Garibaldi

Il Risorgimento italiano

  • Il Congresso di Vienna

    In contemporanea con la battaglia di Waterloo, nella capitale Vienna, i sovrani e rappresentanti europei si riunirono nel Congresso di Vienna per restaurare la situazione precedente all'espansione della Francia. La penisola italica fu divisa nuovamente tra le principali potenze straniere e lo Stato della Chiesa.
  • Il Romanticismo

    Il Romanticismo fu un movimento culturale nato tra la Germania e l'Inghilterra nel 1770. Si diffuse negli anni del Congresso di Vienna.
  • Period: to

    La Restaurazione e i moti liberali

    Questo fu il periodo nel quale i borghesi, gli intellettuali e gli aristocratici illuminati lottarono contro i propri sovrani
  • I moti liberali

    Nel 1820 scoppiarono moti rivoluzionari, organizzati in società segrete, in tutta Europa ed anche in Italia: a Napoli gli insorti occuparono la città ma l'intervento dell'impero austriaco e la dura repressione da parte di Ferdinando I portarono al fallimento dell'insurrezione. Nel Lombardo-Veneto e in Piemonte accadde lo stesso: l'esercito represse i tentativi rivoluzionari.
    In questo periodo la Grecia e le ex colonie in Sud America ottennero l'indipendenza, mentre la Polonia fallì.
  • Prima guerra d'indipendenza

    In tutto il nord Italia scoppiarono rivoluzioni che scacciarono gli austriaci. Nel frattempo i liberali moderati piemontesi, che allora era sotto controllo dal Regno di Sardegna, convinsero il re Carlo Alberto a dichiarare guerra contro l'Austria; tuttavia persero lo scontro e il trono di Sardegna passò al figlio Vittorio Emanuele II.
  • Period: to

    Il Risorgimento italiano

    Il Risorgimento italiano è il periodo in cui la penisola italica lottò per conquistare l'indipendenza dalla presenza straniera.
  • Il Regno di Sardegna stringe un'alleanza con Napoleone III

    A capo della politica piemontese si trovava Camillo Benso di Cavour, abile diplomatico che convinse il Parlamento di Torino ad allearsi con la Francia nella Guerra di Crimea. In cambio, Cavour patteggiò con Napoleone III: la Francia avrebbe appoggiato il Piemonte se l'Austria avesse attaccato.
  • Seconda guerra d'indipendenza

    Dopo aver trattato con Napoleone III, Cavour ammassò l'esercito ed i volontari sul confine tre Piemonte e Lombardo-Veneto. L'Austria avvertì il Piemonte con un ultimatum ma Cavour si rifiutò; così infuriò nuovamente la guerra tra l'impero austriaco e il Regno di Sardegna, appoggiato dalla Francia. Dopo numerose battaglie il Piemonte riuscì a conquistare la Lombardia, tuttavia Napoleone III firmò un armistizio con l'Austria che concedeva la Lombardia al Regno di Sardegna.
  • Altri stati si uniscono al Regno di Sardegna

    Mentre la Seconda guerra d'indipendenza imperversava, nei ducati di Modena e Parma, in Toscana e in Emilia Romagna scoppiarono nuove insurrezioni che cacciarono i rispettivi sovrani. In seguito a vari plebisciti, questi stati si unirono al Regno di Sardegna.
  • La spedizione dei Mille

    Al termine della Seconda guerra d'indipendenza spiccò la figura del generale Giuseppe Garibaldi. Alcuni esuli organizzarono una spedizione che vedeva a capo lo stesso Garibaldi; così un gruppo di mille soldati sbarcarono a Marsala, in Sicilia, e si fecero strada fino a Palermo, che era sotto controllo borbonico. L'Italia di quel periodo vedeva il Piemonte a nord che si espandeva verso sud per collegarsi con Garibaldi che risalì l'Italia dalla Calabria.
  • La nascita del Regno d'Italia

    Dopo aver scacciato i Borbone dal sud Italia, Cavour indette i plebisciti in tutte le regioni conquistate.
    Il 17 marzo 1861 il primo Parlamento italiano proclamò la nascita del Regno d'Italia.
  • Terza guerra d'indipendenza

    Cavour e Vittorio Emanuele II dichiararono nuovamente guerra all'Austria, liberando così il Veneto.
  • Roma diventa capitale

    Il Regno d'Italia comprendeva tutta la penisola tranne lo Stato della Chiesa. Il popolo pensava che, per la sua importanza storica, Roma dovesse essere la nuova capitale; così le truppe italiane attaccarono quelle pontifici ed entrarono nella città.
    La liberazione di Roma apri una frattura tra il Papato e lo Stato italiano, chiamata "Questione romana".