-
La Conferenza di Stoccolma è la prima grande conferenza delle Nazioni Unite su questioni climatiche internazionali e segna un punto di svolta nello sviluppo della politica ambientale internazionale.
-
Questa conferenza è uno dei primi grandi incontri internazionali sul cambiamento climatico. Si tratta di un evento essenzialmente scientifico e vede la partecipazione di scienziati provenienti da molte discipline. Conduce alla creazione del programma mondiale sugli effetti del clima.
-
Sotto l'egida del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) L'obiettivo della Convenzione è la protezione della salute umana e dell'ambiente dagli effetti nocivi dovuti all'impoverimento dello strato di ozono.
-
Il protocollo limita l'uso di sostanze chimiche in grado di danneggiare lo strato di ozono.
-
Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico è un'istituzione scientifica e intergovernativa sotto l'egida delle Nazioni Unite, che offre al mondo una visione scientifica chiara dell'attuale stato delle conoscenze in materia di cambiamento climatico e le sue potenziali ripercussioni ambientali e socio-economiche.
-
Nella sua prima relazione di valutazione il Gruppo intergovernativo afferma che le emissioni prodotte dall'uomo si stanno aggiungendo alla componente naturale di gas serra dell'atmosfera. Sottolinea l'importanza del cambiamento climatico come sfida che richiede una cooperazione a livello internazionale per affrontarne le conseguenze.
-
Viene adottato il testo della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici presso il quartier generale delle Nazioni Unite a New York. E' il trattato internazionale fondamentale per ridurre il riscaldamento globale e aiutare a gestire le conseguenze del cambiamento climatico. Vengono stabiliti per la prima volta nei confronti dei paesi industrializzati degli obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni di gas.
(United Nations Framework Convention on Climate Change) -
Alla conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo di Rio, i governi vengono invitati a firmare la Convenzione.
-
Le parti concordano sul fatto che gli impegni contenuti nella convenzione sono "inadeguati" per raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla convenzione stessa. Stabiliscono un processo per negoziare degli impegni più incisivi per i paesi sviluppati, ponendo quindi le basi per il protocollo di Kyoto.
-
Il protocollo di Kyoto è il primo trattato al mondo sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Il protocollo pone, per i paesi sviluppati, degli obiettivi di riduzione delle emissioni giuridicamente vincolanti - una media del 5% per il periodo 2008-2012 con ampie differenze negli obiettivi per ciascun paese.
-
Gli accordi di Marrakesh vengono adottati dalla COP7. Precisano le regole per l'attuazione del protocollo di Kyoto, stabiliscono nuovi finanziamenti e strumenti di pianificazione per l'adattamento e creano un quadro per il trasferimento di tecnologia per assistere i paesi in via di sviluppo nella lotta al cambiamento climatico.
-
Il sistema di scambio di quote di emissione dell'UE, il primo e più grande schema di scambio di quote di emissione, viene lanciato come pilastro principale della politica sul clima dell'UE.
-
-
La relazione rappresenta il resoconto più esteso e dettagliato mai realizzato sulla situazione del cambiamento climatico, creato grazie al contributo di molti scienziati e rappresentanti di governo. I risultati principali del rapporto affermavano: "il surriscaldamento del sistema climatico è inequivocabile" e "la maggior parte dell'aumento delle temperature osservato da metà del ventesimo secolo è dovuto molto probabilmente all'aumento delle concentrazioni di gas serra antropogeniche registrato"
-
Gli accordi di Cancun consistono in un pacchetto generale adottato dai governi per dare assistenza alle nazioni in via di sviluppo che si trovano ad affrontare il cambiamento climatico. Viene creato il Fondo verde per il clima.
-
A Durban i governi si impegnano chiaramente nel raggiungere un nuovo accordo universale sul cambiamento climatico entro il 2015 per il periodo successivo al 2020, in cui ognuno farà la sua parte al meglio delle proprie possibilità e in cui tutti potranno godere insieme dei benefici.
-
governi decidono di lavorare con rapidità per un accordo universale sul cambiamento climatico entro il 2015 e per trovare un modo per aumentare gli sforzi prima del 2020 oltre gli impegni già esistenti per ridurre le emissioni. Adottano anche l'emendamento di Doha al protocollo di Kyoto che aggiunge nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni per i paesi partecipanti per il periodo 2012-2020.
-
Le parti definiscono una tabella di marcia per la presentazione dei contributi che i paesi intendono dare al nuovo accordo globale sul clima e concordano le modalità per accelerare gli sforzi prima del 2020. Si stabilisce un meccanismo per far fronte a perdite e danni causati dal cambiamento climatico nei paesi in via di sviluppo. Le parti concordano anche sul potenziamento delle misure di attuazione già approvate e sul miglioramento della trasparenza relativa alle emissioni.
-
-
L'accordo di Parigi è il primo accordo globale sul clima legalmente vincolante e universale della storia "L'obiettivo dell'accordo è mantenere l'aumento della temperatura globale ben al di sotto di 2° in più rispetto ai livelli preindustriali, e nel limitare l'aumento. L'accordo mira a controllare il picco delle emissioni di gas serra e bilanciare emissioni e assorbimenti di gas serra nella seconda metà del secolo. L'accordo si occupa anche dei paesi in via di sviluppo."
-
Grazie al consenso del Parlamento, l'accordo di Parigi sul clima può entrare in vigore a novembre 2016 perché si sono raggiunte le condizioni necessarie molto prima di quanto previsto.
-
Le parti coinvolte si impegnano a portare avanti la piena attuazione dell'accordo di Parigi sul clima e accolgono con favore lo "slancio straordinario sui cambiamenti climatici in tutto il mondo"
-
L'Agenda definisce un quadro globale che individua 17 obiettivi e 169 target correlati: obiettivi di natura globale, universalmente applicabili e interconnessi, volti a garantire uno sviluppo che soddisfi i bisogni di oggi senza compromettere la capacità delle generazioni future, nel rispetto dei limiti del pianeta, in società pacifiche caratterizzate da inclusione e giustizia sociale.
La qualità ambientale viene in rilievo con riferimento a numerosi punti dell'Agenda. -
COP23 compie dei progressi significativi verso linee guida chiare per l'attuazione dell'accordo di Parigi sul clima. Queste linee guida lo renderanno operativo.
-
La COP24 in Polonia termina con risultati contrastanti. I paesi concordano sul mettere in pratica l'accordo di Parigi, ma lasciano irrisolte questioni centrali come lo schema del commercio globale delle quote di carbonio e su come rispondere all'allarme dell'aumento della temperatura di oltre 1,5 °C.
-
La Commissione europea presenta il Green deal. Attraverso la Legge europea sul clima, intende far diventare climaticamente neutra l'Europa entro il 2050.
-
La più lunga conferenza COP fino a questo momento si conclude con un accordo sull'aumento del taglio del carbonio, ma delude sul sistema del scambio globale delle quote di carbonio, sulla chiarezza sui tagli concreti alle emissioni e sul sistema per veicolare nuove finanze ai paesi più vulnerabili: punti che sono stati posticipati alla COP di Glasgow.
-
Il Parlamento europeo approva la Legge sul clima per rendere l'UE e tutti gli stati membri climaticamente neutri entro il 2050. Stabilisce un nuovo e più ambizioso obiettivo per il 2030, con una riduzione delle emissioni del 60% .
-
Nel corso della COP26, i paesi si sono accordati sull'obiettivo della neutralità climatica; su maggiori finanziamenti per i paesi vulnerabili in via di sviluppo; e sulla riduzione di fondi per nuovi progetti sui combustibili fossili. Accordo mancato invece su una risposta comune alla graduale eliminazione dell'uso del carbone.
-
I paesi hanno concordato di creare un fondo per perdite e danni, con la finalità di aiutare i paesi vulnerabili colpiti da disastri climatici. Tuttavia, nonostante i lenti progressi nell'eliminazione graduale dei combustibili fossili e nel passaggio al limite di 1,5 gradi Celsius dell'accordo di Parigi, non sono state concordate nuove misure.