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Con la fine della 1^ Guerra mondiale, crolla l'Impero ottomano e sulle sue ceneri si creano diversi nuovi Stati, tra cui la Palestina.
Per facilitare l'avvio di questi nuovi Paesi, Francia e Inghilterra si "suddividono" i territori e creano dei protettorati. La Palestina è un protettorato dell'Inghilterra -
La situazione di discriminazione degli Ebrei nel mondo (soprattutto in Europa) peggiora notevolmente, fino ad arrivare al suo culmine con l'avvento del Nazismo, del Fascismo e con i campi di concentramento durante la Seconda Guerra mondiale. Per questo molti Ebrei emigrano in Palestina, alla ricerca di una terra (la loro "terra promessa) che possa garantire loro sopravvivenza, vita, sicurezza.
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L'ONU presenta un piano per la spartizione della Palestina, per creare uno Stato per gli Ebrei: Israele. Si tratta di una proposta che serve a riconoscere e a costituire uno Stato per i molti Ebrei emigrati in Palestina. La spartizione del territorio teneva conto del tasso di popolazione palestinese (di religione musulmana) ed ebrea (di religione ebraica)
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L'Inghilterra toglie il disturbo da quello che finora era stato il suo protettorato: la sua presenza non serve più. Improvvisamente e inaspettatamente, il primo ministro israeliano, David Ben Gurion, dichiara unilateralmente la nascita dello Stato di Israele, nonostante le trattative non fossero ancora concluse.
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La Lega araba (Libano, Iraq, Transgiordania (poi Giordania), Siria, Egitto, Arabia Saudita, Yemen) dichiara guerra ad Israele per difendere i fratelli palestinesi, ma Israele vince, dimostrandosi superiore militarmente e occupando pure alcuni territori che, secondo il piano ONU, dovevano appartenere ai Palestinesi.
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La Transgiordania, l'unica militarmente forte, occupa la Cisgiordania e una parte di Gerusalemme EST (che erano territori che dovevano essere dei Palestinesi) e diventa la Giordania: la Palestina, quindi, si trova di colpo ad essere privata da territori sia da Israele che dalla Transgiordania. Molti Palestinesi diventano così profughi in Giordania e non vengono trattati bene (vengono ammassati in campi profughi e non diventano cittadini giordani)
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Sadat viene assassinato da un fanatico musulmano perché considerato traditore, a favore di Israele
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Nasce l'OLP, l'organizzazione politica per la liberazione della Palestina attraverso la lotta armata, guidata da Yasser Arafat. La base dell’OLP era soprattutto in Giordania, dove c’erano i campi profughi palestinesi. Il re di Giordania, Hussein, decide di intervenire (anche sotto insistenza di Israele, attaccato spesso dall'OLP con attentati) ed espelle i profughi palestinesi, che si rifugiano in Libano
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Tra il 5 e il 10 giugno si combatte la guerra dei 6 Giorni.
Nasser, leader del movimento nazionalista arabo, prende il potere in Egitto e affronta Inghilterra e Francia chiudendo il Canale di Suez. La sua si dimostra una politica antioccidentale, che egli mette in pratica attaccando Israele; ma Israele è più forte militarmente e sconfigge l'Egitto.
Israele occupa così la Cisgiordania, Gerusalemme EST e la striscia di Gaza (tutti territori che sarebbero dovuti andare ai Palestinesi) -
Attentato a Monaco di Baviera, in cui alcuni terroristi palestinesi avevano rapito e poi ucciso alcuni israeliani che dovevano partecipare ai giochi
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In Egitto, Sadat succede a Nasser e tenta di nuovo di attaccare Israele, alleandosi con la Siria e colpendo Israele durante la festa del Kippur. Ma Israele reagisce e si difende.
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Sadat, vista la forza di Israele, cambia strategia e tenta un compromesso. Con la mediazione degli USA, si stringono gli accordi di Camp David, con cui
- L'Egitto riconosce formalmente lo Stato di Israele
- Israele restituisce la penisola del Sinai all'Egitto -
La presenza dei profughi palestinesi in Libano complica la situazione già precaria per la presenza di musulmani sciiti, sunniti e cristiani. Si creano astio e scontri tra i vari gruppi. Israele decide di intervenire per sedare la guerra civile, schierandosi a favore dei cristiani e occupando il sud del Libano
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La prima intifada fu una sollevazione palestinese di massa, con armi del momento (pietre, sassi...) contro il dominio israeliano che iniziò nel campo profughi di Jabaliya nel 1987 e presto si estese attraverso Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme Est
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Con la mediazione americana (Bill Clinton), si stringono gli accordi di Oslo tra Arafat (leader dell'OLP) e Israele (Shimon Peres e Yitzhak Rabin, del partito laburista). L'accordo prevede
- cessate il fuoco
- Israele si ritira dalla striscia di Gaza e dalla Cisgiordania
- formazione di un auto-governo palestinese, sorta di anticipazione di un futuro stato palestinese. -
Sharon, l'allora leader dell'opposizione (partito di destra Ikud), accompagnato da una scorta armata, attraversa a piedi la Spianata tradizionalmente controllata dai palestinesi. L'atto è chiaramente provocatorio (io passeggio pacificamente nella zona che dovrebbe essere dei Palestinesi)
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Tentativo di accordo tra gli Israeliani (Barak, nuovo leader laburista) e i Palestinesi (Arafat). Barak offre un accordo ai Palestinesi: la nascita dello Stato della Palestina (quindi non più l’autogoverno a Gaza e Cisgiordania, ma uno Stato vero e proprio, con capitale Gerusalemme Est). Arafat però rifiuta la proposta, perché all’interno dell’OLP non tutti sono d’accordo con la sua linea di compromessi con Israele
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La Seconda intifada è stata la rivolta palestinese esplosa a Gerusalemme il 28 settembre del 2000, poi estesa a tutta la Palestina, in seguito alla provocazione di Sharon (che ha passeggiato nella spianata delle moschee)
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Dopo che Sharon è salito al potere, avviene il ritiro unilaterale di Israele da alcuni territori (striscia di Gaza e una parte della Cisgiordania). Si delinea così uno Stato palestinese (formato dai territori che prima erano dei Palestinesi e quelli che sono stati occupati e poi ceduti dagli Israeliani). L’Europa riconosce ufficialmente la presenza di questo Stato palestinese nel 2012 mentre l’ONU, pur non riconoscendolo ufficialmente, dà un seggio da Paese osservatore permanente
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Dopo il ritiro di Israele dai territori palestinesi, in Palestina il partito di Hamas vince su Fatha. Hamas riapre il fuoco contro Israele perché vuole costituire un vero e proprio Paese palestinese. Da allora, continua a lanciare missili su Israele.
Israele si sa difendere bene, grazie anche al sistema di difesa Iron Dome; ma ogni tanto anche Israele attacca (episodi rilevanti sono avvenuti nel 2014 e nel 2021).