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La Russia è uno Stato autocratico e feudale:
1. al vertice del sistema ci sono 2000 burocratici legati alla nobiltà e alla grande proprietà
2. il potere dello zar è legittimato direttamente da Dio
3. le manifestazioni di dissenso politico vengono represse dalla polizia zarista -
I contadini erano poveri perché:
1. la terra assegnatagli era insufficiente per i loro fabbisogni
2. non avevano soldi per acquistare le terre così lo stato le comprava per loro, chiedendo poi interessi al 6,5%
3. vendevano le proprie terre per diventare braccianti -
I populisti sono intellettuali rivoluzionari che abbandonano la loro condizione agiata per avvicinarsi al popolo. Ritenevano che la Russia potesse giungere direttamente a una forma di socialismo contadino. I contadini erano tuttavia ancora legati allo zar. Dopo un attacco terroristico dei populisti, lo zar arresta e uccide il fratello di Lenin. I rivoluzionari e Lenin abbandonano il populismo
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Il marxismo nasce da Marx ed Engels nel 1840 sotto forma di una scienza della società che intende:
1. Individuare gli aspetti caratteristici di una nuova struttura sociale che si è venuta affermando con lo sviluppo dell'industria
2. Spiegare il processo di trasformazione della società che potrà condurre, in futuro, alla nascita di una differente che ne costituisca il "superamento" -
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La Russia era arretrata rispetto agli altri paesi.
cause:
1. le imprese sorgono grazie a interventi statali e capitali stranieri
2. la borghesia non si sviluppò come forza autonoma
3. limitata espansione territoriale (le aziende sorgono solo in poche zone)
4. i contadini costituivano l'85% della popolazione -
Nel corso dei festeggiamenti per l'incoronazione, a causa della cattiva organizzazione di argini e impalcature atte a contenere la folla, 1 400 persone muoiono schiacciate (tragedia del campo di Chodynka presso Mosca). Nicola non annulla i festeggiamenti di fronte alla tragedia e suscita così le prime e feroci critiche, nonostante un forte indennizzo per le famiglie delle vittime
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Partito a base marxista; il loro leader era Lenin.
Trasformarono il malcontento delpopolo in forme organizzate di protesta -
è l'unione tra anarchici e populisti.
Obiettivo: realizzazione di un socialismo agrario che tenesse conto delle tradizione russe e dell'agricoltura comunitaria. Chiedevano la redistribuzione delle terre e la valorizzazione delle comunità di villaggio.
Rappresenta:
1. piccoli proprietari
2. piccoli e medi contadini
3. piccola borghesia -
BOLSCEVICHI
- capeggiati da Lenin
- rivedere l'ideologia di Marx
- la rivoluzione doveva essere capeggiata dal proletariato, in grado di far cadere lo zar
- volevano un partito insurrezionale
MENSCEVICHI
- capeggiati da Martov
- la borghesia doveva iniziare la rivoluzione
- basato interamente sull'idea marxista -
cause:
1. la Russia voleva la Manciuria e la Corea
2. il Giappone non voleva l'intromissione russa nel mondo asiatico -
150 000 operai, guidati da Gapon, si recano al Palazzo d'Inverno per consegnare allo zar una petizione.
I soldati imperiali aprono il fuoco sui dimostranti -
Nascono i SOVIET, consigli di lavoratori e contadini.
La grande borghesia e i liberali fondano il Partito costituzionale democratico russo (Partito cadetto). Obiettivo: Costituzione e parlamento elettivo. -
Le flotte russe vengono duramente sconfitte dal Giappone. Con la pace di Portsmouth la Russia cede al Giappone la Manciuria e altre terre orientali e riconosce il protettorato Giapponese in Corea
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Lo zar istituisce la duma, parlamento elettivo con poteri solo consultivi
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Dopo giorni di scioperi generali lo zar pubblica questo documento: garantisce ai sudditi i basilari diritti civili e la duma avrà funzione legislativa
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Lo zar non accetta che a capo della duma ci siano le forze liberali, cosi promulga una nuova legge elettorale. La duma diventa espressione dell'aristocrazia terriera fedele allo zar.
Alla guida c'è Stolypin. Obiettivi: repressione di tutti gli oppositori, riforma agraria (creare una libera proprietà contadina). Tale riforma allargò la grande proprietà -
Gli operai manifestano a Pietrogrado per l'aumento dei prezzi, la fame e migliaia di contadini tolti alle campagne per andare in guerra. I soldati imperiali si uniscono ai rivoltosi e arrestano i ministri dello zar.
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Governo voluto da borghesia e aristocrazia. Viene presieduto dal principe L'vov (liberale, favorevole alla monarchia costituzionale). Kerenskij, socialrivoluzionario, ministro della Giustizia
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Lo zar Nicola II, su richiesta del governo, abdica a favore del fratello. Il governo, dopo aver visto una titubazione del fratello dello zar, decide di creare un' Assemblea costituente eletta a suffragio universale. Si chiude la dinastia Romanov.
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Arrivato a Pietrogrado con l'aiuto dei tedeschi, con cui aveva un accordo, Lenin pubblica le "Tesi di aprile": potere ai soviet attraverso un'insurrezione per creare una repubblica.
Lenin organizza una forza paramilitare, le "guardie rosse" -
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Con la disfatta in Galizia si forma un nuovo governo a maggioranza socialista presieduto da Kerenskij. Egli represse i dirigenti bolscevichi e diede l'incarico di supremo comandante militare a Kornilov.
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Kerenskij concede l' amnistia ai bolscevichi incarcerati e distribuisce armi ai soviet per resistere al colpo di stato.
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Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre, la Guardia rossa bolscevica occupa il Palazzo d'Inverno e arresta i ministri. Nasce il nuovo governo formato solo da bolscevichi e presieduto da Lenin.
Commissario degli Esteri: Trockij
Commissario delle Nazionalità: Stalin -
Decreti e riforme:
1. appello per una pace giusta e democratica
2. distribuzione delle terre dei grandi proprietari ai contadini privi di terra
3. tribunali del popolo
4. matrimonio civile e divorzio, con uguali diritti per entrambi i coniugi
5. uguaglianza di diritti per le donne e tutti i cittadini russi (anche se di altre nazionalità)
6. giornata lavorativa di 8 ore e fabbriche gestite dagli operai
7. nazionalizzate banche, flotta mercantile e ferrovie -
Su proposta di Lenin, il comitato esecutivo dei soviet dichiara decaduta l'Assemblea
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Lenin firma la pace con la Germania cedendogli: Finlandia, Polonia orientale, Lettonia, Lituania, Ucraina e parte della Bielorussia
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ARMATE BIANCHE (Kornilov)
- generali fedeli allo zar
- eserciti volontari
ARMATA ROSSA bolsceviche (Trockij)
- ex ufficiali zaristi + operai + contadini
- esercito per la difesa dello stato bolscevico
CEKA
- polizia segreta bolscevica
- scatena il "terrore russo"
- esegue arresti, sentenze ed esecuzioni di controrivoluzionari -
Le truppe degli alleati si impadroniscono della Russia settentrionale dove formano un governo antibolscevico. Lenin si rifugia a Mosca, che nomina capitale
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I soviet bolscevichi di Ekaterinburg, dove è imprigionata la famiglia reale, fucilano lo zar e i suoi familiari per evitare che le truppe alleate possano liberarli
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I bolscevichi riconquistano la Siberia che era sotto gli alleati, entrano in Polonia fino alle porte di Varsavia.
Le armate bianche vengono sconfitte -
I polacchi respingono l'Armata rossa a Varsavia
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I marinai di Kronstadt, base navale russa vicino Pietrogrado, si ammutinano e formano un comitato provvisorio per esprimere solidarietà agli operai in sciopero e rivoltarsi al "comunismo di guerra".
L'Armata rossa entra nella base navale, arresta e fucila i marinai -
Dopo un dibattito sulla politica economica, il governo decide di abbandonare il comunismo di guerra e adottare la Nep:
1. abolizione delle requisizioni forzate
2. contributo fisso di derrate (i contadini usufruendo delle eccedenze delle derrate, producevano di più arricchendosi)
3. salari concordati tra imprenditori e stato -
La Polonia acquisisce la Bielorussia e l'Ucraina occidentale.
Fine della guerra con la Polonia e della guerra civile.
Governo sovietico vincitore indiscusso -
Lenin fonda il nuovo stato, Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche
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Emanando la nuova Costituzione, lo stato sovietico diventa una federazione di repubbliche.
1. ammessa l'esistenza di un solo partito (comunista) che detiene il potere effettivo
2. potere apparentemente affidato al congresso dei soviet
3. Politburo = organo direttivo supremo del partito comunista che ha il ruolo di guida della nazione