Moti rivoluzionari 1848

Moti dal 1820-1848

  • Restaurazione (Spagna)

    Le truppe destinate ad essere inviate in America per sedare le rivolte nelle colonie si ammutinarono opponendosi al regime repressivo del sovrano Ferdinando VII, riuscendo nell’arco di pochi giorni a far dilagare la protesta ad altri reparti fino a rendere vana ogni opposizione regia. Il re fu costretto a ripristinare la Costituzione abrogata ed a concedere una camera elettiva ai ribelli.
  • Regno Delle Due Sicilie

    Lo scompiglio che stava attraversando la Spagna, arrivò fino in Italia partendo dal Regno delle Due Sicilie, dove la carboneria, una delle società segrete più forti in Italia, ben radicata tra le fila dell’esercito, pianificò una rivolta organizzata per richiedere la Costituzione su modello spagnolo, senza però destituire il Re, in pratica, la popolazione richiese una Monarchia Costituzionale. A guidare la missione furono due sottotenenti della cavalleria: Morelli e Salvati.
  • Carlo Alberto di Savoia

    Carlo Alberto di Savoia
    La Carboneria, i liberali borghesi e gli intellettuali Torinesi vedendo il profondo cambiamento che il Sud d’Italia stava attuando, decisero di muoversi per scacciare dal suolo italiano il dominatore straniero, ma forte dell’esperienza del resto d’Europa, attuò il piano d’indipendenza cercando un potere forte che potesse appoggiare la rivolta. La scelta cadde sul giovane Carlo Alberto di Savoia Principe di Corigliano.
  • Period: to

    MOTI 1820-1821

  • Indipendenza Italiana

    Nella seconda metà del 1820, il Conte Santorre di Santa Rosa, a capo della silente organizzazione della rivolta, realizzò molte riunioni segrete insieme al Principe e ai generali che avrebbero condotto la rivolta militare, e fu così, che il 10 marzo 1820 ad Alessandria, Vercelli e Torino furono issate bandiere tricolori che affermarono simbolicamente l’indipendenza dell’Italia dal dominio austriaco.
  • Abdicazione Re Vittorio Emanuele I

    Abdicazione Re Vittorio Emanuele I
    Il Re Vittorio Emanuele I, abdicò in favore di Carlo Felice di Savoia e visto che il legittimo Re non si trovava su suolo Piemontese, la reggenza fu affidata temporaneamente a Carlo Alberto il quale concesse la Costituzione e nominò Santorre di Santa Rosa ministro della guerra.
  • Marcia verso Avellino

    Una parte delle truppe guidate dai sottotenenti e una buona parte del popolo, marciarono verso Avellino per ottenere la Costituzione. In breve tempo anche la città di Napoli fu coinvolta, e a guidare la marcia fu il Generale Pepe.
  • Costituzione (Napoli)

    Ferdinando I di Borbone concesse al popolo napoletano la Costituzione.
  • Battaglia di Rieti-Antrodoco

    Ferdinando I chiese l’intervento della Santa Alleanza per soffocare in modo definitivo i liberali. Il 7 marzo 1821 le truppe austriache su mandato dell’Alleanza sconfissero le truppe di Pepe nella battaglia di Rieti-Antrodoco.
  • Revoca Costituzione (Napoli)

  • Santa Alleanza

    Durante il Congresso di Verona, indetto dalla Santa Alleanza (Prussia, Russia, Austria, Francia, Piemonte) al quale presero parte anche altri governi (Regno di Sardegna, Regno delle due Sicilie, Stato della Chiesa, Gran Ducato di Toscana), si decise di porre fine al Governo Costituzionale di Madrid e fu dato mandato alla Francia d’intervenire e porre fine alla rivolta spagnola.
  • Trocadero

    Lo scontro tra le truppe francesi e le organizzazioni rivoluzionarie spagnole avvenne a Trocadero. I francesi ne uscirono vittoriosi. Il 7 Aprile del 1823, i reggimenti francesi liberarono il Re il quale revocò la Costituzione, sciolse il governo costituzionale, e riprese totalmente i propri poteri.
  • CAUSA MOTI 1830-1831

    Nel 1830 alcune decisioni del Re Carlo X di Francia accesero in breve tempo la miccia della rivoluzione dapprima in territorio francese e successivamente nel resto d’Europa.
  • Indipendenza Belgio

    Il Congresso di Vienna aveva stabilito che il Belgio costituisse insieme all’Olanda un unico Stato con a capo Guglielmo I d’Orange - Nassau.
    Lo scontento popolare si manifestò clamorosamente nell’Agosto 1830, mese in cui scoppiò la Rivoluzione popolare a favore dell’indipendenza.
  • Patto Francesco IV - Ciro Menotti

    Il capo della carboneria locale Ciro Menotti strinse un patto con Francesco IV d’Asburgo - Este che reggeva il Ducato. Il patto stipulato tra i due uomini prevedeva che Francesco IV sostenesse e agevolasse attivamente la rivoluzione all’interno dei propri territori e in cambio, una volta ottenuta l’unificazione dei territori sotto un'unica monarchia costituzionale, ne sarebbe diventato il legittimo Re.
  • Period: to

    Moti 1830-1831 Polonia

    Nel 1830 alcuni militari e intellettuali polacchi, forti degli avvenimenti positivi accaduti in Francia e Belgio, si organizzarono per guidare la rivolta, era nei loro piani ottenere l’indipendenza dalla Russia puntando ad avere l’appoggio politico della Francia
    La Francia non intervenne
    Le lotte interne tra i capi della rivoluzione portarono alla definitiva sconfitta del movimento rivoluzionario Polacco. Nel 1831 la Polonia continuava a essere territorio Russo
  • Period: to

    MOTI 1830-1831

  • Prammatica Sanzione

    La vera rivoluzione per questa Nazione fu la riforma istituzionale denominata Prammatica Sanzione, introdotta il 19 marzo 1830, la quale prevedeva la successione al trono per le infante.
  • Ordinanze di Saint-Cloux

    Il Re proclamò le Ordinanze di Saint- Cloux ordinanze con le quali, di fatto, attuava un vero colpo di Stato.
  • Resistenza contro le istituzioni

    Con la pubblicazione ufficiale delle ordinanze sul giornale Moniteur esse divenivano effettive. In breve tempo i giornalisti liberali più importanti di Parigi insieme ai politici di fazione opposta al Re, si riunirono pubblicando senza autorizzazione dello Stato su tre diversi giornali (Le National, Le Globe, Le Temps) un’esortazione al popolo alla resistenza contro le istituzioni.
  • Seconda Rivoluzione Francese

    Ha inizio per le strade di Parigi la seconda Rivoluzione che durerà tre giorni, le cosiddette Tre giornate gloriose, alla fine delle quali il Re Carlo X venne deposto e i deputati liberali che avevano condotto la rivolta scelsero di mantenere come formula di governo una monarchia Costituzionale offrendo il trono a Luigi Filippo d’Orléans primo Re a essere chiamato “Re dei Francesi”.
  • Giovine Italia

    Giovine Italia
    Giuseppe Mazzini fonda la Giovine Italia.
    L'obiettivo di questa organizzazione era quello di trasformare l'Italia in una repubblica democratica unitaria, secondo i principi di libertà, indipendenza e unità, destituendo i governi dei precedenti stati preunitari.
  • Period: to

    Rivolta 1831

    Il 3 febbraio 1831 in questi territori, come da programma, scoppiò la rivolta. Il 5 febbraio 1831 Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna si dichiararono indipendenti dallo stato della Chiesa e istituirono le Province Unite Italiane scegliendo come forma di governo una repubblica parlamentare.
  • Isabella II di Spagna

    Isabella II di Spagna
    Nel 1833 alla morte del Re Ferdinando VII, Isabella II di Spagna, a poco meno di tre anni, divenne la prima Regina Spagnola.
  • Del primato morale e civile degli italiani

    Del primato morale e civile degli italiani
    Gioberti, in questa sua opera, auspicò la costituzione di una confederazione fra gli Stati italiani presieduta dal papa e sostenuta dalla forza delle armi del Regno di Sardegna.
    Questa proposta venne definita neoguelfa.
  • Le speranze d'Italia

    Le speranze d'Italia
    Il liberale piemontese Cesare Balbo, in questa sua opera, poneva il problema della presenza in Italia dell'Impero asburgico e i augurava che un'attenta azione diplomatica piemontese postase gli interei dell'Austria verso i Balcani, lasciando libere le terre italiane.
  • Period: to

    Crisi Agraria

  • Inizio del biennio delle riforme

    Elezione di papa Pio IX.
  • Giuseppe Mazzini

    Giuseppe Mazzini
    Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872) è stato un patriota, politico, filosofo e giornalista italiano.
    Nato da una famiglia agiata, fin dalla giovinezza si avvicinò alle idee patriottiche e democratiche.
  • Giueppe Garibaldi

    Giueppe Garibaldi
    Patriota, generale e uomo politico (Nizza 1807 - Caprera 1882). Dopo aver aderito alla Giovine Italia e preso parte a moti insurrezionali in Italia, visse alcuni anni (1835-48) in America, combattendo per l'indipendenza in vari paesi.
  • Camillo Benso, conte di Cavour

    Camillo Benso, conte di Cavour
    Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella, noto semplicemente come conte di Cavour o Cavour (Torino, 10 agosto 1810 – Torino, 6 giugno 1861), è stato un politico, patriota e imprenditore italiano.
    Egli fu l'esponente più significativo dei filosabaudi e fulcro della politica risorgimentale italiana.
    Egli seppe in concreto individuare la via per giungere all'unità d'Italia.
  • Provvedimenti Francia

    I primi provvedimenti riguardarono la limitazione della giornata lavorativa a 10 ore e l’istituzione di opifici pubblici che diedero lavoro alla massa di disoccupati. Pur con una attività produttiva non molto rilevante, questi istituiti occuparono circa 100 mila cittadini
  • "Grande Germania" e "Piccola Germania"

    La questione nazionale restava il problema chiave. Sulla soluzione “grande tedesca” che includeva i territori governati dagli Asburgo prevalse quella “piccolo tedesca” che escludeva i territori di Vienna e faceva della Prussia il motore principale del processo unitario.
  • Carlo Cattaneo

    Carlo Cattaneo
    Carlo Cattaneo (Milano, 15 giugno 1801 – Lugano, 6 febbraio 1869) è stato un patriota, filosofo, politico, politologo, linguista e scrittore italiano, esponente del pensiero repubblicano federalista.
    Non condivideva l'obiettivo di costituire uno Stato centralizzato: al contrario i doveva puntare a una repubblica federale.
  • Vincenzo Gioberti

    Vincenzo Gioberti
    Vincenzo Gioberti (Torino, 5 aprile 1801 – Parigi, 26 ottobre 1852) è stato un presbitero, patriota e filosofo italiano, nonché il primo Presidente della Camera dei deputati del Regno di Sardegna, esponente di primo piano del Risorgimento italiano.
  • Luigi Bonaparte

    Luigi Bonaparte
    Carlo Luigi Napoleone Bonaparte(20 Aprile 1808 - 9 Gennaio 1873), regnante con il nome di Napoleone III, figlio terzogenito del re d'Olanda Luigi Bonaparte e di Hortense de Beauharnais, fu presidente della Repubblica francese dal 1848 al 1852 e imperatore dei francesi dal 1852 al 1870.
  • Period: to

    MOTI DEL '48

    E' il periodo della storia italiana che portò l'Italia alla sua unificazione.
    Gli obiettivi erano liberare l'Italia dagli stranieri e unire l'Italia in un unico Stato.
  • Autonomia della Sicilia

    Preoccupato dalla piega che stavano prendendo gli eventi, Ferdinando II proclamò l'autonomia della Sicilia e il 29 Gennaio fu il primo fra tutti i sovrani d'Italia a concedere la Costituzione.
  • Costituzione Toscana

  • Proibizione banchetto delle opposizioni

    In Francia, il primo ministro François Guizot, aveva proibito un banchetto delle opposizioni a conclusione di una campagna per la riforma elettorale.
    I tumulti che seguirono costrinsero Luigi Filippo ad abdicare, mentre veniva costituito un governo provvisorio che annoverava il socialista Louis Blanc e l’operaio Alexandre Martin detto Albert.
  • Costituzione Regno di Sardegna

    Statuto Albertino
  • Rivoluzione Tedesca

    La rivoluzione scoppiò a Berlino e da lì si propagò in tutti gli Stati tedesci.
  • Costituzione Stato Pontificio

  • Cinque Giornate di Milano

    In cinque giorni Milano cacciò le truppe austriache, comandate dal generale Radetzky.
  • Guerra federale agli Austriaci

    Dopo l'abbandono degli Austriaci, Carlo Alberto decise di dichiarare guerra all'Austria con un duplice intento: acquisire nuovi territori e impedire che l'iniziativa indipendentista fosse condotta dai democratici e dai repubblicani.
    A lui si unirono Pio IX, Lepoldo II di Toscana e Ferdinando II di Napoli.
  • Estraniazione papa Pio IX

    Estraniazione papa Pio IX
    L'Austria, essendo la maggior potenza cattolica europea, minacciò Pio IX di uno scisma, così egli fu obbligato ad estraniarsi dal conflitto. Con questo fallì l'ipotesi neoguelfa.
  • Scontro a Custoza

    Lo scontro finale tra Piemontesi e Austriaci.
    I Piemontesi vennero nettamente sconfitti.
    Carlo Alberto cercò di difendersi ancora ma fallì nuovamente deludendo i patrioti lombardi.
  • Armistizio di Vigevano

    L'armistizio venne firmato a Vigevano dal generale Salasco per il Regno di Sardegna e da Radetzky per l'Impero asburgico. Finiva così la prima fase della guerra.
  • Costituzioni Abrogate

    Dopo lunghe discussioni prevalse la tesi della "piccola tedesca", così, mentre l'Austria esclusa ritirava i propri rappresentanti, l'Assemblea offriva la corona imperiale al re di Prussia Federico Guglielmo IV. Alla fine però egli rifiutò e tutte le costituzioni concesse nei vari Stati tedeschi vennero abrogate.
  • Union èlectorale

    Union èlectorale
    Luigi Bonaparte seppe parlare alle masse e si guadagnò ampi consensi tra i contadini e gli operai parigini a cui aggiungeva una solida base elettorale di monarchici, bonapartisti, cattolici e repubblicani moderati. Con la sua Union èlectorale trionfò alle elezioni dell’assemblea legislativa nelle primavera del 1849.
  • Triumvirato

    Una Costituente eletta a suffragio universale dichiarò la fine del potere temporale dei papi e affidò la Repubblica Romana a un triumvirato formato da Mazzini, Armellini e Saffi.
  • Armistizio di Vignale

    Le clausole dell'armistizio non furono gravose: il Regno di Sardegna tornò ai confini precedenti.
  • Vittorio Emanuele II al trono

    Vittorio Emanuele II al trono
    Dopo le ulteriori sconfitte, Carlo Alberto decide di abdicare a favore del figlio Vittorio Emanuele II.
  • Resistenza Fallimentare di Brescia

  • Resa Finale

    Gli insorti veneziani stremati dalla fame e dalle epidemie si arresero agli Austriaci.