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Sono considerati i 3 padri della lingua italiana perché scrivono in fiorentino. Il fiorentino diventerà la base della futura lingua italiana unitaria.
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Dopo l'unificazione, l'italiano era parlato da una ristretta élite. Molte persone erano analfabete e continuavano ad utilizzare i vari dialetti per esprimersi all'orale.
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La scuola è diventata sempre più importante nella vita dei giovani italiani, diventando obbligatoria fino ai 14 anni di età.
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Lo sviluppo della radio e della televisione ha riunito gli italiani intorno ad una stessa lingua e ha anche permesso di diffondere l'italiano sul territorio nazionale.
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Una commissione, voluta dal governo fascista, che aveva il compito di decidere le parole vietate (spesso dei forestierismi) e di proporre delle traduzioni alternative di queste parole in italiano
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Hanno come obiettivo la tutela, la conservazione e la valorizzazione delle minoranze linguistiche.