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La rivoluzione russa

By Ir3_ne
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    Serie di rivolte contadine

    Durante il periodo 1840-1855, la Russia era segnata da tensioni sociali e politiche dovute alle difficili condizioni dei contadini, legati alla servitù della gleba. Questo periodo vide numerose rivolte contadine represse con violenza dal governo zarista. Con l'ascesa di Alessandro II al trono nel 1855, iniziarono timidamente le riforme, ma le tensioni sociali continuarono a crescere, preparando il terreno per la Rivoluzione Russa.
  • Abolizione della servitù della gleba

    Abolizione della servitù della gleba
    Nel febbraio 1861, la Russia abolì la servitù della gleba, concedendo ai contadini liberati l'uso permanente della terra in cambio di un riscatto ai proprietari terrieri. Tuttavia, questa riforma non migliorò significativamente le condizioni di vita dei contadini e contribuì ad aggravare le tensioni sociali, soprattutto tra i medi proprietari chiamati kulaki, che acquisirono terre a prezzi bassi dai contadini indebitati.
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    Gli inizi dello sviluppo industriale

    Durante il periodo 1870-1900, la Russia ha avviato un'intensa industrializzazione con il sostegno di capitali stranieri e interventi statali. Questo ha portato a un aumento significativo della produzione industriale, soprattutto nei settori tessile, metallurgico e petrolifero. Tuttavia, l'industrializzazione è stata guidata principalmente dallo Stato e ha coinvolto principalmente investitori stranieri, non promuovendo la crescita di una borghesia imprenditoriale russa.
  • Assassinio dello zar Alessandro II

    Assassinio dello zar Alessandro II
    Assassinio dello zar Alessandro II da parte di un populista (socialrivoluzionario), segnando un evento significativo nel contesto dell'opposizione al regime zarista.
  • Nasce il Partito operaio socialdemocratico russo (POSDR)

    Nasce il Partito operaio socialdemocratico russo (POSDR)
    Nel 1898, intellettuali russi abbracciarono il marxismo, fondando il Partito Operaio Socialdemocratico Russo. Diviso tra bolscevichi e menscevichi, il partito aveva visioni diverse sulla politica e sull'organizzazione. I menscevichi favorivano un partito di massa e la collaborazione con la borghesia, mentre i bolscevichi, guidati da Lenin, cercavano l'abolizione della proprietà privata e la collettivizzazione dei mezzi di produzione.
  • La rivolta nell'esercito russo

    Nel giugno del 1905, si verifica un ammutinamento della corazzata Potemkin, durante il quale gli equipaggi delle navi inviate per reprimere la rivolta si rifiutano di aprire il fuoco sui rivoltosi. Questo evento segna un momento significativo di protesta contro lo zarismo, coinvolgendo anche l'esercito e dimostrando un crescente malcontento all'interno della società russa.
  • La nascita del primo soviet

    La nascita del primo soviet
    Nell'ottobre 1905, a San Pietroburgo, si verificò uno sciopero generale e fu creato il primo soviet dei lavoratori, guidato da Lev Davidović Bronštejn detto Treckij. Questi eventi segnarono il culmine del movimento di rivolta che coinvolse l'intera Russia, evidenziando il carattere politico della rivoluzione del 1905.
  • La rivoluzione del 1905

    La rivoluzione del 1905
    Il 9 gennaio 1905, circa 140.000 persone sfilano pacificamente per San Pietroburgo raggiungendo il Palazzo d'Inverno, residenza dello zar, per presentare una supplica per ottenere aiuto e protezione. Tuttavia, l'esercito apre il fuoco sui manifestanti, causando la morte di circa un migliaio di persone e ferendone più di duemila. Questa giornata passerà alla storia come la "Domenica di Sangue".
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    Dominio di Petr Stolypin e riforme moderate.

    Durante il periodo tra il 1906 e il 1911, la Russia fu governata con fermezza da Petr Stolypin, il quale implementò alcune riforme economiche di moderata portata. Tuttavia, queste misure non risolsero in maniera significativa i gravi problemi affrontati dalla vasta popolazione di contadini poveri. Durante questo periodo, i socialisti, specialmente i menscevichi, guadagnarono sempre più consensi, mentre le tensioni sociali continuarono ad aumentare.
  • Inizio della Prima Guerra Mondiale

    Inizio della Prima Guerra Mondiale
    Nel 1914, l'inizio della prima guerra mondiale portò la Russia in una crisi economica e sociale sempre più profonda. L'economia russa si trovò incapace di sostenere le spese e gli sforzi produttivi richiesti dal conflitto, aggravando ulteriormente le difficoltà già presenti. La popolazione soffrì a causa della scarsità di risorse e dell'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità. Questi eventi contribuirono ad aumentare il malcontento diffuso tra la popolazione russa.
  • La Russia entra in crisi a causa della Prima Guerra Mondiale

    Nel 1915, la Russia subì un crollo militare durante la Prima Guerra Mondiale, perdendo territori occupati e il controllo dei territori polacchi. Questo causò una nuova ondata di scioperi e aumentò l'impopolarità della guerra, anche a causa dell'incompetenza degli ufficiali e delle difficoltà economiche che colpirono la popolazione. La produzione di grano diminuì rapidamente e i prezzi aumentarono, portando a condizioni di vita drammatiche per molti russi.
  • La rivoluzione di febbraio

    La rivoluzione di febbraio
    Il 23 febbraio 1917 segnò l'inizio della rivoluzione di febbraio a Pietrogrado (San Pietroburgo), quando gli operai insorsero in massa. Nonostante lo zar ordinasse alle truppe di disperdere i manifestanti, l'esercito si schierò dalla parte dei rivoltosi, rifiutandosi di obbedire agli ordini. La rivolta si estese poi anche a Mosca, con richieste aperte di distribuzione della terra e instaurazione della democrazia.
  • Abdicazione di Nicola II: la fine della monarchia zarista

    Abdicazione di Nicola II: la fine della monarchia zarista
    Il 2 marzo 1917, lo zar Nicola II fu costretto ad abdicare, ponendo fine alla monarchia zarista e dando inizio alla nascita della repubblica in Russia. Questo avvenimento segnò la conclusione della rivoluzione di febbraio, caratterizzata da una rapida e pacifica deposizione del sovrano. La caduta dello zarismo era ormai inevitabile, poiché il regime non riusciva più a controllare la crescente agitazione sociale e politica che aveva permeato tutto il Paese.
  • La difficile vita della repubblica

    Dopo la rivoluzione di febbraio 1917, emersero 2 centri di potere contrastanti: il governo provvisorio e il soviet di Pietrogrado. Tale dualismo generò una fragilità istituzionale, con il governo che puntava a una vittoria militare per assicurare la stabilità, mentre il soviet propugnava la continuazione del conflitto per difendere la rivoluzione. Le divergenze coinvolgevano sia le questioni sociali che economiche: il governo proponeva riforme vaghe, mentre il soviet mirava alla riforma agraria.
  • Il ritorno di Lenin

    Il ritorno di Lenin
    Il ritorno di Lenin in Russia il 4 aprile 1917 è un momento cruciale. Presentando le sue "Tesi di aprile" propone un nuovo corso per il partito: trasferire il potere ai soviet, porre fine alla guerra e distribuire la terra ai contadini. Questo programma, sebbene controverso tra i bolscevichi, ottiene ampio sostegno dalle masse operaie e contadine, ma intensifica le divisioni con gli altri gruppi socialisti e il governo provvisorio.
  • Il Congresso panrusso dei soviet si svolge a Pietrogrado

    Nel giugno del 1917 si tenne a Pietrogrado il I Congresso panrusso dei soviet, dove i bolscevichi costituivano ancora una minoranza. Tuttavia, il fallimento dell'offensiva del governo provvisorio contro le forze austro-tedesche il 18 giugno 1917 portò un duro colpo alla sua autorità. Le truppe, mandate all'assalto senza adeguata preparazione, rifiutarono di combattere, evidenziando il malcontento diffuso tra i soldati.
  • Repressione dei disordini con l'intervento di truppe fedeli a Pietrogrado

    Nel luglio del 1917, a Pietrogrado, si verificò un'agitazione tra operai e soldati che si oppose alla partenza di alcuni reparti per il fronte. Questi disordini furono repressi dal governo provvisorio con l'intervento di truppe fedeli. Alcuni leader bolscevichi furono arrestati e Lenin stesso dovette cercare rifugio in Finlandia.
  • Tentativo del generale Kornilov di abbattere il governo repubblicano

    Nel settembre del 1917, il generale Kornilov, comandante dell'esercito russo, tentò di abbattere il governo repubblicano a Pietrogrado con un colpo di Stato. Il governo, guidato in quel momento dal socialrivoluzionario Kerenskij, riuscì a reprimere il tentativo con il sostegno degli operai, dei contadini e dei bolscevichi. Questo evento fu cruciale per i bolscevichi che ne uscirono rafforzati dalla vicenda e conquistarono per la prima volta la maggioranza nei soviet di Pietrogrado e Mosca.
  • Occupazione dei punti strategici da parte delle Guardie Rosse

    Il 24 ottobre 1917, le Guardie Rosse, senza spargimento di sangue, occuparono i punti strategici di Pietrogrado, preparando il terreno per la presa del potere da parte dei bolscevichi. L'azione delle Guardie Rosse rappresentò un passo determinante verso il rovesciamento del governo provvisorio e l'instaurazione del nuovo ordine rivoluzionario.
  • La conquista del Palazzo d'Inverno

    La conquista del Palazzo d'Inverno
    Il 25 ottobre 1917 segna una svolta cruciale nella Rivoluzione Russa: i bolscevichi conquistano il Palazzo d'Inverno a Pietrogrado e avviano il II Congresso panrusso dei soviet, consolidando così il loro dominio politico. Questi eventi segnano l'affermazione definitiva dei bolscevichi al potere e il collasso del governo provvisorio, inaugurando una nuova era politica e sociale in Russia.
  • Lenin sale al potere: l'inizio del potere sovietico

    Lenin sale al potere: l'inizio del potere sovietico
    Il 26 ottobre 1917, Lenin sale per la prima volta alla tribuna del II Congresso panrusso dei soviet, dando inizio al vero e proprio "potere sovietico".
  • Le elezioni per la formazione dell'Assemblea Costituente

    Il 12 novembre 1917 si tennero le elezioni per l'Assemblea Costituente in Russia, ma i bolscevichi ottennero solo il 25% dei voti rispetto al 58% dei socialrivoluzionari. Questo risultato evidenziò una divisione politica significativa nel paese, con le campagne rurali che sostenevano i socialrivoluzionari e i bolscevichi che godevano di consensi nelle città e al fronte.
  • Nasce la CEKA

    Nasce la CEKA
    La CEKA fu un'agenzia di polizia politica sovietica istituita da Lenin e Feliks Ėdmundovič Dzeržinskij nel dicembre 1917 per contrastare i nemici del nuovo regime russo. Operativa fino al 1922, la CEKA fu il primo servizio segreto nell'Unione Sovietica.
  • Il Partito Comunista

    Nel 1918 viene cambiato il nome del POSDR in Partito Comunista, su proposta di Lenin, segnando un punto importante nell'evoluzione politica della Russia.
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    La guerra civile

    Dalla primavera del 1918, la Repubblica dei Soviet affrontò interventi occidentali e la guerra civile. Le truppe anglo-francesi, statunitensi e giapponesi appoggiarono le armate bianche contro l'Armata Rossa, causando 3 milioni di morti. La vittoria delle truppe rosse nell'estate del 1920, sostenuta dai contadini, pose fine al conflitto interno. Nel 1920, l'Armata Rossa respinse un attacco della Polonia, che si concluse nel 1921 con la cessione della Bielorussia e dell'Ucraina.
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    Il comunismo di guerra

    Nel 1918, per far fronte alla guerra civile, introdussero il "comunismo di guerra", nazionalizzando terre e industrie e sopprimendo il libero mercato. Questa politica autoritaria, che durò fino alla primavera del 1921, causò opposizione contadina e rivolte, culminando nella grave rivolta dei marinai di Kronstadt. La spietata repressione di questa rivolta evidenziò un accentuato centralismo politico, con un potere sempre più concentrato nel partito e in Lenin.
  • L'Assemblea Costituente si riunisce

    L'Assemblea Costituente, riunitasi il 18 gennaio 1918, viene sciolta con forza dai bolscevichi a causa dell'opposizione al nuovo regime. Questo atto autoritario, basato sulle idee di Lenin sulla "dittatura del proletariato", segna una rottura definitiva con la tradizione democratica occidentale. La sua soppressione alimenta l'opposizione interna e solleva preoccupazioni internazionali sulla natura del potere sovietico, contribuendo a un notevole aumento dell'emigrazione politica dalla Russia.
  • La pace di Brest-Litovsk

    La pace di Brest-Litovsk
    La Russia, nell'affrontare il problema della guerra, negoziò una pace con la Germania, che minacciava l'ex Impero russo. ll 3 marzo 1918, a Brest-Litovsk, fu firmata una pace dura, comportando la cessione di territori alla Germania e il riconoscimento dell'indipendenza di Finlandia, Ucraina e Paesi baltici. Lenin definì questa pace "vergognosa", e le conseguenze interne furono rilevanti: i socialrivoluzionari abbandonarono il governo, lasciando i bolscevichi soli al comando della rivoluzione.
  • Entrata in vigore della prima Costituzione sovietica

    Entrata in vigore della prima Costituzione sovietica
    Durante la guerra civile in pieno svolgimento, nel luglio 1918 entrò in vigore la prima Costituzione sovietica, che affermava i diritti del popolo sfruttato e oppresso e prevedeva la trasformazione dello Stato in una repubblica federale, con l'opzione per le repubbliche socialiste di unirsi liberamente.
  • Lo zar Nicola II e la sua famiglia vengono giustiziati

    Il 6 luglio 1918, nella città di Ekaterinburg, avvenne l'esecuzione dello zar Nicola II e dei membri della sua famiglia, su ordine del soviet locale.
  • Period: to

    Nasce l'URSS

    Tra il 1920 e il 1922, le province in cui i bolscevichi avevano preso il potere si unirono alla Repubblica russa, dando vita nell'ottobre 1922 all'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS).
  • L'introduzione della NEP

    L'introduzione della NEP
    Nel marzo 1921, al X Congresso del Partito Comunista a Mosca, fu introdotta la Nuova Politica Economica (NEP), segnando la fine del "comunismo di guerra". La NEP permetteva ai contadini di coltivare la terra per le loro necessità e vendere eccedenze, con una parte del raccolto consegnata allo Stato. Fu autorizzato il commercio privato per eliminare il mercato nero, migliorando le condizioni dei contadini e aumentando la produzione agricola.
  • Centralismo democratico e autoritarismo nel X Congresso del PCUS

    Durante il X Congresso del PCUS, fu vietato il frazionismo e introdotta la regola del centralismo democratico, accentuando l'autoritarismo del partito e limitando la democrazia interna. Le decisioni diventarono vincolanti per tutti senza dissenso, trasformando la dittatura del proletariato in una dittatura di pochi dirigenti bolscevichi, con Lenin al vertice. L'URSS si avviava verso uno Stato totalitario a partito unico.
  • Stalin diventa segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS)

    Stalin diventa segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS)
    La sua nomina a segretario generale del PCUS nel 1922 gli conferisce un potere crescente, consentendogli di controllare la macchina del partito e la burocrazia sovietica. Stalin emerge come figura dominante all'interno del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS) tra il 1924 e il 1927.
  • Period: to

    L'URSS viene riconosciuto come Stato sovrano

    Il riconoscimento dell'URSS come Stato sovrano da parte di molti Paesi europei tra il 1924 e il 1925 rafforza la posizione di Stalin.
  • La morte di Lenin

    Nel 1924, la morte di Lenin a causa di una grave malattia cerebrale, i cui primi sintomi si erano manifestati nell'estate del 1922. La sua morte scatenò un periodo di incertezza e di lotta per la successione all'interno del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, lasciando un vuoto di leadership e di divisione interna tra i vari leader del partito, in particolare tra Stalin e Trockij.
  • La produzione agricola e industriale torna ai livelli del 1914, segnando il successo della NEP nell'economia sovietica.

    Nel 1926, la produzione agricola e industriale tornò ai livelli del 1914. Lenin promosse la NEP considerando il fallimento delle rivoluzioni in Europa occidentale, rendendo chiara la necessità di stabilizzare l'Unione Sovietica come unico stato socialista in Europa.
  • Trockij viene espulso dal partito

    Stalin emerge vincitore nello scontro con Trockij, espellendolo dal partito nel 1927 e consolidando il proprio potere.
  • L'URSS affronta una grave crisi economica attribuita alla NEP

    Nel 1927, l'Unione Sovietica affrontò una grave crisi economica, attribuita alla NEP che favoriva le campagne e la piccola industria a scapito della grande industria e del proletariato urbano. Stalin decise di accelerare l'industrializzazione del Paese e di controllare completamente l'economia statale, mantenendo l'obiettivo dichiarato di instaurare il socialismo.
  • Period: to

    L'industrializzazione forzata nell'URSS

    L'industrializzazione forzata portò a trasformazioni significative in tutti i settori economici e nella società russa. Dal 1928 al 1939, l'URSS intraprese una serie di piani quinquennali per la crescita industriale, focalizzandosi sullo sviluppo dell'industria pesante e delle materie prime necessarie per la produzione di macchinari e beni di consumo. Questa politica, sebbene mirasse allo sviluppo economico, comportò notevoli costi umani, sociali ed economici.
  • Stalin proclama la necessità di eliminare i kulaki come classe

    Nel 1929, durante l'industrializzazione forzata dell'Unione Sovietica, Stalin avviò la collettivizzazione agricola per sopprimere i kulaki. Le loro terre furono confiscate e i contadini costretti a unirsi ai kolchozy e sovchozy. Gli oppositori, come Bucharin, furono repressi. La collettivizzazione, segnata da violenze e repressioni, causò la morte di milioni di persone, consolidando il controllo statale sulle campagne entro la fine degli anni Trenta.
  • Gulag: il terrore e la repressione durante il regime di Stalin

    Gulag:  il terrore e la repressione durante il regime di Stalin
    Durante il regime di Stalin, i Gulag, campi di lavoro e concentramento, furono un pilastro della politica repressiva sovietica. Originariamente concepiti per prigionieri politici, si diffusero in tutta la Russia, diventando un mondo a parte. Le vittime provenivano da ogni ceto e rango, accusate di opposizione al regime. Le confessioni erano spesso estorte con la tortura. I prigionieri lavoravano in condizioni disumane, con alta mortalità, soprattutto durante la guerra.
  • Period: to

    La negazione della grande carestia

    La grande carestia del 1932-1933, nonostante le evidenze, venne negata dal regime sovietico per motivi propagandistici, sia all'interno che all'esterno del paese
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    L'eliminazione di ogni opposizione al regime di Stalin

    Durante il periodo 1935-1939, l'Unione Sovietica fu teatro di grandi epurazioni staliniane, con l'eliminazione di numerosi membri del Comitato centrale del partito e dei delegati al Congresso del 1934. Tra le vittime figurava anche Bucharin, accusato di "trotskismo", che fu processato e giustiziato. Le purghe colpirono pesantemente l'esercito e la società, con arresti, processi sommari e deportazioni nei gulag, portando alla morte di circa 3 milioni di persone.
  • Patto Molotov-Ribbentrop

    Il Patto Molotov-Ribbentrop, firmato il 23 agosto 1939 tra l'Unione Sovietica e la Germania nazista, fu un accordo segreto di non aggressione che includeva anche clausole sullo spartizione dell'Europa orientale.
  • Inizia la Seconda Guerra Mondiale

  • La morte di Trockij

    La morte di Trockij
    Trockij viene esiliato e successivamente ucciso nel 1940 a Città del Messico da un sicario di Stalin.