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Sita in una zona altamente strategica, incrocio di molte strade che collegavano Liguria e Emilia viene riconosciuta come colonia latina
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Grazie a Giulio Cesare che ha dato cittadinanza romana alla Gallia Cisalpina, Veleia diventa Municipio
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Il foro è una piazza rettangolare solitamente costruito dai romani con il marmo. In questo particolare caso, il foro è chiuso sul lato meridionale dalla basilica mentre sugli altri 3 lati è circondato da colonne e portici che davano su case e ambienti pubblici. In tutte le città romane è presente il foro che rappresenta il centro della vita pubblica e privata della città.
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Durante l'era di Augusto (nella dinastia giulio-claudia) il foro fu pavimentato da Lucio Licinio Prisco (duoviro) un importante magistrato locale. L'intervento fu fatto soprattutto perchè rimanesse a memoria della propria fama.
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Il foro è circondato su tutti i lati da canali di scolo che servivano per incanalare l'acqua che vi confluiva per il leggero dislivello (quasi impercettibile) con cui era costruita la piazza. Come in molti fori romani anche in questo erano presenti delle statue, ma di gran parte sono solo basamenti. Dalle iscrizioni si può risalire che due di queste erano dedicate a due imperatori: Claudio e Vespasiano.
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In questa immagine presa da google maps è visibile la disposizione dei principali edifici del sito di Veleia
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Durante questo periodo la città di Veleia viene dimenticata e nessuno ne fa menzione
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Viene ritrovata casualmente la Tabula Alimentaria traiana, la più grande iscrizione nota su bronzo della storia romana
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Gli scavi iniziarono per volere di Don Filippo di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla, nei pressi del ritrovamento della Tabula Alimentaria Traviana. Gli scavi portarono alla luce, il foro, la basilica le terme, le statue e alcuni manufatti.
Si scoprì che Veleia era stata edificata sulle pendici del colle e gli edifici erano collocati su piani diversi. -
Tra i reperti rinvenuti spiccano una lastra bronzea contenente un frammento di un testo giuridico emanato da Giulio Cesare (Lex De Gallia Cisalpina), un ritratto di giovane donna e alcune statuette di bronzo nell'area del foro
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Nel 1975 viene aperto l'Antiquarium che ospita i calchi delle tavole di bronzo e alcuni reperti che servono a spiegare la storia di Veleia.
La Tabula e gran parte degli altri reperti originali si trovano presso il Museo Archeologico Nazionale di Parma, aperto nel 1752.