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Il mito racconta di una fondazione avvenuta a opera di Romolo
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Nell'antica Grecia questo fenomeno era determinato da esigenze politiche e necessità militari di rafforzamento, per le quali i villaggi o comunità rinunciavano alla propria autonomia in favore della città-stato e comportava sempre il comune riconoscimento di una o più divinità cittadine.
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La rivolta ionica rappresentò il primo grande conflitto tra la Grecia e l'Impero persiano e segnò l'inizio della prima fase delle guerre persiane.
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La battaglia del Lago Regillo è una delle prime leggendarie vittorie romane.
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Di ritorno intorno da una campagna militare i plebei si ammutinarono per esprimere il loro rifiuto all'assetto patrizio
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È il nome con cui si designa il periodo pari a circa mezzo secolo di pace e di progresso civile per la civiltà greca e per Atene, compreso tra il 479 a.C., con la fine della seconda invasione persiana, e il 431 a.C., che segnò l'inizio della Guerra del Peloponneso.
Alla base del periodo dorato ci sono essenzialmente la vittoria greca delle Guerre Persiane, la progressiva perdita di potere persiana ed il consequenziale sviluppo egemone delle forze economico-militari di Sparta ed Atene. -
All’inizio della Roma repubblicana non esistevano leggi scritte e i plebei erano sottoposti all’arbitrio dei giudici patrizi. La situazione divenne sempre più tesa e i patrizi furono costretti a cedere: fu quindi nominata una commissione di dieci membri tutti patrizi, i decemviri, con l’incarico di redigere le leggi.
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Il primo collegio decemvirale, presieduto da Appio Claudio Crasso, concluse i lavori dopo un anno, con la redazione di dieci tavole. Dopo fu nominata una nuova commissione aperta, questa volta, anche ai membri di origine plebea, presieduta dallo stesso Appio Claudio Crasso. Questo secondo decemvirato elaborò altre due tavole di leggi.
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La legge Canuleia è una legge proposta dal tribuno della plebe Gaio Canuleio nel 445 a.C. con la quale venne abolito il divieto di nozze tra patrizi e plebei
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Marco Furio Camillo pose fine al decennale assedio di Veio facendo penetrare nella città dei soldati romani per un cunicolo sotterraneo. La città fu distrutta, il dittatore trionfò.
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u un trattato di pace che pose fine alla guerra di Corinto. Il nome ufficiale del trattato si deve al navarco spartano Antalcida che aveva negoziato i termini di pace col re persiano Artaserse II.
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È il più importante sviluppo della costituzione romana: ci sono due consoli reintegrati completamente dopo l'abolizione dei tribuni militum consulari potestate, uno dei quali avrebbe dovuto essere plebeo. In realtà, dai dati in nostro possesso sembra piuttosto che la legge consentisse che uno dei due consoli fosse plebeo, ma non escludesse la possibilità che entrambi i magistrati fossero patrizi.
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Fu combattuta dai Romani contro i Sanniti, quando si concluse con un trattato di pace, siglato a Roma. Teatro dello scontro furono la Campania ed il Sannio.
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Nel 321 a.C. sconfitta romana delle Forche Caudine
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Sconfitta nella seconda guerra sannitica (326-304 a.C)
I romani vengo umilati passando sotto le forche/gioghi -
La scomparsa prematura e improvvisa di Alessandro tolse all’impero il suo principio creatore e regolatore. Dopo la morte di Alessandro, l’immenso impero da lui conquistato si frazionò a causa delle lotte che i suoi generali intrapresero per la successione. Dopo circa un ventennio di conflitti, al posto dell’unico impero si formarono alcuni grandi stati detti regni ellenistici.
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Roma di afferma prima nel Mediterraneo Occidentale e poi,dopo un lungo peridio, nel Mediterraneo Orientale
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I Romani ottennero il dominio sull'Italia Centrale e sulla Campania
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Fu una legge promulgata a Roma ai tempi della Repubblica, dal dittatore Quinto Ortensio.
La legge imponeva che le deliberazioni prese durante il Concilium plebis (concilio della plebe) dovessero vincolare tutto il popolo romano quindi I pleibisciti hanno valore di legge -
Nel 281 a. C. Taranto, in guerra contro Roma, chiama in aiuto Pirro, re dell`Epiro.Pirro, dopo aver sconfitto i Romani presso Ascoli Satriano, preoccupato per le perdite non inferiori a quelle dell`avversario, confessa a un ufficiale, che si congratula con lui, che un`altra vittoria così lo avrebbe completamente rovinato. Da qui l`espressione "una vittoria di Pirro" di un giorno solo apparentemente fortunato.
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Fu l'episodio conclusivo delle guerre pirriche combattute da Pirro, re dell'Epiro, contro i Romani.
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Pirro per non cadere prigioniero dei Romani, ritornò precipitosamente nel suo regno con ciò che restava del suo esercito. Taranto rimase sotto assedio altri tre anni, Roma ora aveva sottomesso l’intera Magna Grecia.
Pirro morì nel 272 a.C. in combattimento ad Argo. -
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264 a.C il console Appio Claudio cacciò da Messina il presidio punico
263 a.C Siracusa passò dalla parte di Roma e cominciò a conquistare la Sicilia:
261 a.C Conquista Agrigento
260 a.C vittoria a Milazzo
256 a.C vittoria a Capo Ecnomo
250 a.C conquista Palermo
Il console Marco Attilio propose la pace con Cartagine,che però quest'ultimo rifiutò. Quindi Roma portò la guerra in Africa ma fallì.
Nel 241 a.C Roma riuscì a vincere nelle isole Egadi vs Cartagine e firmarono una pace -
Cartagine deve ritirarsi dall'intera Sicilia
Cartagine deve lasciare i Siracusani
Cartagine deve restituire i prigionieri senza riscatto ai romani
Cartagine deve pagare un'indennità di guerra di 3200 talenti -
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Nord del fiume Ebro influenza romana ,mentre sud cartaginese
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Costituisce il primo degli episodi, e il vero e proprio casus belli, dell'intera seconda guerra punica. L'esito dell'assedio fu che i Saguntini, alleati dei Romani, si arresero alle forze cartaginesi, comandate da Annibale, dopo otto lunghi mesi.
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Contro Filippo V,conclusa con la Pace di Fenice,che diede ai Romani il diritto di intervenire nelle vicende greche.Si intreccia con le vicende della seconda guerra punica, a motivo dell'accordo tra Annibale e Filippo V.
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Queste due città-stato riuscirono a diventare imperi, e poi ebbero la necessità di regolare le reciproche convenienze e le rispettive zone d'influenza. Per secoli le due città operarono da alleate e gli interessi economici e le metodologie di espansione erano le stesse, Roma non guardava al mare perché era impegnata prima a difendersi dai vicini mentre Cartagine, senza un vero esercito cittadino e bloccata in Sicilia dai Greci, appariva indecisa sulla sua politica espansiva.
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Contro Filippo V,sconfitto a Cinocefale.Roma non procede ad annessione territoriali.
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Le province,governate da proconsoli o propretori con imperium militare,coadiuvati da un questore e da legati,comprendevano al loro interno realtà diverse:
*città alleate,
*città tributarie,
*città liberae et immunes. -
Contro Antioco III di Siria, presso il quale si era rifugiato Annibale; si concluse con la vittoria romana a Magnesia e con la successiva pace di Apamea.
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Roma vs Perseo:vince l'esercito romano e la monarchia macedonica venne abolita e smembrata in 4 repubbliche indipendenti
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Massimissa,re di Numidia,fece diverse incursioni nel territorio Cartaginese.
Cartagine chiese più volte a Roma il permesso di intervenire ma nel 151 a.C si mosse a Massimissa senza il permesso di Roma
149 a.C Roma attacco Cartagine consapevole di aver violato il trattato
Cartagine chiese la pace ma la condizione imposta(spostarsi 10 miglia verso l'intero)era troppo alta
146 a.C. Scipione l'Emiliano distrusse Cartagine -
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Con l'espressione di Grecia romana si tende ad indicare quel periodo della storia greca che va dalla distruzione di Corinto del 146 a.C., alla successiva trasformazione della Grecia in provincia romana (27 a.C.), fino alla divisione tra impero romano d'Occidente e d'Oriente (395).
Questa voce tende a considerare anche l'influenza che Roma esercitò sull'intera area greca fin da prima della sua conquista e, quindi, per tutto il periodo che va dalla fine del III secolo a.C. al 146 a.C.. -
Fu un regno ellenistico con capitale Pergamo, fondato da Filetero agli inizi del III secolo a.C., capostipite della dinastia degli Attalidi, che si trovava nell'attuale Asia Minore. Il regno si espanse in particolare dopo la Pace di Apamea, l'ultimo sovrano, Attalo III poi lo diede alla repubblica romana.
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Si aprì una fase di crisi sociale ed economica
-fine timore di pericoli esterni
-più ricchezze ai ricchi ->aumento divario tra ricchi e poveri