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sollevazione militare contro Ferdinando I di Borbone per costringerlo a concedere una costituzione di tipo spagnolo (democratica) e a formare a Napoli un governo costituzionale.
A Palermo in realtà si chiede l'indipendenza e di ristabilire la costituzione del 1812 (peraltro contro le altre città siciliane). -
Portano alla destituzione di Vittorio Emanuele I e alla nomina di Carlo Alberto, prima, e di Carlo Felice, dopo.
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mentre è esule in Francia
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scritto in 8 anni di reclusione allo Spielberg
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non parte neppure
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partecipa mazzini stesso ma vengono sconfitti facilmente
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importantissimo filosofo idealista inglese
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di Gioberti
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fucilati a cosenza
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Proposta liberale moderata di Massimo d'Azeglio
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contro Ferdinando II che concede la Costituzione
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Carlo Alberto di Savoia concede uno statuto moderato
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dopo le proteste che avevano cacciato gli austriaci
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Re di Sardegna, prima, e d'Italia, dopo.
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per volontà di Leopoldo II
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nella provincia di Salerno in Campania, situato nel golfo di Policastro.
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Lo sbarco a Marsala, fu uno dei momenti iniziali della spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi, avvenuto l'11 maggio 1860.
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Avvenne con un atto normativo del Regno di Sardegna sabaudo (legge 17 marzo 1861, n. 4671) col quale Vittorio Emanuele II assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d'Italia
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conosciuta anche come legge Lanza, dal nome del ministro dell'interno del Governo La Marmora II che ne fu promotore, fu una legge del Regno d'Italia unitario rubricata "legge per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia", emanata il 20 marzo 1865. Costituì sostanzialmente una generalizzazione del decreto Rattazzi di sei anni prima, tanto da rappresentare uno dei più noti simboli della cosiddetta piemontesizzazione del nuovo regno.
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il codice civile (Pisanelli), il codice di procedura civile, il codice del commercio e quello della marina mercantile.
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di Ippolito Nievo, pubblicato postumo e concluso nel 1858
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dal nome di Giuseppe Zanardelli, allora ministro di Grazia e Giustizia che ne promosse l'approvazione) è un codice penale che fu in vigore nel Regno d'Italia dal 1890 al 1930. (Umberto I)
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