Mussolini

Il fascismo

By Alle18
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    Biennio Rosso

    L'Italia è appena uscira dalla prima guerra mondiale.
    Non ha ottenuto tutti i territori concessi, pertanto sono diffusi malcontento, nazionalismo e desiderio di rivincita soprattutto fra le classi operaie che iniziano ad organizzarsi nei primi sindacati. Queste organizzazioni organizzarono spesso consistenti rivolte armate per otttenere condizioni di lavoro dignitose e l'aumento dei salari. La classe borghese, spaventata, cerca qualcuno che possa proteggere i suoi interessi.
  • Mussolini fonda i Fasci

    Mussolini fonda i Fasci
    Benito Mussolini, socialista, volle entrare in politica cercando di rispondere a queste esigenze: i fasci di combattimento che fondò erano anti- socialisti, anti-clericali, anti-borghesi, anti-monarchici; volevano il voto per le donne, meno ore di lavoro, l'espropriazione delle terre della chiesa, la super tassazione dei latifondisti. Nonostante si presentarono alle elezioni, presero pochissimi voti sia da soli che abbinati al partuito liberale (1921).
  • La nascita del PNF

    La nascita del PNF
    Dopo una serie di azioni inutili sul piano politico e un patto con i socialisti poi rinnegato, Mussolini decise di fondare un partito a sé che chiamo PARTITO NAZIONALE FASCISTA (PNF).
  • La Marcia su Roma

    La Marcia su Roma
    Dopo aver eliminato alcune delle contraddizioni presenti nel piano politico fascista (accordi con il Re e patti Lateranensi con il Papa), Mussolini decise che era il momento di un'azione decisiva.
    Il colpo di stato avvenne verso la fine dell'anno: in ottobre, fascisiti di tutta Italia marciavano su Roma.
    Nonostante il primo ministro lo avesse avvertito, il re spaventato dalle tensioni sociali del tempo non intervenne e incaricò Mussolini di fondare un nuovo Governo per lo Stato Italiano.
  • Nascita della MVSN.

    Nascita della MVSN.
    Dopo la presa di potere, Mussolini comprese che doveva eliminare parte della violenza che dai suoi albori caratterizzava il partito e che nel contempo doveva acquitare gli animi dei suoi sotenitori.
    Istituì ciòé, la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale: una polizia statale nella quale confluì la maggior parte degli squadristi. Inoltre il Gran Congresso del Fascismo subentrò al parlamento Italiano.
  • Omicidio Matteotti

    Omicidio Matteotti
    Giacomo Matteotti fu l'unico deputato a dennunciare il clima di violenza e le irregolarità che avevano caratterizzato le elezioni indette per riconfermare l'effettivo dominio Fascista nella Penisola.
    Mussolini lo fece allora assassinare dalle squadre fasciste.
  • Discorso di Gennaio

    Discorso di Gennaio
    Allo scalpore suscitato dall'Omicidio Matteotti, Il Duce rispose con un discoroso nel quale non solo non nascose i suoi crimini ma anzi li esaltò, ritenendoli necessari per il benessere della patria.
    Durante il discorso, egli afffermò "Se il fascismo è un'associazione a delinquere, io ne sono il Capo supremo"
  • L'Opera Nazionale Balilla

    L'Opera Nazionale Balilla
    Il fascismo voleva assicurarsi la completa assenza di oppositori pertanto crò organismo che controllassero da vicino la vita privata delle presone, in particolare dei giovani per poter impiantare in loro gli ideali fascisti di forza fisica, virilità, nazionalismo e prolificità.
    Una di queste fu appunto l'Opera Nazionale Balilla, che programmava le attività pomeridiane di ragazze e ragazzi in base all'età. Anche le scuole erano strettamente controllate.
  • Creazione dell'IMI

    Creazione dell'IMI
    A causa della forte crisi finanziaria che investì l'Italia subito dopo il 1929, molte fabriche iniziarono a chiudere e le banche a fallire e Mussolini fu costretto a varare più di una legge per evitarlo. Fra queste c'era anche l'Iistituto Mobiliare Italiano che tentava di salvare le banche che prestavano soldi ad aziende in crisi.
  • Creazione dell'IRI

    Creazione dell'IRI
    Due anni dopo L'IMI, l'IRI aveva il compito di finanziare tramite prestiti direttamente elargiti dallo stato le industrie italiane in crisi.
  • L'invasione dell'Etiopia.

    L'invasione dell'Etiopia.
    Per distogliere la popolazione dalla condizione interna, Mussolini sfruttò un nuovo momento di instabilità diplomatica interna all'Europa per espandere i confini dello stato italiano oltre oceano.
    Tentò la conquista dell'Etiopia, che portò a compimento dopo una strenua resistenza Etiope nel 193; ciò portò l'Italia all'esculsione dal commercio internazionale di armi ma, parallalemente ad un avvicinamento alla Germania Nazista.
  • Delineazione dell'Asse Roma-Berlino

    Delineazione dell'Asse Roma-Berlino
    Il 1936 fu l'anno che segnò l'avvicinamento del nostro paese alla Germania Nazista capeggiata da Hitler.
    MUssolini si rese conto che la sua politica era per obbiettivi, ideali e metodi molto più simile a quella tedesca che a quella inglese o francese.
    Le mire espansionistiche fasciste somigliavano molto a quelle naziste ma quasi per niente a quelle dell'Intesa che si poneva di mantenere intatto lo status quo.
  • Estensione dell'Asse a Tokyo

    Estensione dell'Asse a Tokyo
    L'anno seguente alla delineazione dell'asse,venne aggiunto anche il Giappone e si andò a creare il triangolo Roma-Berlino-Tokyo.
    Lo scopo di questa alleanza era combattere il comunismo in tutto il mondo.
  • Mussolini introduce le leggi raziali e firma il Patto d'Acciaio

    Mussolini introduce le leggi raziali e firma il Patto d'Acciaio
    Per compiacere l'alleato tedesco, Mussolini istituì nel 1939 le leggi raziali che avrebbero condotto 30'000 ebrei italiani nei lager tedeschi.
    Inoltre il 22 maggio del 1939, firmò un vincolo di alleanza offensiva e difensiva denominato "Patto d'Acciaio" che condurrà l'Italia in guerra qualche anno dopo.