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Nascita di Roma, si susseguono i 7 Re
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si sviluppano vari organi politici e la popolazione è divisa in: Patrizi (gli aristocratici) la cui educazione continuava anche dopo i 16 anni apprendendo le leggi delle 12 tavole; e i Plebei (il popolo e ceto più basso) i quali avevano un' educazione base
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Il massimo difensore del Mos Maiorum dalla cultura ellenista, esaltandolo come modello culturale ed educativo principale nell'antica Roma. Esso prevedeva: Alfabetizzazione, educazione fisica e etica morale (rettitudine, onestà, responsabilità)
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Uno dei più grandi oratori, crede nella fusione della cultura romana a quella greca tanto da esaltarla. egli diceva che l'educazione era un mezzo per esaltare le virtù spirituali e legali
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Nel 60 d.C. svolge due lavori: maestro di retorica e avvocato. Per lui l'oratoria ha una grande importanza tanto da prediligere quella repubblicana perché considerata più libera. Analizza tutti i filosofi precedenti tra cui Platone criticandolo di essere troppo idealista
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Con l'arrivo dell'impero e grazie a Cicerone, il sistema scolastico viene riformato: Primario, dai 7 ai 12 anni nel Ludus Litterarius; Secondario, dai 12 ai 16 studiavano grammaticus cioè i testi sacri; Superiore, dai 16 ai 24 andavano alla scuola di retorica ma solo gli aristocratici
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Il grande imperatore Ottaviano Augusto. In questo periodo nasce il diritto e la figura dell'avvocato
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Nerone lo accusa di una congiura costringendolo come Socrate a suicidarsi. Sarà un grande oratore, stoico e pensatore "originale" grazie alla sua formazione filosofica (come quella della fraternità universale e l'intellettuale umanista). L'educazione va impartita dai sapienti (coloro che non hanno tutte le virtù ma riconoscono i propri vizi e li sanno dominare)
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Con l'arrivo del cristianesimo ci saranno molti cambiamenti; sia a livello umano e religioso, ma anche culturali ed educativi
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Il pensiero dei padri della chiesa. Nasce per proteggere il cristianesimo dalle accuse dei pagani di essere poco veritiera. I primi ad esortare la Patristica saranno gli apologisti
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Il più grande apologista, difenderà la religione dai continui attacchi analizzando la filosofia greca e la Bibbia trovando così dei tratti comuni
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Dopo Giustino ci sarà lui che difenderà la religione in modo più combattivo attaccando pagani ed eretici
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Nasce in Germania, si trasferisce a Milano dove in un'assemblea cattolici e ariani lo nominano vescovo. Quando fu eletto aveva una scarsa conoscenza della teologia così si mette a studiare la Patristica e diffonde gli insegnamenti del cristianesimo attraverso gli Inni Liturgici
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In giovane età ha un figlio che poi abbandona. Fu profondamente attratto dal Manicheismo che contrapponeva il bene al male, ma dopo l'incontro con Sant'Ambrogio si converte per poi divenire vescovo. L'intero tema del suo pensiero riguarda la vita interiore; cioè, dobbiamo ricercare la verità in noi stessi paragonando la verità a Dio. Quindi bisogna cercare dentro ognuno di noi Dio. Scrive molte opere ma quelle che ricordiamo di più sono il De magistro e Le confessioni