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Il 70% della popolazione era impiegata nell'agricoltura. Solo il 18% della popolazione lavorava nell'industria, ma anche in questo campo era presente un ritardo dovuto a:
-mancanza di materie prime, di una rete viaria adeguata e di investimenti;
-basso reddito e autoconsumo, che impedivano lo sviluppo del mercato interno;
- divisione politica, che ostacolava la circolazione di merci e persone. -
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Nel corso dei secoli si era sviluppata una nazione italiana, nel senso che si era sviluppata un'identità culturale italiana.
Il primo a parlarne, nelle sue opere, era stato Dante. Dopo di lui il tema era stato ripreso sempre nel Trecento anche da Petrarca, da Machiavelli nel Cinquecento e da Foscolo. -
Per Cattaneo 'organizzazione statale ideale era quella repubblicana, ma riteneva che le varie regioni fossero troppo diverse tra loro per realizzare uno Stato accentrato.
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Gioberti avanzò la proposta «neoguelfa»: auspicava una confederazione di Stati presieduta dal papa e sostenuta dal re di Sardegna.
Balbo invece riteneva che l'azione diplomatica sabauda avrebbe dovuto spingere 'Austria verso i Balcani in modo da permettere la nascita di una confederazione di Stati sotto i Savoia. -
La rivolta iniziò in Francia, dove regnava Luigi Filippo d'Orléans.Gli oppositori comprendevano socialisti, democratici, repubblicani e legittimisti. Parigi insorse il 22 febbraio 1848 quando fu proibito un comizio elettorale. Nell'aprile del 1848 si tennero in Francia le elezioni a suffragio universale maschile in cui prevalsero i moderati.A dicembre venne eletto Luigi Bonaparte, nipote di Napoleone, che in pochi anni trasformò il governo repubblicano in una dittatura personale.
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Il 14 marzo 1848 la rivolta scoppiò a Berlino e di li si propagò in tutta la Germania. Fu istituita un'Assemblea Nazionale per 'elaborazione della Costituzione del futuro Stato unitario che offrì la corona imperiale al re di Prussia Federico Guglielmo IV.
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La rivolta partì il 12 gennaio 1848 proprio dal Regno delle Due Sicilie. l'autonomia della Sicilia e concesse la Costituzione, Di fronte alle insurrezioni di altre città italiane anche il papa e i sovrani del Piemonte e della Toscana concessero la Costituzione. Alberto, dopo molti indugi, il 23 marzo dichiarò guerra all'Austria allo scopo di acquisire nuovi territori e di impedire che l'iniziativa indipendentista fosse condotta da repubblicani e democratici.
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La prima fase della prima guerra d'indipendenza è detta anche «guerra federale» perché papa Pio IX.Gli Austriaci, guidati da Radetzky, furono sconfitti a Goito e Pastrengo e si asserragliarono nelle fortezze del «quadrilatero» (Mantova, Peschiera, Legnago e Modena).
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Carlo Alberto vinse a Curtatone, Montanara, Goito e Peschiera
e annesse al Regno di Sardegna Milano, Parma, Modena e Venezia. Carlo Alberto chiese l'armistizio che venne firmato il 9 agosto 1848 (armistizio Salasco).Poi, sotto la pressione dei democratici, Carlo Alberto riprese la guerra, mail suo esercito fu pesantemente sconfitto a Novara.
IL 24 marzo 1849 il Piemonte tornò ai suoi confini precedenti. -