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Verso la prima metà dell'ottocento, gli Junker (nobili proprietari terrieri) formavano la classe dominante, e nel 1860-1861 Guglielmo I salì al trono, e successivamente Otto von Bismark divenne cancelliere. Quest'ultimo aveva intenzione di rendere la Prussia lo stato promotore dell'unità tedesca, rafforzando inoltre l'esercito.
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Gli anni quaranta furono un periodo di crisi su tutti i fronti, ma anche di grandi conflitti e rivolte interne, perché infatti proprio in questo periodo gli stati europei si trovano a dover affrontare onde rivoluzionarie senza precedenti
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Dopo le insurrezioni a Vienna, Venezia e Milano, le proteste si ampliarono. Con la dichiarazione di guerra da parte di Carlo Alberto di Savoia all'austria il 23 marzo 1848, scoppia la prima guerra d'indipendenza.
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A seguito delle varie rivolte in tutta Europa, il 14 marzo 1848 scoppia la rivoluzione anche a Berlino, e da li si amplia a tutti gli stati tedeschi. Fu inoltre istituita un'assemblea nazionale costituente per l'elaborazione della costituzione del futuro stato. L'assemblea mandò avanti il progetto della piccola Germania, affidando la corona a Federico Guglielmo IV, che però la rifiutò, causando lo scioglimento dell'assemblea stessa.
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Nella seconda metà dell'ottocento, le cinque grandi potenze (Gran Bretagna, Francia, Russia, Austria, Prussia) si batterono per ottenere l'egemonia su tutta l'Europa e per la conquista delle colonie, divenute molto importanti in quel periodo. Tra le grandi potenze si aggiunsero anche due stati extraeuropei, ovvero Stati Uniti e Giappone.
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La costituzione tedesca del 1871 stabilì l'assetto federale della Germania e un regime politico autoritario. Bismarck fu cancelliere fino al 1890, e cercò sempre l'affermazione dell'Impero tedesco come grande potenza. I suoi piani per la politica interna erano infatti:
- costruire uno stato centralista
-attuare il protezionismo
-tentare di estirpare il cattolicesimo
-combattere il socialismo
Nel 1888 salì al trono Guglielmo II, e nel 1890 Bismarck diede le dimissioni. -
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Il primo stato da abbattere per Bismark era l'Austria: nel 1866, dopo essersi alleato con l'Italia, dichiara guerra. La Prussia sconfisse pesantemente l'austria a Sadowa, mentre l'Italia subì gravi sconfitte a custuza e lissa. In seguito il trattato di pace stabilì: il passaggio del veneto all'Italia e la divisione della Germania in due confederazioni: quella del nord e quella sud.
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Bismark dichiarò guerra anche alla Francia per due motivi: il primo era di interesse territoriale nei confronti di due regioni, l'Alsazia e la Lorena; il secondo era perché la Francia ostacolava l'unificazione. Nel settembre del 1870 la Francia subì una grave sconfitta a Sedan. Nello stesso periodo, Parigi insorse e dichiarò la Terza Repubblica, incoronando Guglielmo I. Nacque così il Secondo Reich.
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il 26 aprile 1871 il popolo parigino insorse contro il governo e instaurò un Consiglio comunale socialista, la Comune di Parigi.
Gli obbiettivi alla base di questo consiglio erano:
-uno Stato fatto di città e villaggi autonomi su cui la comune avrebbe avuto la posizione di preminenza
-istituire la democrazia diretta, l'istruzione pubblica, la laicità, la lotta alla povertà e all'ingiustizia