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Lenin fu esiliato nuovamente
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la scarsità di beni di prima necessità e la crisi economica influì sulla valuta russa, infatti il Rublo perse i due terzi del suo valore
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l'estate del 1914 aveva segnato in russia un periodo di concordia nazionale, inoltre si cambiò il nome di San Pietroburgo, in Pietrogrado.
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gli Imperi centrali conquistano Lituania, Galizia, Polonia e parte dell'Estonia; mentre la crisi economica disgrega la socità russa.
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proteste violente ci furono nel 1917 in molte città europee. In Russia le conseguenze furono devastanti per lo Stato a causa della fragilità dell'autocrazia zarista. Uno sciopero di operai a cui si aggiunsero le donne divampò per protestare contro il carovita.
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la mobilitazione della classe operaia e la defezione dell'esercito furono i fattori decisivi della rivoluzione di Febbraio.
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Il provvedimento mirava a ridurre la disaffezione dei soldati, ma tolse potere e autorità ai comandanti dei reparti al fronte. Questa ordinanza garantiva ai soldati e ai marinai il pieno esercito delle libertà civili e politiche e autorizzava tutti i reparti a eleggere un proprio organo rappresentativo.
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probabilmente lo zar non aveva alternative, poichè la monarchia non aveva più alleati. Tanto che nei mesi seguenti nessuno propose seriamente un ritorno al trono.
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Un governo era necessario, ma nasceva debole per la diarchia con il soviet. Nè i liberali nè i socialisti formularono reali soluzioni per il problema della pace e della terra. Forse una riforma agraria avrebbe potuto contenere la protesta nelle campagne.
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il rovesciamento operato da Lenin della strategia fino ad alloraseguita dai bolscevichi creò una spaccatura profonda e irreversibile nel fronte socialista.
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Il nuovo governo allargato che comprendeva anche menscevichi e socialrivoluzionari (in cui però le sinistre erano, e vollero essere, in minoranza) fu accolto positivamente, ma non potè funzionare per le divergenze al suo interno, in un momento in cui la crisi del Paese precipitava.
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questa iniziativa dissennata ebbe conseguenze fatali, perchè screditò completamente il governo e accrebbe la popolarità dei bolscevichi, soprattutto tra soldati.
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L'obbiettivo dei manifestanti in armi, tra cui molti soldati, non era tanto il governo provvisorio, quanto il soviet, il cui palazzo venne circondato.
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La repressione che colpì i bolscevichi radicalizzò ulteriormente la linea politica di Lenin, che dalla parola d'ordine "tutto il potere ai soviet" passò a quella della "dittatura di classe degli operai e dei contadini".
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Lenin rientra clandestinamente a Belgrado e riesce a far passare nel comitato centrale del Partito bolscevico la linea dell'insurrezione armata.
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la presa del Palazzo d'Inverno mise in lucel'estrema debolezza del governo provvisorio (le reazioni furono scarse) e contrappose definitivamente i bolscevichi alle altre forze politiche.
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il decreto che assegnava la terra ai contadini rovesciava la tradizionale impostazione bolscevica, che mirava alla nazionalizzazione delle proprietà terriere. Ma Lenin comprese che era una misura necessaria per conquistare il consenso nelle campagne a arginare la rivoluzione contadina, ormai ingovernabile
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le elezioni mostrarono che i bolscevichi erano in minoranza rispetto alle altre forse di sinistra; essi detenevano però il potere del Paese. Lo scioglimento forzano dell'Assemblea a opera dei bolscevichi, nel gennaio successivo, aprì la strada alla guerra civile.
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il Partito socialista russo assunse il nome di Partito comunista.
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La spietata guerra civile che infuriò nella Russia fu una guerra per il controllo del territorio.
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era una pace durissima per la Russia, che doveva riconoscere l'indipendenza dell'Ucraina e rinunciare ai territori polacchi, alla Lettonia, all'Estonia e alla Finlandia.
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i bolscevichi uccidono l'intera famiglia reale Romanov detenuta a Ekaterinburg.