Culto della bellezza

  • Antica Roma
    753 BCE

    Antica Roma

    ⦿ le ghiandole testicolari di toro e coccodrillo;
    ⦿ il midollo di cervo e di capriolo;
    ⦿ il grasso di cigno, di pecora, di oca;
    ⦿ le api affumicate nel miele, farine e uova mischiate ad essenze profumate;
    ⦿ le tinte azzurre per i capelli;
    ⦿ le tinte d'oro per capelli e barba;
    ⦿ le terme ed i bagni pubblici
  • Medioevo
    500

    Medioevo

    ⦿ un periodo sfavorevole per il make up;
    ⦿ le sembianze le più naturali possibili;
    ⦿ numerosi divieti imposti dal potere ecclesiastico riguardo la seduzione femminile;
    ⦿ la pochissima igiene;
    ⦿ l’uso spropositato di colonie, profumi e impacchi, spesso nocivi alla pelle (per rendere la pelle diafana);
    ⦿ il culto della donna sobria, magra, con seno piccolo e fianchi stretti
  • Rinascimento
    1301

    Rinascimento

    ⦿ il gusto per un incarnato perfetto e l’esaltazione delle forme;
    ⦿ il culto della donna in carne con forme prosperose, seni abbondanti e fianchi larghi;
    ⦿ le vene blu fatti con una matita di lapislazzuli (per rimarcare la propria nobiltà);
    ⦿ uno scopo “pratico” del trucco: nascondere la propria sporcizia
  • Nostro tempo

    Nostro tempo

    ⦿ un fenomeno di massa;
    ⦿ una sorta di ossessione per il corpo;
    ⦿ vengono esposti prodotti per migliorare il tono, il rendimento, per ridare giovinezza;
    ⦿ ...