluzionaria e reazionaria; Trovò i suoi precursori, negli anni precedenti alla prima guerra mondiale.
  • la seconda guerra mondiale

    la seconda guerra mondiale
    Il conflitto ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l'attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca. È stato il più grande conflitto armato della storia e costò all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri, con una stima totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui.
  • la Liberazione nazionale

    la Liberazione nazionale
    Il 25 aprile, giorno dell'inizio dell'insurrezione a Milano, è stata assunta quale giornata simbolica della liberazione d'Italia dal regime nazifascista e, denominata Festa della Liberazione, viene da allora commemorata in tutta la nazione.
  • il referendum istituzionale e il voto alle donne

    il referendum istituzionale e il voto alle donne
    Pio XII rivolgendosi alle giovani romane sottolinea che il diritto di voto è anche un dovere. Il primo, decisivo passo verso il suffragio femminile è stato compiuto, in Italia, il 30 gennaio del 1945, quando il Consiglio dei ministri riconosce il diritto di elettorato attivo e passivo alle donne. Ma una data ancor più importante è quella del 10 marzo del 1946. Per la prima volta le donne possono votare.
  • l'Assemblea Costituente

    l'Assemblea Costituente
    L'Assemblea Costituente fu, in Italia, l'organo legislativo elettivo preposto alla stesura di una Costituzione per la neonata Repubblica e che diede vita alla Costituzione della Repubblica Italiana nella sua forma originaria. Le sedute si svolsero fra il 25 giugno 1946 e il 31 gennaio 1948. Votò inoltre la fiducia ai governi che si susseguirono in quel periodo.
  • la Costituzione della Repubblica Italiana

    la Costituzione della Repubblica Italiana
    La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano, Considerata una costituzione scritta, rigida, lunga, votata, compromissoria, laica, democratica e tendenzialmente programmatica, è formata da 139 articoli e da 18 disposizioni transitorie e finali. Approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre seguente.