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Per affrontare l'arretratezza dell'Impero lo zar Alessandro II, per le frequenti rivolte, attuò una cauta politica di riforme di cui questa era la più importante
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I principali investitori esteri furono la Francia, la Germania e la Gran Bretagna
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Fu un populista ad assassinare lo zar. Questa branca della borghesia istruita (intellighenzia) voleva alfabetizzare i contadini e avevano come scopo finale l'abbattimento dello Stato, da sostituire con comunità agricole. Alcuni esponenti prevedevano tra i metodi di lotta il terrorismo
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Non fu l'espressione della crescita di una borghesia imprenditoriale, piuttosto un'iniziativa proposta dallo Stato
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Le due correnti sono il bolscevichi, capeggiati da Lenin, e dai menscevichi, capeggiati da Martov. Rispettivamente i primi volevano un partito formato da professionisti della politica, per guidare gli operai e i lavoratori all'abolizione della proprietà privata e alla collettivizzazione dei mezzi di produzione, i secondi un partito sul modello del "socialdemocratico tedesco" e sostenevano le riforme sociali e politiche
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Partito di ispirazione liberale nato dalla borghesia in opposizione allo zarismo
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A San Pietroburgo si ebbe uno sciopero generale e nacque il primo "consiglio" dei lavoratori, a capo del quale vi era Trockij
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In questo giorno una pacifica processione, che doveva presentare allo Zar una supplica per aiuto e protezione, sfilò per San Pietroburgo e raggiunse il Palazzo d'Inverno. Venne repressa dall'esercito con le armi causando scioperi e rivolte nelle fabbriche del paese
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Realizza alcune moderate riforme economiche, che però non risolsero i gravi problemi della massa di contadini poveri, e vuole la riforma agraria
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Galizia e Bucovina
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Nel 1917 le condizioni economiche della Russia erano disastrose e nel 1918, anche per far fronte alle necessità della guerra civile, il governo bolscevico guidato da Lenin attuò questa politica in campo economico. Lo Stato dunque arrivò a controllare ogni settore dell'Economia ma, se aiutò il rifornimento dell'esercito nelle fasi più critiche della guerra civile, aggravò invece la crisi economica. Infatti per le manifestazioni dei contadini fu proclamato lo stato d'assedio
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Gli operai di Pietrogrado insorsero in massa. Lo Zar ordinò alle truppe di disperdere i manifestanti, ma l'esercitò si rifiutò di obbedire e si schierò dalla loro parte
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Finisce la monarchia zarista e nasce la repubblica
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Le tesi affermavano tre idee fondamentali:
1) Tutto il potere ai soviet;
2) La pace (cosa che non volevano i due centri di potere, governo provvisorio e soviet di Pietrogrado);
3) La terra ai contadini. -
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Il mese successivo gli operai e i soldati scesero in piazza per impedire la partenza per il fronte di alcuni reparti. Lenin dovette rifugiarsi in Finlandia
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Kerenskij riuscì a reprimere il colpo di Stato con l'appoggio degli operai, dei contadini e dei bolscevichi. Questi ultimi uscirono rafforzati dalla vicenda e per la prima volta conquistarono la maggioranza nei soviet di Pietrogrado e Mosca. Lenin intanto scrisse il saggio "Stato e rivoluzione" dove sosteneva che i bolscevichi dovevano distruggere lo Stato per dar vita alla "dittatura democratica"
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Episodio simbolo della rivoluzione come lo era la presa della Bastiglia per la Rivoluzione Francese
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Il primo atto del congresso panrusso dei soviet fu l'approvazione del decreto sulla pace e del decreto sulla terra. Questo governo provvisorio doveva guidare la Russia sino all'elezione di una Assemblea Costituente
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I bolscevichi ottennero un risultato sfavorevole del 25% conto il 58% dei socialrivoluzionari, il 13% dei cadetti e il 4% dei menscevichi
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Provvedimento voluto da Lenin sin dal 1914
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Entrò in vigore in luglio e prevedeva che il nuovo Stato diventasse una repubblica federale e si aggregassero liberamente le eventuali repubbliche socialiste
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I bolscevichi, constatata l'ostilità dell'assemblea nei confronti del nuovo potere, la sciolsero. Questo atto di forza rispondeva alle convinzioni più volte espresse da Lenin, che rivendicava il principio della dittatura del proletariato contro la democrazia borghese
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La Russia cedette le regioni comprese fra la Bielorussia e il Caucaso, riconobbe l'indipendenza di Finlandia e Ucraina, rinuncia alle pretese territoriali sui paesi baltici
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Nel Partito Comunista dell'Unione Sovietica non dovevano esistere più contrasti
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Dopo una critica radicale dello stesso Lenin fu approvata la Nuova Politica Economica (NEP):
1)Ai contadini veniva permesso di coltivare la terra per le loro necessità;
2)Il commercio spicciolo venne legalizzato;
3)Lo Stato manteneva il controllo delle fabbriche con più di 20 dipendenti e veniva creato un sistema di produzione misto.
Venne applicata solo nel 1922 -
Nel dicembre di quell'anno si unirono alla Russia quelle provincie che era state prese in potere dai bolscevichi una volta sconfitte le armate bianche. Nacque così l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche