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Papa Urbano II invita i milites a prepararsi a difendere il Sacro Sepolcro.
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Organizzata dai grandi feudatari franco-normanni, guidati dal legatro papale Ademaro di Puy
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In risposta all’appello di Urbano II nascono dei movimenti spontanei in pellegrinaggio verso la Terra Santa, la crociata dei pezzenti era uno di questi, guidati da Pietro l’Eremita.
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Dopo un mese di assedio Gerusalemme venne conquistata, questo evento portò alla formazione di piccoli regni in medioriente
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La seconda crociata è organizzata da sovrani come Corrado III di Svevia e Luigi VII di Francia. Viene assediata Damascoviene senza successo.
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Crociata condotta da alcuni re cristiani, come Filippo Augusto, Riccardo Cuor di Leone e Federico Barbarossa.
Lo scopo di questa terza crociata era riconquistare Gerusalemme da Saladino -
Riccardo Cuor di Leone e Saladino strinsero un accordo che permetteva ai pellegrini disarmati di poter andare a Gerusalemme anche se la città rimaneva in possesso dei musulmani
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Condotta da Filippo di Svevia, Baldovino di Fiandra e Bonifacio II. Con lo scopo, da parte dei veneziani, di conquistare Costantinopoli.
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Condotta da Andrea II di Ungheria e da Leopoldo d’Austria. La battaglia fu svolta in Egitto anche se l’obiettivo era Gerusalemme.
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I crociati dovettero cedere la città di Damietta precedentemente conquistata. La crociata fu inutile.
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La sesta fu l’unica crociata pacifica risolta per vie diplomatiche. Federico II di Svevia e di Sicilia conclusero un accordo con al-Malik: i cristiani avrebbero avuto Betlemme, Nazaret, Lidda e Gerusalemme, ad eccezione della spianata del Tempio e della moschea al-Aqsà e i musulmani avevano completo accesso.
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Condotta da Luigi IX di Francia detto re santo. Il re partì per l’Egitto e nel 1249 sbarcò a Damietta. Nel 1250 il re fu sconfitto è fatto prigioniero da baybars e riconquistò la sua libertà concludendo la crociata senza risultati.
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Guidata da re Luigi IX sotto pressione di papa Clemente IV con lo scopo di sconfiggere i domini musulmani in Africa settentrionale. Luigi riprese la croce anche se questo gesto era imitato da pochi, compreso suo fratello Carlo I d’Angiò. Il re sbarcò a Cartagine e iniziò a porre sotto assedio Tunisi. Durante l’assedio la peste e la dissenteria decimarono l’esercito, e uccisero il 25 agosto lo stesso re.
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